Tristan è qualcuno che ci sorprenderà. Lo abbiamo capito quando, nonostante il cesareo fosse programmato per lunedì 27 giugno, lui ha annunciato che era pronto per nascere e non poteva più aspettare il sabato prima, di notte, cominciando il travaglio.
L'idea di dover fare il cesareo mi aveva mandata in crisi, non so bene perché, e tra i pensieri c'era anche quello "non saprò mai cosa sono le contrazioni... non saprò mai cosa devono passare le donne che partoriscono naturalmente"... Beh, adesso lo so.
Dopo ore di quelle che non ero neanche sicura fossero contrazioni, dopo aver cercato inutilmente di addormentarmi, ho deciso per curiosità di provare a tenere il conto. Un minuto l'una, a 6 e poi 4 minuti di distanza, per due ore. Allora ho svegliato il Professore. Ancora non sapevo se erano contrazioni, ma cos'altro potevano essere?? Cosa avevo fare?? Quando sono diventate più forti ho deciso che ra ora di andare in ospedale. Docciata senza capelli perché non ce la facevo, finita la borsa, con il rammarico di non poter usare il weekend per gli ultimi acquisti come avevamo programmato, ci siamo diretti all'ospedale alle 6 del mattino. Tristan è nato alle 09.27 di sabato 25 giugno, e ci ha cambiato la vita in un istante. Mai potrò descrivere le sensazioni di quel giorno, il sentirlo tirar fuori e urlare a squarciagola, vederlo tutto viola, vedere Mr K. commuoversi più volte, emozionatissimo, vederlo portar via e poterlo solo sentire, e poi sentirlo accanto alla mia faccia, tutto roseo e con un odore indescrivibile di cui non potrei stancarmi mai.
Tristan è un bambino bellissimo. E non perché lo dico io che sono la madre (oddio, sono una madre!!!), ma perché sono abbastanza cinica da riconoscere quando un neonato è bello o non molto. Sono tutti adorabili, ma alcuni non sono belli, punto. E chi dice che non è vero ha torto. Tra teste a pera, grinze, pustoline, colore rosso etc, è sorprendente che ne esistano, di neonati belli.
Ma Tristan è uno di quelli. Ha un viso pulito, un bel colorito, capelli d'oro e occhi grandi che diventeranno blu.
Ha un musetto simpatico, le orecchie un po' schiacciate e la testa con la forma aerodinamica, fa mille espressioni buffe e non è perfetto, il che gli dà molto carattere. Fa un'espressione accigliatissima sollevando un sopracciglio solo (questo l'ha preso dal papà) quando fa una scoreggia (e ne fa in continuazione), e quando è soddisfatto fa un mezzo sorrisetto sollevando solo un lato della bocca. Mentre dorme punta le labbra in fuori e sembra che fischietti, sorride e si acciglia di nuovo.
Lo guardo e il tempo passa e ancora mi trovo a guardarlo.
Mi hanno dimessa martedì e mercoledì mattina sono dovuta ritornare all'ospedale per via di una colica renale, quindi dopo la prima nottata insonne abbiamo passato una giornata intera al pronto soccorso con Tristan, aspettando che si liberasse una stanza per me e che gli antidolorifici facessero effetto.
Insomma un inizio non proprio facile...
La nonna paterna è venuta in nostro soccorso volando dal Minnesota ridandoci speranza e regalandoci qualche ora di sonno. Fra due settimane volerà quella italiana che già piange all'idea di ripartire dopo due mesi.
Insomma Tristan è un ometto già molto amato.
Ora è qui che pisola accanto a me e trovo buffissimo che io sia riuscita a scrivere sul blog dopo mesi di silenzio quando lui ancora non era tra noi!
Saranno tempi duri ma sopravvivremo....!!! Ed ora ecco il nostro pupetto in alcuni dei suoi momenti.... :)