Abbiamo cominciato a mandare curricula la settimana che avremmo dovuto sostenere gli esami. No, non ci siamo presentate... Lo so, magari è stato stupido, ma né io né lei riusciremmo mai a presentarci a un esame se non adeguatamente preparate, e non era proprio il caso.
Ad Ale han risposto da un centro educativo a Pechino, a me da un asilo a Qingdao. Mercoledì 1 luglio ho avuto il colloquio con Jessica.
E' una donna che mi è subito piaciuta, e io son piaciuta a lei. Mi ha mostrato l'asilo, che è molto molto bello, abbiamo chiacchierato un po', poi mi ha mostrato alcuni dvd per spiegarmi come si tengono le lezioni coi piccoli. Mi ha detto che loro non richiedono un madrelingua, ma danno la precedenza alla passione che un insegnante mette nel proprio lavoro e alla complicità che riesce a creare coi bambini. Mi ha detto che stanno cercando una persona per un contratto annuale, quindi prima di assumere chicchessia vogliono la certezza che chi firma sia disposto a restare per il tempo stabilito. La paga è buona, l'orario, sia part-time che full-time, comodo. Ma loro non possono provvedere al mio visto, e le vacanze NON sono pagate. Ma posso cominciare da ottobre anziché settembre, così avrei il tempo per tornare a casa senza dover anticipare il volo e pagare quindi la cauzione. Mi ha chiesto anche se a Natale avevo bisogno di andare a casa, e io ho detto di no... Tanto a fine gennaio c'è la festa di Primavera e le scuole sono chiuse, così potrei tornare in Italia.
Poi mi ha chiesto se avrei avuto voglia di provare con una delle baby-class l'indomani. E così, giovedì mi son calata nei panni dell'insegnante di inglese...
Non è andata male, a parte che non avevo avuto il tempo di prepararmi nulla, né sapevo cosa fosse possibile trovare in classe.
Anche Jessica ha detto che andava bene, ma c'era un problema... Va bene che loro non richiedono obbligatoriamente un madrelingua, ma anche l'accento viene preso in considerazione, e il mio è italiano, non americano. In quell'asilo si insegna l'americano, dunque io avrei dovuto migliorare la mia pronuncia, se intendevo essere assunta.
Ho così cominciato a pensare seriamente a cosa voglio fare del mio futuro. Non sto a dilungarmi su tutto il percorso dei miei pensieri, dico solo la conclusione: SE la mia priorità al momento è restare in Cina, per restare ho bisogno di un lavoro. Questo lavoro è a Qingdao, una città che mi piace, che conosco ma non abbastanza da esserne annoiata, è un lavoro coi bambini, perdipiù cinesi, che mi hanno sempre fatta impazzire, il contratto è per 1 anno, cosa che qui è molto molto buona, e non dovrei spostarmi il volo. Gli orari sono tali che mi permetterebbero di avere mezzo pomeriggio libero tutti i giorni, e persino parte della mattina... per trovare un'altra scuola in cui insegnare o andare in palestra o prendere lezioni di cinese. SO che non mi aspettavo l'offerta per un anno, e che lavorare in un asilo non darà nulla alla mia esperienza aziendale a livello di curriculum, ma di anni ne ho 24, non 30, e un anno in più in Cina, a fare qualsiasi cosa, non può che essere utile al mio cinese e a me stessa, come persona. Stare a Qingdao... era quello che volevo. Era quello che volevo quando con Sako le cose andavano bene, adesso che è estate, ora che ho un gruppo di amici con cui uscire, ora che sono qui con Ale. Se Ale va a Pechino... io sarò da sola. Se con Sako finirà, sarò costretta a guardarlo uscire con miriadi di altre ragazze. A Qingdao i bei tipi scarseggiano, non c'è il viavai di gente delle grandi città. In inverno a Qingdao fa talmente freddo e il vento è così gelido che ad aprile dicevo che mai avrei passato l'inverno qui. In inverno non c'è nessuno in giro... Diventa una noia. A fine anno se ne andranno anche Lara e Domenico, se Jane accetta il lavoro a Shanghai anche lei partirà. Ma era quello che volevo all'inizio, è stato un colpo di fortuna notevole... Quindi, se mi prendono, accetterò.
Piena di buona volontà, lunedì ho cominciato la mia settimana di prova.
Ho lavorato tutte le mattine, in un'altra sede... ancora più bella. Avevo due classi dell'asilo e due baby... Jessica è sempre venuta con me, per aiutarmi e dirmi le cose che dovevo correggere. Ogni classe ha altre insegnanti cinesi, di cui una conosce l'inglese e dovrebbe collaborare con me. I bambini sono una favola, li spacioccherei tutti quanti. Ce n'è uno nei baby che sembra un bambolotto... è così yummy!!! Ha due guance enormi e pendenti, sembra un neonato cresciuto! E poi invece quando gli ho parlato mi ha risposto in inglese con un vocione e io mi sono scompisciata dalle risate!
Poi c'è Peter, nella K1A, che appena sono entrata in classe mi ha abbracciata, tra lo stupore generale. Durante la lezione quando mi sono avvicinata mi ha preso la mano e non me la voleva più lasciare... Io temevo che gli altri bambini fossero gelosi, ma sarei stata lì a stringere quella manina tutto il tempo... Mi dava conforto, in quella situazione nuova. A fine lezione è di nuovo corso ad abbracciarmi, e tutti gli altri bambini hanno fatto lo stesso... A momenti cadevo, ero talmente stupita che ho pensato che magari avevo odore di caramella. Mi sono quasi commossa... Voglio questo lavoro! ho pensato.
Ho anche avuto problemi con una di queste insegnanti... Rebecca. Anziché aiutarmi, ha preso lei il comando della situazione, scegliendo canzoncine che io non conoscevo, parlando con la classe con segnali nuovi per me. Ma il giorno dopo è andata meglio, e l'ultimo, venerdì, mi ha detto che la mia lezione le piace molto, solo ogni tanto i bambini son confusi perché sono abituati a dei gesti che io non conosco, e che lei mi insegnerà, così andrà meglio. Mi ha chiesto cosa voglio che mi prepari per la prossima settimana e credo che l'iniziale ostilità si trasformerà in un'ottima collaborazione! Lei è piena di idee quindi messe insieme non siamo niente male!
Mi hanno supervisionata sia Jessica che Julia, la preside di questa sede, ed entrambe sono contente e dicono che vado molto bene, a parte la pronuncia. Jessica si è presa l'impegno di aiutarmi a migliorare e risolvere il problema in un mese... Perché la capa suprema si fida di lei, solo non vuole che i genitori dei bambini possano avere motivo di lamentarsi perché i figli non hanno insegnanti americani, con autentica pronuncia americana. Che strano... in Europa si insegna sempre il British English! Mah!
Comunque... questo per quanto riguarda l'asilo.
Poi! Sabato 4 mi ha chiamata Henry, dal caffè. Mi ha chiesto di incontrarci in giornata per parlare, e così alle 18 ero lì. Così, di sorpresa, mi ha detto che aveva appena prenotato nel ristoranti italiano per me e la sua famiglia. Io ero basita... avevo un impegno per cena!! Mica me lo puoi dire all'ultimo... io ero in infradito, con le borse della spesa... come... come... ma insomma!! Quando gli ho detto che alle 20 avevo un'altra cena, lui mi ha detto "Allora sbrighiamoci, che non c'è tanto tempo... non c'è problema, due ore ci bastano". Ma come!! Io vorrei andare a casa, farmi una doccia, prepararmi, e poi scusa... mangio due cene??? Comunque, il pensiero era carino, il posto famoso, mi interessava vederlo e assaggiare qualche piatto, così eccomi a mangiare con una famiglia di cinesi in questo angolo d'Italia in Cina. Venditti di sottofondo, profumo di casa... Abbiamo mangiato alla cinese, ovvero un sacco di piatti tutti da dividere... Tutto molto buono, a parte la carne che era un po' duretta. E il tiramisu, perché hanno usato qualcosa di diverso dai savoiardi che non si è inzuppato per niente. Comunque, ho gradito bellamente! Ogni cosa che portavano mi chiedevano "Questo lo sai fare? e questo?". Ma insomma!! Poi finalmente mi han chiesto se sapevo fare
quella torta... Sembrava una apple pie, o comunque una crostata ripiena. Ho ripensato un attimo alla merda di frolla che mi era uscita con la crostata di ricotta e marmellata ma ho detto di sì... sono sicura di sapere fare una torta, diamine! Poi quella non l'ho assaggiata, magari anche la loro non era vera frolla... se gli ingredienti non van bene non van bene. Comunque... quella sera ero talmente allegra e avevo la scusa giusta così ho scritto un messaggio a Sako... Visto che lui mi voleva presentare al proprietario di quel ristorante, un giapponese che ha lavorato parecchi anni in Italia, e voleva portarmi lì una volta, gli ho scritto un messaggio simpatico dicendogli che ero appena stata lì e che era tutto buonissimo ma il mio tiramisu migliore... Nessuna risposta.
La sera stessa Henry mi ha parlato della domenica... Mi ha detto che la signora buona della cena cucinata da me aveva avuto un'idea: far venire la figlia e le figlie di alcune amiche al caffè, per fare una lezione di inglese con la sottoscritta. Pagata, ovviamente. Mi ha anche detto che DOPO la lezione, avrei dovuto cucinare per loro. Accidenti, aridaje con sta mania di dirmi le cose all'ultimo! Dovevo decidere
cosa preparare, andare a fare la spesa, e poi presentarmi lì prima per cucinarlo, e dopo la lezione scaldarlo o cuocerlo. Insomma... io in ste situazioni mi impanico!!! Vorrei che tutto fosse perfetto, ma come si fa se mi dicono tutto all'ultimo??? Comunque, ho pensato che sarei andata subito dopo pranzo a fare la spesa, poi a cucinare, avrei tenuto la lezione, e dopo avrei scaldato alcune cose e cotto le altre.
Bene, passo la notte di sabato e la mattina di lunedì a pensare al menu e a controllare gli ingredienti e la loro reperibilità, e poi domenica, all'una, Henry mi chiama e mi dice che si era sbagliato, non dovevo cucinare per cena, ma per pranzo! Non era troppo tardi, vero?? Se non l'ho mandato a stendere è stato soltanto perché sono una ragazza molto ben educata. Gli ho detto che sì, era troppo tardi, quindi avrei fatto o la cena o solo la lezione. Lui mi ha detto che allora avremmo fatto un'altra volta.
Così domenica sono andata, ho fatto lezione con la presenza delle mamme, a 6 bambine di cui una vestita con un abito di tulle e una coroncina in testa... Se non fosse stata proprio lei la figlia della fata buona avrei avuto qualcosa da dire, ma oltre che carina era pure la più bravina, quindi non dico niente. La fata buona non è poi tanto buona, perché a fine lezione, dopo che io mi sono dovuta giostrare con 6 livelli di inglese diversi, senza avere avuto il tempo di pensare a cosa fare né di preparare del materiale, senza manco sapere che età avrebbero avuto le mie 'studentesse, è venuta da me dicendomi che non ho un accento inglese, e che anziché '
green' dico '
grenda'. Ora, fatina buona e cara, che il mio accento non sia british mi sta bene, che non sia american ancora meglio, ma che io dica '
grenda' invece che '
green', questa proprio mi fa ridere. Anche perché proprio lei, la fata buona, alla cena mi aveva detto che il mio cinese era senza accento (e il mio cinese fa schifo, se vogliamo dirla tutta)! Ora capisco perché è così importante che io migliori all'asilo... se i genitori sono tutti così, non vorrei essere nei panni di chi deve rispondere per me!! Certo che è assurdo... ma poi mica gliel'ho proposto io di fare lezione a sua figlia!!
Comunque... ci siamo accordate che ogni domenica avremmo fatto lezione, una o due classi a seconda del livello e del numero di bambini. Poi la prossima domenica avrei cucinato per loro, DOPO le lezione. Ho chiesto esplicitamente di farmelo sapere NON all'ultimo momento, ma ieri, venerdì, non avevo ancora sentito nessuno. Ho scritto a Henry di farmi sapere entro ieri sera se domenica avrei dovuto cucinare in modo da avere il tempo di organizzarmi, e lui mi ha risposto stamattina che no, non ci sarebbe stato bisogno. Ma decidetevi!! Stai a vedere che domani mi presento per la lezione e mi chiedono di preparare qualcosa, eh... Sarà la volta che li maledico davanti alle bambine.
Fine
CAPITOLO VIAGGI
Niente Pechino... peccato! Alla fine Ale è dovuta andarci per il colloquio giovedì, e io non potevo muovermi per via della lezione all'asilo... Anche a lei hanno offerto pressapoco le stesse mie condizioni, e lei non sa cosa fare... Ricominciare tutto da sola in un'altra città, non è facile. Con chi ci lamenteremo del nostro corpo? Con chi cominceremo la dieta per poi strafogarci di gelato? Con chi andremo a correre e a nuotare? Con chi parleremo di ragazzi? Con chi ci inventeremo storie per non fare quello che non abbiamo voglia di fare? Sarà dura. Ma andare a Pechino dopo aver rotto con Semolino, che sta per tornare in Russia e poi a Shanghai, che ti ha detto che non è innamorato, e che ultimamente ti evita senza motivo, che anche dopo il chiarimento continua a sparire; lasciare una Qingdao in cui tutto ciò che vedi ti ricorda un pezzo di vita con lui, allora può essere allettante. Una Pechino piena di gente nuova, di occidentali, in cui tutti sono disposti ad aiutarti; una Pechino piena di opportunità lavorative e conoscitive, in cui a settembre arriverà un vecchio compagno di Uni, in cui ci sono negozi economici, e locali, e in cui non ti puoi annoiare... allora può essere allettante. Adesso sono io che mi chiedo se mi pentirò di non aver agognato anche io la capitale. Se non ottengo questo lavoro, partirò lo stesso, raggiungerò Ale a Pechino... Lì c'è più possibilità di trovare lavoro, e quindi si vedrà.
Se lei accetterà il lavoro, in ogni caso, credo che entrambe saremo spesso l'una dall'altra... Magari io più in inverno e lei più in estate. Sarà bello. Mi porterà nei posti nuovi che ha conosciuto, faremo shopping, conoscerò il suo gruppo di amici. Lei verrà qui e andremo di nuovo a correre, in mezzo alle libellule, col mare al fianco, arriveremo nei pressi del parco delle Statue, sorrideremo con nostalgia e ci diremo "Ti ricordi...? E' già passato un anno....".
Saremo grandi e saremo cresciute, ci sentiremo più donne per aver affrontato qualcosa da sole, sempre col sostegno dell'altra, ma stavolta da lontano. Non siamo nemmeno sicure di essere prese, o di accettare, ma sappiamo entrambe che il momento di prendere due strade diverse si presenterà, un giorno. Magari sarà questa volta, magari no... Quel che è certo, o almeno credo, è che per ora entrambe le nostre strade saranno in Cina.
CAPITOLO SAKO&SEMY - O MEGLIO QUEGLI INDIVIDUI CHIAMATI UOMINI
La settimana che io ero col tizio in giro per la Cina, l'altro tizio si era bellamente traferito in casa nostra, mangiare, dormire, usare il computer di Ale per scaricarci sopra un sacco di roba. Un sacco di roba che poi, quando si è reso uccel di bosco, si è dimenticato qui.
E' passato più di un mese, ormai... L'allontanamento è stato graduale, lento, sofferto ma inesorabile. Ovviamente è toccato alle donne spingerlo a dire quello che sentiva, se no chissà quando l'avrebbe fatto. E invece così è stato, e la relazione ha avuto fine. Vi ricordate Claudio, il mio amatissimo Vj? Ecco, Semolino si è comportato nella stessa, identica maniera.
Rendere felice una donna innamorata è la cosa più facile al mondo: datele solo amore, è tutto ciò che chiede e in cambio vi darà tutta se stessa. Vi proteggerà, non vi tradirà, custodirà i vostri segreti e abbandonerà tutti i suoi affetti per seguirvi.
Per rendere incazzata e vendicativa una donna innamorata, ci vogliono 5 minuti: non parlatele, ditele che va tutto bene quando coi fatti dimostrate il contrario, siate ambigui, schivi, maschi, orgogliosi e fieri. Dapprima lei piangerà, soffrirà, si tormenterà. Poi aprirà gli occhi, e vedrà ciò che non ha mai visto in un mese... i tuoi documenti sul suo computer. Nonché le tue conversazioni su msn. L'ora della verità è finalmente giunta.
I livelli bassi raggiunti nelle conversazioni tra Sako e Semolino sono tali da far arrossire persino il peggiore degli stronzi, non chiedetemi di riferire. Tutto era stato calcolato, studiato, architettato. Ogni sms, ogni uscita, ogni telefonata, ogni appuntamento, ogni invito fatto e poi posticipato, ogni sms mandato all'altra... tutto. I commenti e le opinioni sulle sottoscritte sono tali da far rabbrividire. Le frasi clou sono state lette e sottolineate da due ragazze increduli, basite, allibite di fronte a tanta falsità. Non sono le conversazioni iniziali a stupirci... Gli "Usiamole", quelle le conoscevamo già bene. Sono quelle datate maggio, che ci hanno ferite. Il periodo d'oro di Semy e Ale, il periodo di 'conosciamoci meglio' di Ele e Sako. Ora capisco cosa devo aspettarmi dal Sako che tornerà... ora capisco perchè è sparito... non per la storia di Lucy... no, per tenersi per le russe che in estate arrivano a Qingdao per le vacanze. Alééééé!!!
Semolino è stato una delusione, con Sako faceva il duro mentre con un altro amico scriveva che si era preso una cotta assurda per Ale... che il suo cuore funzionava di nuovo. Che tristezza quando un ragazzo si vergogna dei proprio sentimenti e fa lo stronzo solo perché chi lo ascolta è uno stronzo!
Sako si salva in corner perché le conversazioni finiscono la sera prima della nostra partenza per Guangzhou, quando in pratica è cominciato tutto... Vorrei tanto conoscere il resto. Ma un paio di frasette mi sono rimaste impresse... Cose che mi lasciano perplessa perché le sospettavo dall'inizio ma mi ero sforzata di ricredermi, vedendo che lui mi ha continuata a cercare anche dopo. Frasi come "Non mi piace proprio... non è il mio tipo... non mi piace neanche la sua personalità" feriscono. Mi viene da chiedermi perché mi cerca, allora. O meglio, cercava... Certi momenti condivisi, certe sue frasi come "It's amazing!!! I'm listening rock music with a girl, it's so amazing!!! It's the first time in my life, it's great!!" o "You're gorgeous, everybody says! How could I not like you??", non me le sono mica inventate. Strategia pure quelle? Ma perché portarla avanti, dopo avere ottenuto quel che si voleva? Io non riesco a capirlo. Rimpiango di aver pianto per chi non se lo meritava, e mi impongo di essere forte abbastanza per non farlo più... e per non far condizionare le mie scelte di vita e sul mio futuro da qualcuno a cui evidentemente non importa nulla di me.
Fine... o continua....?.... boh.
Detto questo, chiudo questo lungo, lunghissimo post... Oggi abbiamo affogato la delusione e i dispiaceri in 6 ore di shopping coi saldi... Dopo esserci prese un'insolazione ieri abbiamo un colorito aragosta ma sempre meglio di essere bianche!! Così, shorts bianchi e fuorescenti, mini e zeppe e andremo alla conquista di Qingdao! Alla faccia di chi non ci merita, tié!