Monday, June 14, 2010

Shanghai EXPO, food trip, and… in trouble again –.-‘

Lunedì sera stavo in alto mare, tra la valigia da fare e le ovvie preparazioni femminili. In teoria avrei dovuto prendere un caffè col mio Big Man ma ero un po’ nelle grane quindi quando alla mia domanda ‘Did u pack already?’ ha risposto 'che prima doveva ancora lavare i vestiti e avrebbe fatto la valigia domani, non ho più risposto, visto che io l’indomani mattina dovevo lavorare.

Martedì sono andata all’asilo, poi ripassata da casa, preso il trolley e lo zaino al volo, e andata in azienda. Finalmente sono arrivate le 4 e sono partita!! Ci siamo incontrati all’aeroporto ed eccoci lì ad aspettare.

Eravamo lì seduti e mi ha chiesto se avevo ricevuto il suo messaggio la sera prima. Gli ho detto di sì e lui mi ha detto che non aveva ricevuto la mia risposta. ‘Perché non ho risposto’, gli ho detto. Lui ha riso e io mi sono giustificata dicendo che non c’era nulla a cui rispondere e visto che ero di fretta avevo evitato di parlare di caffè insieme.

Ed ero già contenta a pensare che allora aspettava una mia risposta e probabilmente si era chiesto perché non scrivessi più, esattamente come fanno tutte le ragazze!

Adam è veramente simpatico, non di quelli belli e stupidi e noiosi. Mi fa ridere spesso e volentieri, è bello stare con lui. Tipo martedì era un po’ strano e mi ha confessato che aveva preso un tranquillante perché… ha paura di volare!! Il che è assurdo visto che l’avrà fatto già centinaia di volte, eppure… Insomma era rilassatissimo.

Sull’aereo ha cercato di corrompere la hostess per farsi dare un posto in business visto quanto è alto, ma era talmente rilassato che sembrava drogato e secondo me la hostess si è spaventata e l’ha mandato accanto a me. Non è solo simpatico, è anche tenerissimo. L’aereo è decollato e lui era lì, con gli occhi chiusi, dicendo che non capiva come facessi a essere così tranquilla. Poi ha tirato fuori un taccuino, una penna e si è messo a scrivere il piano del viaggio, per tenere occupato il pensiero, ha detto. Che tenero!!! Scriveva proprio tutto, dove e a che ora avremmo fatto colazione, pranzo e cena, quanto tempo ci avremmo messo, insomma… non sapeva più come fare per non realizzare che stavamo volendo!

E’ passata in frettissima, eravamo a Shanghai per le 20. Lui finalmente a suo agio con la metropolitana in cui io ho invece dimostrato tutta la mia inettitudine visto che non l’avevo mai presa (ehm….). Ma l’hotel ci ha dato il numero civico sbagliato, così abbiam passato mezz’ora in taxi a cercare il 111 quando invece era il 1111!!! Insomma siamo arrivati stanchissimi. Il letto era doppio, per la cronaca. Docciati velocemente e usciti per vedere dove eravamo. Abbiamo trovato un posto dove lui ha mangiato qualcosina, abbiamo trovato la stazione della metro per il giorno dopo e siam tornati in hotel, crollando dal sonno. Anzi no!! Prima abbiam dato la caccia alle zanzare… Io gliele indicavo e lui saltava sul letto per prenderle.. alla fine la nostra camera sembrava un campo di guerra, c’eran macchie di sangue dappertutto!

Il piano per il giorno dopo era colazione all’americana da Element Fresh. Ci siam mossi in metro e dopo un po’ ci hanno raggiunti anche Maggie e Guillaume. Avrei voluto fotografare ma quando me ne sono ricordata avevamo già pulito i piatti!!!

Poi Maggie e Guillaume sono andati a comprare il Mac per lui e noi invece siamo andati in giro per Shanghai. Mi ha portata a camminare nella zona di 淮海路, che è bellissima, molto europea, con tantissime casette con la facciata restaurata ma così affascinanti!! Un parco meraviglioso, col profumo degli alberi, enorme, ben curato ma allo stesso tempo rigoglioso e un po’ selvaggio. Sarebbe bellissimo abitare in una di quelle casette, piccole ma con un fascino tutto particolare! Abbiamo camminato per ore, poi siamo andati da H&M perché lui doveva comprarsi delle cose, e lì ovviamente sono riuscita a fare acquisti pure io nonostante non mi servisse assolutamente niente, essendomi ‘consolata’ da poco… E sono riuscita a perdere lui!! Avrò girato i tre piani di H&M almeno sei volte senza vederlo. Stavo per farlo chiamare alla cassa quando per fortuna ho riconosciuto le sue braccia bellissime e l’ho raggiunto. Ho così fatto la sua consulente ed è riuscito a comprarsi un paio di maglie.

Usciti da lì piovicchiava ancora e siamo andati da Mister Donut… Io ero ancora strapiena dalla colazione, e i donuts non mi hanno mai attirata più di tanto, però dopo un paio d’ora che eravamo lì mi sono fatta convincere e ho provato il French cruller, che a detta sua è il più leggero (dovevo tenermi per la cena thailandese della serata). Oddio che favola!!! Mai, mai, mai nella vita avrei immaginato che in Cina avrei mangiato qualcosa di così delicato e soffice!!! Una bontà sparita in pochi morsi e senza lasciare alcuna traccia di pesantezza!!!! Davvero unico!!

Abbiamo fatto ancora un bel giro, trovando per pura fortuna tutti i posti in cui avevamo pianificato di andare, come il messicano, Paul (bakery francese), JZ Club, vari caffè, insomma… quella zona non aveva più segreti!!

La sera ci siamo incontrati noi quattro al Simply Thai per la tanto attesa cena thailandese. Maggie aveva trovato sul giornale uno sconto speciale per cui, se spendevi almeno 500 yuan, avevi uno sconto di 250!!! Adam era felice come un bambino!!!

Ed ecco qui una carrellata dei piatti mangiati… Spero di azzeccare il nome giusto per ognuno!!





Simply Platter, con samosas, spring rolls, prawn crackers, fish cakes, thai sausages and papaya salad (le samosas, ottime!!!)



Green curry soup (favolosa!! sul riso poi, ‘na meraviglia!!) and Tom Yum soup



Assorted satays



Papaya salad



BBQ sliced pork fillet



Pad Thai (ottimo!!)



Seafood fried rice (ottimo!!)



Chicken with cashew nuts and basil (ottimo!!)



Dopo tutto stavamo quasi male… Ma Adam ha proposto di andare da Paul, e nonostante i nostri mille rifiuti, alla fine ci siam andati lo stesso, e abbiamo preso un dolce a testa!! (io millefoglie crema e fragole). Indecenti.

Poi abbiamo preso la metro, io e lui siamo scesi alla nostra fermata, e Maggie e Guillaume hanno proseguito fino al loro hotel.

La mattina dopo era il nostro primo giorno di Expo… Dopo un bel viaggio in metro ci siamo trovati al posto giusto. Ho migliaia di foto, non posso caricarle, anche perché non capisco quale sia il problema ma Windows Live Writer non mi funziona più, ovvero scrivo e metto foto ma poi non mi carica il post su blogger, e devo ogni volta ricopiare tutto, incollare, e poi ricaricare tutte le foto… da pazzi!!!

Una marea di gente… il contapersone segnava 295000. Venivano annunciate code di 4 ore per Italia, Giappone, Russia, Spagna e Germania, 3 ore per Saudi Arabia e Francia, 2 ore per tutti gli altri.

Essendo Maggie incinta, loro hanno potuto vedere il padiglione francese usando il green pass, che alcuni pavillion fornivano. E’ stato lì che mi è venuta l’idea. Allora dovete sapere che io da mio padre ho ereditato una speciale abilità… So gonfiare la pancia tanto da sembrare incinta di qualche mese, per arrivare fino a 5 mesi a detta di mia mamma, dopo il pranzo di Natale. Così, nonostante un enorme imbarazzo, pur di non fare la coda, ho pensato di servirmi di questa cosa. Volevo vedere il padiglione italiano, per una volta che l’Italia riceve buone referenze per qualcosa, così mi sono informata se c’era il green pass, e sì, c’era. Abbiamo aspettato che Maggie e Guillaume uscissero da quello francese (che han detto faceva pena), e ci abbiamo provato. E’ andata!!! Sono passata per una donna incinta!!! Ma ci credete?? E ho saltato la coda!!! Ognuna di noi poteva portare una persona così siamo potuti entrare senza aspettare tutti e quattro.

Il nostro padiglione in effetti è bello, uno dei migliori. Ben rappresenta l’Italia e le sue ricchezze. Ferrari, motociclismo, la 500, pasta, olio, scarpe, orchestra, moda, arte. Se riesco metto alcuni scatti (assolutamente non professionali e presi camminando a mano alzata per la gente).




















Da lì ci abbiamo preso gusto, a me diventava più facile non ridere sebbene fossi tremendamente in imbarazzo con Adam che poteva vedere la mia pancia enorme, quindi ogni volta gli chiedevo di non guardarmi mentre gonfiavo per entrare. Tutto il primo giorno l’abbiam passato così, saltando le code ovunque ci fosse la possibilità di usare il green pass. L’unica volta che abbiamo temuto è stato col Canada, perché il tizio ha detto a Maggie che il green pass era solo per donne visibilmente incinte. Lei gli ha mostrato la sua pancettina, gli ha pure chiesto se voleva toccare, finché il tipo le ha detto ‘Va beh, vada vada’. E poi ha richiuso. Dietro c’ero io, e alla domanda quale problema avessi ho risposto con molto entusiasmo, cercando di gonfiare il più possibile: ‘The same stuff’. Ahahahahah!!!! Mooolto mooolto contenta per il lieto evento, devo essere sembrata! Il tizio allora mi guarda la pancia e subito dice ‘Huh, pregnant! Come in!’, facendo passare me e il mio rpesunto marito. Io appena dentro sono scoppiata a ridere perché Aveva fatto meno storie a me che a Maggie, che incinta lo è per davvero!!! Dopo un po’ però Adam mi ha confessato di non sentirsi proprio a suo agio (lui che non doveva fare niente, figuriamoci io!!!), e che temeva che poi il karma ci avrebbe puniti, così abbiamo deciso di tenerci quelli con la coda più lunga per la sera, quando la maggior parte della gente se ne fosse andata.

Abbiam mangiato cinese (da segnalare un cibo snack tipico di Shanghai, con cui i cinesi fanno colazione… gli 生煎, ottimi davvero!!!), poi Maggie e Guillaume erano stanchi e sono andati in hotel, noi abbiamo girato ancora un po’. L’Expo di notte è una favola!!! Tutto è illuminato, tutto è magico, tutto è meraviglioso!! La gente è poca e la code corte, il padiglione russo valeva proprio la pena!!! Ma bisogna fermarsi, leggere e ascoltare i video per capire il perché è così, cosa che nessuno faceva.

Abbiam girato ancora un bel po’, facendo qualche foto, poi siam tornati appena in tempo prima che la metro chiudesse. Doccia, e a letto! Quella sera abbiamo parlato parecchio, stavamo cercando nuove idee che possiamo realizzare qui. Beh, insieme siamo una forza, siamo riusciti a trovarne due niente male, dovrò chiedere la collaborazione di mio padre!

Poi ci siamo messi a chiederci cose assurde, cosa faremmo se ci trovassimo in situazioni particolari e in genere drammatiche, o se dovessimo scegliere, conversazioni abbastanza impegnative ma che, a detta sua, sono interessanti per capire una persona, perché è sempre affascinante vedere come pensa e come ragiona la gente.

Il secondo giorno avevamo deciso di ritardare un pochino, vista la situazione assurda del giorno prima. Io e Adam siamo andati a fare colazione in un’altra zona di Shanghai, bellissima e piena di posti da provare, e abbiamo scelto Donkey Donut e caffè. Abbiamo parlato molto di cosa farò a settembre. Tanti piani, tante idee, tante possibilità, tanti punti interrogativi, tanti dubbi.

Poi Expo di nuovo! Eravamo già esausti prima ancora di arrivare, ci siamo rovinare il primo giorno. Io avevo mal di schiena per la mia stupida lordosi, Adam aveva la gamba in catalessi dopo l’incidente in palestra di 2 settimane fa. Abbiamo visto più che altro esterni, quel giorno. Il Giappone non aveva il green pass quindi abbiam lasciato perdere. Ci siamo seduti spesso e volentieri, anche alla Music Fountain dove i bambini si rincorrevano coi piedi nell’acqua. Ci siamo incontrati con Maggie e Guillaume poi per cena, abbiamo mangiato al padiglione indonesiano. Molto buono!

A fine giornata, quando siamo tornati a casa non troppo tardi, eravamo contentissimi di aver finito l’Expo! Troppo stancante, ma almeno avevano visto un sacco di cose. Era venerdì, il giorno dopo ci aspettava un bel giro per Shanghai, ma con più calma.

Di venerdì ricordo la serata, e non credo la dimenticherò mai, perché è stata proprio speciale. Senza alcuna presunzione dico che credo –spero- che anche lui se la ricorderà.

Io non lo capisco benissimo, però qualcosa ormai ho afferrato… lui quando è in giro è diverso. E’ una di quelle persone che non mostra affetto davanti agli altri. Mi lascia sempre passare, mi apre le porte, mi parla spesso, quando facciamo un brindisi mi guarda sempre negli occhi, però a volte cammina anche davanti mentre io gli trotterello dietro, e non ci tocchiamo mai. Niente mani, niente braccetto, niente abbracci. Solo dal secondo giorno di Expo ha iniziato ogni tanto a mettermi una mano sulla spalla e a chiedermi come stava la mia schiena, o se ero stanca, o cosa ne pensavo. Allora io gli cingevo la schiena col braccio giusto il tempo di rispondergli e poi di nuovo ognuno per conto suo. Questa cosa mi blocca un po’, quindi non lo vado a cercare manco io, perché non voglio che si senta a disagio.

Poi però, la notte in albergo cambia completamente. Viene sempre lui, mi abbraccia, mi dice ‘Come here’, mi fa accoccolare e poi mi bacia. Ci baciamo tanto, e bene, e io mi perdo.

E venerdì è stato tutto meraviglioso, la più bella della mia vita. L’intesa era perfetta, io mi son pure dimenticata di quanto detesti il mio corpo e di quanto mi vergogni di mostrarlo. Credo sia stata una bella sorpresa per entrambi, di quanto andiamo bene insieme, di quanto sia facile capirsi, e questo non succede troppo spesso. Spero di non sbagliarmi, ma l’intesa è una cosa che o entrambi o nessuno dei due percepisce, non può esserci da una parte sola.

Mi sono addormentata accarezzandogli i capelli perché so che gli piace, fino a che il suo respiro non si è fatto regolare e sono stata sicura che si fosse addormentato. Ma non volevo smettere, così alla fine mi sono addormentata anche io così.

Nella notte mi sono svegliata per andare in bagno e lui mi ha preso i il braccio e mi ha chiesto ‘Everything ok?’. Io l’ho trovato dolcissimo.

La mattina o di notte se si sveglia si gira sempre verso di me e prende a coccolarmi, o mi abbraccia, o mi tira verso di lui. Oddio e io mi godo quei gesti perché ne ho bisogno come ho bisogno di bere quando ho sete! E vorrei che tutti vedessero, che tutti sapessero quanto è dolce quando siamo io e lui, anche se di solito è molto più distaccato. Per me è strano, ma so che anche il suo amico danese, quello per cui Aura aveva perso la testa, era uguale.

Sabato mattina siamo andati nella zona di Xintiandi, anche questa bellissima! Però non sembra neanche di essere in Cina, è la zona degli stranieri in visita. Piena di caffè e ristoranti occidentali. Ci siamo fermati da Paulaner per un brunch e poi di nuovo capatina da Paul per torta e caffè.

Poi in cammino per le vie… Abbiamo incontrato una mamma con quattro bambini che mangiavano un gelato, e Adam si è messo ad attaccar bottone con la bambina. Ci sa fare, coi ragazzini. Sti bambini hanno una storia alle spalle, sono tutti nati in paesi diversi! Chi in America, chi in Canada, chi in Francia, insomma… E sono perfettamente bilingui.

Camminando, ci siamo trovati allo Yuyuanun, un bel parco con giardino, e abbiamo deciso di entrare anche se era a pagamento. Beh, ne valeva la pena, il giardino è stupendo!! Abbiamo fatto parecchie foto anche lì. Accidenti sono piena di foto sue e non ve le posso far vedereeeeeeeeeeeeeeeeeee uffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!! Anche se il suo fascino non traspare come di persona ma vale sempre la pena!!

La sera era in programma il JZ Club, il club di jazz più famoso in Shanghai, e Adam smaniava per andarci, perché adora la musica jazz, non è una cosa che si può fare qui nella ‘piccola’ città di Q., e perché lui era un ex sassofonista.

Siamo andati per un aperitivo in un bel localino francese, dove ci siamo rilassati prima della cena turca che ci aspettava. A cena ci siamo di nuovo riempiti da star male, io non riuscivo manco a muovermi e al JZ Club non sono riuscita più a ingoiare neanche acqua.

Quando è arrivata la Big Band, è stato fighissimo!!! Eravamo in prima fila e i musicisti erano in 17!!!!!! Bravi, veramente bravi. Io non sono un’appassionata di jazz, ed era la prima volta che mi trovavo in un jazz bar, ma apprezzo la musica, la complicità che si crea tra i musicisti, l’unicità e il contributo di ogni singolo strumento, la facilità con cui si capiscono e la sincronia dell’attacco e della chiusura, insomma… ho apprezzato. C’era un ragazzino sassofonista che per me dimostrava 16 anni, ma per Adam aveva la sua età, così quando Maggie e Guillaume sono andati via e noi siamo rimasti abbiamo scommesso. Sono andata a chiedergli l’età durante la pausa, ci ho fatto due chiacchiere e di anni ne ha 24, non 25-27 come sosteneva Adam. E’ venuto a Shanghai perché un suo amico viveva qui e gli aveva detto che avrebbe potuto suonare. Qui poi ha incontrato gli altri 16, ognuno con la sua storia, ognuno col suo viaggio, e han formato la Big Band. Mi affascinano le storie della gente, cosa si nasconde dietro ogni persona. Prima di andare via ho chiesto a un altro dove poter comprare un buon sassofono tenore, perché Adam vuole riprendere. Siamo tornati in hotel facendo un pezzo a piedi. La serata era magnifica, non più afosa come di giorno, la zona della città incantevole, il profumo degli alberi avvolgente, la compagnia piacevole.

Mi ha raccontato delle cose della sua infanzia e della sua famiglia, tante cose che non immaginavo e mi è pure venuta una lacrima.

Era la nostra ultima nottata insieme, ce la siamo goduta anche se era tardi. Lui è stato carino, carinissimo, come sempre.

La domenica mattina abbiamo chiuso le valigie, portate sotto e poi siamo andati in stazione a comprare i biglietti per tornare a casa per me, per proseguire per Yiwu per lui. Per me c’era solo più un bus alle 20, il suo pullman invece sarebbe partito alle 17,30.

Ci siamo incontrati con Maggie e Guillaume per un ultimo brunch, stavolta messicano (avevo le foto, ma le ho inavvertitamente cancellate dalla macchina fotografica senza salvarle… puro errore e mi picchierei… se le riesco a recuperare le posto!), ultimo giretto poi fermata da Starbucks prima che il mio Big Man andasse a prendere la metro. Ecco, mi ha salutata appena, bacetto sulla guancia giusto perché mi sono alzata, e via, senza tanti complimenti. Io ovvio che non mi aspetto l’abbraccio e il bacio di Via col vento, ma magari un trattamento un po’ diverso da quello che si riserva a un compagno, ‘Hey man, take care dude, see you in town!’. Ma vabbè… Se lo voglio mi sa che me lo devo prendere così.

Io mi sono fermata ancora un po’ con loro perché per me era presto, poi però Adam mi ha mandato un messaggio per dirmi di prendere la metro e non il taxi perché il traffico era assurdo, così sono partita subito… Per la prima volta in vita mia (lo so che è vergognoso, ma per me è stata una piccola conquista) ho preso una della 11 linee della subway di Shanghai, quella giusta, sono tornata in hotel, ho preso il mio bagaglio, sono ri-andata a prendere la metro per la stazione, sono andata alla stazione dei pullman, ho trovato la sala di attesa, e mi son mesa lì, a mangiare i donuts che mi ero comprata per il viaggio, ad ascoltare la mia musica, e a guardare le foto, mentre aspettavo le 20.

Sorpresina quando ho scoperto che non avrei viaggiato con lo sleeping bus, ma con un bus normale, però anziché 12 ore ce ne ha impiegate 8. Non è andata malissimo, ero talmente stanca che sono riuscita anche un po’ a riposare, alle 4 di stamattina ero in Qingdao, alle 4,20 a casa. Mi sono svuotata la valigia, fatta il letto e ficcata dentro, insieme a Hoogart che mi aspettava.

Oggi pomeriggio ero al lavoro, ma abbastanza carica! C’è uno nuovo per cui devo tradurre, spero di trovarmici bene.

Adam mi ha messaggiato durante il tragitto in bus e stamattina per chiedermi se ero arrivata bene. Lui sarà via per lavoro ancora una settimana almeno, probabile che torni alla scadenza della sesta settimana (anzi no, ho appena calcolato che lei dovrebbe arrivare a Q. l’ultimo di giugno, quindi forse lui arriva una settima abbondante prima). Sono timorosa e ansiosa di vedere come sarà una volta qui.

Il viaggio è andato bene, ci siamo trovati d’accordo su tutto, da cosa avevamo voglia di fare a cosa volevamo vedere a cosa volevamo mangiare. Non mi sono lasciata andare completamente perché prima voglio essere sicura di non ricevere altre bastonate. Diciamo che abbiamo avuto un assaggino di come potrebbe essere, ecco. Siamo anche parecchio frenati dall’enorme punto interrogativo sul nostro futuro. Se uno di noi ripartirà. quando, chi, per quanto, per dove, … Tutti dicono che sono anni che lui ripete che è ora di andarsene, e che è ancora qui, ma sta effettivamente cercando lavoro, e non ho dubbi che lo troverà, essendo molto in gamba e con parecchia esperienza.

Adesso siamo a giugno, l’estate di Q. è appena cominciata, voglio godermela se posso, possibilmente con la stupenda compagnia del ragazzo più hot, affascinante e brillante che abbia mai conosciuto. Chi si mette in mezzo riceve un bel pugno sul naso, ecco!!!


P.S. Adesso sono quasi le 2, quindi vi lascio per andare a nanna, sperando di riuscire a caricare le foto che ho messo dell’Italian pavillion. Domani o nei giorni seguenti cerco di aggiungere qualche scatto all’Expo di notte e agli altri padiglioni.


9 comments:

  1. oh cara, che bel post, ricco di emozioni sia per tutte le meraviglie che hai visto a shangay sia per il tempo passato col tuo man...mi mette un pò tristezza questa ombra di insicurezza e incertezza sul futuro sia prossimo che più lontano e come al solito mi metto troppo nei panni degli altri e mi sento quasi un pò triste...ma credo fermamente che ogni cosa che accade nella nostra vita è ciò che abbiamo desiderato, anche a livello inconscio, (non so se conosci la legge di attrazione), e che nulla accade per caso.Spero vivamente che anche se torna la tizia lì, lui resti con te e che il futuro ti riservi tante felicità...io ti vedrei bene da qualche parte insieme a lui.Se metti le foto su fb corro a vederle, credo che tu abbia girato per una delle città più belle del mondo, così piena di cose da fare e vedere...ti invidioooo!!!bacioni!!

    ReplyDelete
  2. bella mia che bello leggere di qst tua eserienza..l hai poi descritta cosi bene, come fai sempre, che mi sembrava di essere accanto a te per l expo:-)certo che criminale che sei scambiarti per una donna in attesa ahahaha e povero adam te credo gli è venuta la fifa...solo su una cosa permettii di fare la "guastafeste": non devi tenertelo cosi com è se lo vuoi non è che le tue esigenze o timori li metti da parte pur di avrlo se ne puo smpre parlare no?certo sei in una bella fase di forse bo ma chissa e quant altro..chissa cosa ti riserva il destino..spero ancora tanta gioia e nessuna danese in agguato..se c è da fare a pugni chiama ok???un abbraccio

    ReplyDelete
  3. Mi son fatta male i conti o era tardissimo da te quando hai scritto tutto ciò?
    Anyway.. non sprizzi gioia da tutti i pori. Sarà una sensazione, sarà la preoccupazione per la fine delle 6 settimane, sarà perchè lui adesso non c'è.
    Goditi tutto ciò che ti porterà l'estate =)
    Bacione =)

    ReplyDelete
  4. Belloooo!!
    Bello il racconto per filo e per segno, pareva di essere lì...
    E sono felice che tu abbia passato questi giorni in modo positivo.
    Questa storia è davvero simile ad una fiaba moderna. Tengo sempre le dita incrociate in attesa di conoscerne il finale!;)
    Delia

    ReplyDelete
  5. ah,,sapere che non sono l'unica che sa gonfiare la pancia come una donna incinta mi consola!!!ho sempre pensato di avere qualche problema...:)) anche se è stata una genialata sfruttarlo per saltare le file!!

    ReplyDelete
  6. ma che bello, mi fai quasi rimpiangere i primi momenti di una storia :)) E non ti preoccupare per la danese, al massimo vengo li e la rimando in Danimarca a calci ahahaha :) Un bacio grande

    ReplyDelete
  7. hai fatto bene a vivere quest'esperienza, ti sei divertita e hai visto cose nuove ed interessanti quindi ottimo! Però devi smettere di pensare che sei fortunata perchè lui dorme con te o perchè lui ti guarda o ti parla... è lui che è fortunato ad avere te (che gli sbavi dietro!). Una volta che l'avrai capito solo allora il vostro rapporto sarà in parità, perchè così com'è adesso lui ha il coltello dalla parte del manico... dai Gaijina tira fuori il carattere e vaffan... alla danese!

    ReplyDelete
  8. YASMIN: carissima!! mi dispiace ma non posterò le foto su facebook perché non voglio che si veda che ero a shanghai con lui prima di sapere che intenzioni ha con la danese... e credo che anche lui ami la discrezione e diciamo che le foto di due coppie lasciano poco all'immaginazione... al massimo te ne mando una, così lo vedi che bello che è! anche se nelle foto fa spesso il deficiente..! ti ringrazio per l'augurio, anch'io mi vedo benissimo insieme a lui, in america, olanda, norvegia, cina... che m'importa!! ;)

    SCIX. se è il caso ti chiamo sicuro!!! tienti pronta per il 30 giugno!! ma è lui quello da fracassare se mi combina sto scherzetto... ma sai che delusione... mica l'ho cerctao io stavolta eh!! e ti giuro è stata dura!!! spero sia intelligente e si comporti da tale. grazie cara, io temo sempre di essere noiosa facendo la telecronaca!!!

    GATSBY: sì... ho finito alle 2 di notte e ho messo poi le foto tutta la mattina dopo!!! che luuungooooooo!!! ma ho voluto farlo prima di dimenticarmi qualche particolare... beh la gioia c'è... ma sempre accompagnata da 'vacci piano gaijina... ricordati il gaijin, ricordati il vj, ricordati sako, ricordati ivan...' e così cerco sempre di ritirarmi i piedi giù. e poi sì, mi manca già non averlo vicino 24 ore su 24!!! accidenti!!!

    DELIA: eh già... le mie sembrano tutte favole inizialmente, ma durano sempre poco, e il lieto fine non s'è ancora visto!!! ahaahaha arriverà prima o poi??? o verrò punita per le mie birichinate?? no eh!!! non facciamo scherzi!!

    YASMIN. ahaahhhahaha ma dai?????? anche tu!!! è genetica anche da te?

    FIORDICILIEGIO: perfetto, siamo già in 3, e anche se lei fosse forte la stendiamo come niente. la danimarca l'ho sempre pensata bellissima, ma perché non se ne sta lì???

    ALESSANDRA: beh è quello che spero che pensi lui!!! io penso che stiamo bene insieme, che ci accordiamo alla perfezione, quindi in teoria la cosa dovrebbe essere reciproca! ma io mica posso dire che lui è fortunato, lo deve dire lui!!! ahaha io posso parlare solo per me che sì, gli sbavo dietro... e lui non è un tipo da molte parole, quindi per sapere cosa pensa devo immaginare.. ma non essendo l'autostima un mio punto forte, mi è così facile buttarmi giù!! cmq... aspettiamo che torni, poi vediamo che si fa!! :) sìììììììììììì vaffanculo alla danese!!

    ReplyDelete
  9. Bellissimo viaggio... hai fatto bene a viverlo intensamente proprio come lo hai descritto, io dico che anche se non da a vederlo lui è già cotto a puntino di te, ma l'uomo si sa vuole fare il duro, vuole essere appunto il "sesso forte"... e poi diventa proprio come diventa con te quando siete solo voi... fuori da tutto! Ehm vedo che si è già formata una bella squadra anti-danish, io sono con voi...
    Wow sono contenta per te, le tue supposizioni su "quello che sarebbe potuto essere" col tuo Adam erano vere cara! Grande la trovata della pancia gravida, con la mia non ci sarebbe stato nulla da simulare... ma sei stata una grande! Per i trattamenti allora visto che ti occuperai anche te dei miei bambini può darsi che farò una capatina a Qingdao...eheheheh!
    P.S. Ele ehm... io aspetto una tua mail per vedere una certa foto di te con una certa persona in un certo posto...l'aspetto di certo! Puoi stare di certo tranquilla con me...o sai per certo!

    ReplyDelete