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Thursday, January 20, 2022

Un giorno qualunque di gennaio

2021

Dal lunedí al venerdí

La mia sveglia suona alle 06.45, poi il Fitbit vibra 3 minuti dopo e mi alzo. Adam esce di casa quando io mi alzo. Vado in bagno, mi lavo e mi trucco, poi vado in cucina e metto su il caffè. In genere appena il caffè è pronto lei inizia a ululare e la vado a prendere, salutiamo tutti i pupazzi, poi la cambio e la vesto e me la porto sul divano per una ciucciatina di latte. Andiamo in cucina e inizio a chiedere cosa vuole per colazione, e la risposta ultimamente è "cheese e yogurt". La sveglia di Tristan comincia a suonare alle 7.10 e lui la ignora completamente fino a quando gliela spengo perché sto per avere una crisi epilettica, e tanto lui ancora dorme. Lei si rifiuta di mangiare seduta sulla sua sedia, ora vuole mangiare sulla sedia dei grandi anche se non ci arriva e si deve inginocchiare. Di tanto in tanto vado a smuovere l'uomo in letargo mentre guardo l'ora e mi chiedo se il caffè sarà ancora almeno tiepido.

Finalmente lui si alza, ignora i vestiti che gli ho messo sul letto e inizia a gingillarsi con qualche gioco che in genere non caga di striscio. Lo chiamo per fare colazione, lo richiamo, chiamo lei, visto che nessuno mi risponde mi siedo per fare colazione e bermi il mio caffé. Appena la chiappe toccano la sedia l'uomo arriva con le sue richieste/lamentele. "Mommy can I have some water pleeeease?" "Mommy i want the red cookies and milk" "I don't want that" "Can I have a candy?" "NO! MATI NO! Mati can't have that!".

Mi alzo e preparo la colazione al signore. Lei comincia con il suo "I want! I want that!" qualsiasi cosa io tocchi.

Alla fine li ho entrambi seduti a tavola, lei già sporca sui vestiti e lui lento, lento, leeeento. Lei si è già mangiata tre colazioni e lui è ancora li al primo biscotto. Mentre mangiano io ho ingollato colazione e il caffé ormai freddo, e inizio a fare delle scappatelle veloci per lavarmi i denti, vestirmi, pettinarmi mentre loro sono impegnati a mangiare. 

Finito di fare colazione iniziano gli ordini da vera nazi a lui mentre cerco di occuparmi di lei. Lui non fa niente se non gli sto letteralmente col fiato sul collo e lo minaccio in entrambe le lingue. 

"Lavati i denti forza!" "Can you help me???" 

"Vestiti!" "Can you help me???" 

"Mettiti le scarpe!" "I gotta go poop".

Se nel frattempo sono riuscita a vestire di tutto punto lei, nel momento in cui li ho entrambi pronti e quasi in macchina immancabilmente ha una scarica di cacca. Tante volte ci ho pensato eh, ma non sono mai riuscita a portarla a scuola cosí e lasciare che se ne occupino le maestre. Quindi torna dentro con entrambi, perché l'altro che era già legato col cavolo che sta in macchina ad aspettare 3 minuti, mentre cambio lei lui trova un gioco che poi non vuole mollare, e ricominciamo daccapo. 

Finalmente in macchina, andiamo all'asilo e al lavoro dove, nonostante tutto, non faranno che mancarmi.

Sabato e domenica

Ore 06.30 (se va bene) sono entrambi svegli e ready to rock and roll.


2022

Dal lunedí al venerdí

La mia sveglia suona alle 06.45, poi il Fitbit vibra 3 minuti dopo e mi alzo. Vado in bagno, mi lavo e mi trucco, poi vado in cucina e metto su il caffè. In genere appena il caffè è pronto lei inizia a ululare e la vado a prendere. Ultimamente si mette a ululare prima che io mi alzi o mentre mi sto lavando, chiedendo di fare colazione. Di tanto in tanto chiama alle 3, sempre chiedendo di fare colazione.

Mentre lei è già a tavola suona la sveglia di lui. Un giorno va avanti fino a che non la stoppiamo e gli saltiamo addosso, un giorno lui la spegne, si chiude in camera e si veste, poi ci raggiunge per colazione e comincia la solita litania del cosa vuoi mangiare, non lo so, abbiamo pain au chocolat, biscotti al cacao, yogurt, cereali, banana bread, e lui "voglio i biscotti rossi", non ci sono, e allora cosa c'è, voglio vedere, ....

Alla fine siamo a tavola, finiamo e lui va a lavarsi i denti seguito da suo padre che lo sprona a darsi un andi, alla fine per le 7.40 (o meglio 50) sono fuori di casa con me e Mati che gli auguriamo buona giornata. Convinco Mati a lavarsi i denti, spaventandola con immagini di bambini coi denti marci che poi lei vuole continuare a vedere, poi arriva il momento fatidico del vestirsi. Per fortuna che siamo in Florida perché lei, che faccia bello, che faccia brutto, che faccia freddo o caldo, che nevichi o piova deve mettersi un vestito. Prima devo convincerla che il vestito di Elsa è per le occasioni speciali, poi devo convincerla che col copricostume a scuola avrebbe freddo, poi devo proporle un po' di opzioni finché la principessa sceglie quello che vuole mettersi. Sotto il vestito, poi deve mettersi i pantaloni. Arriva il momento di pettinarsi, che dovrei spostare e fare durante colazione come facevo una volta, perché adesso vuole anche pettinarsi da sola, scegliersi la pettinature che vuole, gli elastici da usare in base al colore del vestito, e poi perfino decidere che la pettinatura che ci ho appena messa 10 minuti a farle in realtà non le va più bene. È sempre stata una bambina bravissima ma ultimamente ho perso le staffe qualche volta, quando si comporta male ma non dice perché.

Alla fine si sceglie le scarpe e possiamo andare. Ha delle paperine rosa con il velcro e un fiocco ed è tenerissima quando se le mette da sola e poi si raddrizza il fiocco per metterlo proprio al centro. 

Una volta in macchina immancabilmente si ricorda che vuole Coniglietto o altro con sé.

Metto in moto e mettiamo le colonne sonore Disney su Spotify e giochiamo a sarabanda. Ormai è diventata bravissima e indovina subito la canzone alla prima nota.

La accompagno in classe, lei mi abbraccia e mi dice "vieni a prendermi stasera", poi va a prendersi una sedia e si siede con gli altri. La maestra dice che è una piccola maestrina, fa fare al bambini quello che dice la maestra, dice come si dicono le cose in italiano, e aiuta sempre la maestra a mettere ordine. 

Sabato e domenica

Ore 06.30 (se va bene) sono entrambi svegli e ready to rock and roll.


Certe cose non sembrano cambiare mai.

Tuesday, September 28, 2021

2 anni

Cara Matilde,

a luglio hai fatto due anni, e io ancora non mi capacito che siano volati cosí, in un istante. Negli ultimi mesi sei cresciuta e sei diventata una persona vera, con la sua personalità, i suoi gusti, i suoi punti di forza e di debolezza, con una indipendenza sorprendente per una bimba che, in realtà, è poco più di una poppante. Letteralmente, visto che ti sei attaccata fino a poco prima del tuo compleanno. Non so dovuto fare molto , con te tutto riesce facile. Ho notato che, se ti distraevi, ti dimenticavi della poppata, e cosí abbiamo iniziato a saltare qualche sera. Un paio di volte sei arrivata a saltare per una settimana intera, ma poi ci ricadevi, perché stavi poco bene, o perché te ne ricordavi. Poi devi aver saltato per due settimane, perché la prima sera che siamo arrivati in Italia l'hai cercata, ma mi era andato via, e hai capito che non ce n'era più.

Mi mancano i nostri momenti di intimità, quelli in cui il tuo viso si appoggiava sul mio petto, e ciucciando si rilassava completamente, percependo l'amore che ti avvolgeva, e il mio sguardo che ti accarezzava. Mi manca il calore del tuo corpicino, che si incastrava perfettamente al mio, e ti cullava finché eri pronta per la nanna.

Ti ho sempre messa giù da sveglia (per non commettere l'errore del primo figlio), a parta quando sei malata, in cui sto con te tutta la notte, e ti tengo vicina finché non ti addormenti.

Una volta mi hai chiamata, eri spaventata (forse un brutto sogno?), e sono riuscita a calmarti senza prenderti in braccio. Ti dirò un segreto... mi pesa tantissimo. Lo faccio per te, e per me, perché so che sei capace ad addormentarti da sola, e so che se ti abitui ad aver bisogno di me per dormire, sarà più dura per entrambe, ma è dura. Ti accarezzo, ti guardo e sussurro parole dolci, ma a vederti il profilo ancora da piccola vorrei solo tirarti su e stringerti a me e addormentarmi con te, abbracciate. Devo usare tutta la mia volontà per lasciarti crescere.

Da prima di andare in Italia (a luglio) hai cominciato a svestirti e a metterti la scarpe da sola. Se provo ad aiutarti, dici "ce la faccio, faccio da sola", e non me lo permetti. Sudi sette camicie, ansimi, eppure continui finché non sei riuscita, poi con enorme soddisfazione dici "Ce l'ho fatta!" e io sono orgogliosissima, perché conosco la testardaggine, l'indipendenza e la voglia di fare da sola, senza arrendersi. Parli italiano e inglese, e da mesi ormai comunichi senza alcun problema. Conosci forme, colori, numeri e qualche lettera, personaggi Disney, canzoni e poesie. Ormai capisci la differenza tra le due lingue e se ti chiediamo di tradurre in italiano una parola, tu traduci subito. Oppure vai a ripetere a papà in inglese quello che io ti ho appena detto in italiano. 

Vuoi che io ti legga i libri in italiano, anche quelli che sono rimati in inglese, dicendomi "leggilo in italiano", quindi devo improvvisare. Se invece papà legge in italiano, gli dici "no no no, english!". 

Voglio ricordare l'affinità che c'è tra noi, nel caso col tempo cambi. Voglio ricordare che ci capiamo al volo, che so cosa ti rattrista e cosa ti spaventare e come fare per calmarti, o per distrarti. Io e te abbiamo la stessa affinità che hanno Papà e Tristan. Sarà che siamo femmine, o sarà che siamo simili?

Sta cambiando, da marzo quando di papà non ne volevi sapere, e lo mandavi via se c'ero io nei dintorni, sei passata a cercarlo ogni tanto, poi sempre di più, e a volte persino a pretendere che sia lui a cambiarti o lavarti i denti. Dal ritorno dall'Italia sono cominciati i terribili 2, che si sono sicuramente notati, con qualche capriccio, ma sono per il momento abbastanza gestibili. La cosa più difficile per ora è convincerti a salire in macchina all'uscita da scuola. Per chissà quale ragione, ci mettiamo sempre una vita. Io so che a forzarti causo solo una scenata in cui tu piangi e urli, quindi cerco di essere paziente, ma è abbastanza frustrante, quando a casa c'è Tristan che aspetta, la cena da preparare, e tu stai li sul marciapiede e non ti muovi.

Sei un'esperienza completamente diversa da Tristan. Lui era un carro armato, tu sei piccina, minuta, una piuma, anche se a vederti sei perfetta, coi tuoi polpaccetti torniti. 

Lui non dormiva da solo, e quando era malato era un incubo, viziatissimo, lo dovevamo portare in braccio avanti e indietro, o fuori, insomma ovunque fuorché camera sua, tu invece anche da malata sei facile, ti fai pulire il naso e prendi le medicine senza storie, e a meno che tu non sia proprio tappata da non poter respirare, dormi lo stesso.

Lui era pigro, senza voglia di imparare a vestirsi da solo, lasciando perdere al primo fallimento. Lui parlava poco, col suo vocione, e, povero amore mio, col senno di poi avremmo dovuto accorgerci che la poca chiarezza era dovuta al frenulo linguale troppo corto. Tu fai vere e proprie conversazioni, in due lingue. A lui non sono mai riuscita a far imparare a memoria nulla, e fino a poco tempo fa sbagliava ancora la A,B,C song. Tu conosci un sacco di canzoni, poesie, filastrocche.

Lu in macchina mi chiedeva di non cantare, tu mi dici "Canta" anche se la canzone non la conosco e se è in un'altra lingua.

Lui era un angelo biondo, bello da mozzare il fiato, da pubblicità, un bambino perfetto. Tu hai una bellezza diversa, meno abbagliante, ma sei più accattivante, intelligente, e hai un musetto simpatico e dei destini a castorino che è impossibile non sorridere a guardarti.

Lui usava già il vasino regolarmente, tu ti rifiuti. Dici che devi andare, ma ti rifiuti di usare il vasino. Va' a sapere... Abbiamo avuto un paio di successi e speravo davvero avresti continuato, invece niente.

Lui non ha mai avuto un pupazzo preferito, tu dormi con coniglietto e unicorno, e non potresti mai dormire senza il primo.

Hai appena tagliato l'ultimo canino, in alto a destra. Usi ancora il ciuccio, per dormire la notte. Visto che tu ti addormenti da sola, non so proprio come farò a togliertelo. Con lui eravamo rimasti entrambi, ad accarezzarlo fino a che si era addormentato, con te la vedo più dura.

Ma non voglio preoccuparmi troppo. Ora capisco perché dicono che il terzo figlio è facile... sento che, se fosse come te, sarebbe una passeggiata, eliminare gli ultimi errori fatti con te (tipo togliere il ciuccio a un anno massimo) e rendere l'esperienza ancora più semplice.

Il viaggio in Italia è stato splendido, la sorpresa riuscita, i bambini meravigliosi, anche in aereo, e Tristan è diventato un bambino felice. L'ho anche sentito molto più vicino a me.

Dopo quel viaggio, io e Adam cui siamo davvero detti che dovremmo spostarci, perché sembra che sarebbe la cosa più giusta per la nostra famiglia. Io ero nel mio elemento, e i bambini stavano proprio bene, erano felici.

Avrei voluto raccontare tante cose della nostra vacanza, ma ho aspettato troppo, quindi ne conserverò il ricordo senza troppe parole.

Monday, May 17, 2021

Grande

Il 17 maggio è un giorno triste per me. È il compleanno di una bella persona che è mancata 5 anni fa. Era una donna splendida e generosa, con un sorriso per tutti, con la capacità di farsi amare e lasciare un segno nel cuore delle persone. È proprio vero che le disgrazie capitano a chi non se le merita.

La penso ancora spesso, e so che, se fosse stata qui, sarebbe impazzita per i miei figli. Tristan ormai è grande, ma so che lei mi avrebbe portato pensierini adatti a lui, piccole sorprese che gli avrebbero illuminato il viso, e si sarebbe innamorata di Matilde. Lei adesso è proprio uno spettacolo. Oggi, in particolare, è diventata grande. Cosí, all'improvviso, tutto ciò che dice è più chiaro, ripete ogni cosa, anche frasi lunghe e difficili, comprende tutto ed è capace di recitare canzoni intere che Tristan ancora sbaglia. Sono cosí diversi nelle cose in cui eccellono, nelle loro personalità, è affascinante osservare le loro reazioni e vederli crescere. È una sensazione dolce e amara, perché so che ora per Matilde tutto sarà in fast-speed, e io non ho nessuna fretta. Lei è la mia ultima bimba e vorrei godermela a lungo, cosí com'è. Non voglio che cambi, che si allontani, abbiamo un rapporto cosí speciale e unico che l'idea di perderlo mi fa star male. Mi sento in colpa perché il rapport con Tristan si è deteriorato e ci siamo allontanati, per via di lei, ma anche perché lui adora suo padre e hanno quello stesso rapporto speciale che io ho con lei. Vorrei una via di mezzo, ma non la so trovare. Trovo difficile divertirlo, intrattenerlo con cose che non siano iPad o lotte fisiche, e anche quando mi ci metto, sbaglio e lui non è contento. Vorrei trovare il modo di riportarlo a me, perché mi manca tantissimo. Lo vedo crescere e sfuggirmi tra le dita, e vorrei essere indispensabile per lui, cosa che non sento assolutamente. Ho la sensazione che, se io non ci fossi, a lui non farebbe molta differenza. E sta cosa mi fa star male. Forse dovrei prendermi del tempo con lui solo, che è difficile perché se c'è anche Matilde, lei non mi molla, e con suo padre lei non ci sta. E lui, se suo padre è intorno, preferisce la sua compagnia. L'altro giorno però, gli ho fatto un regalino e credo di aver fatto breccia nel suo cuore perché era felicissimo, ci ho proprio azzeccato! E un giorno gli ho chiesto se era troppo grande per i baci di mamma, e lui con mia grande sorpresa ha detto no, magari quando sarà più grande. Per il compleanno mi ha chiesto una torta di Star wars. Ora mi devo ingegnare un po'.

Canzoni che canta Mati: A, B, C; la Lechuza, daddy finger, a ram sam sam, la macchia della polizia.

Shows che guarda Tristan: l'ispettore Gadget, Odd Buds, Mr Bean.

Dentini Mati: 12. Sta per mettere un canino.

È brava. Si lascia pulire il naso senza storie, purché io glielo chieda con calma e le dia il tempo di venire da sola. Non le piace essere pressata nel fare le cose. Le poche volte che non ho alternativa, e la presso, sono le uniche volte in cui vuole suo padre. Dopo 5 minuti però gli chiede di andarsene e di far venire mamma (-_-'). Si rifiuta ancora di provare il vasino.

Tuesday, April 27, 2021

Aprile

Il mese di aprile è stato pesantuccio, quest'anno. Matilde si è ammalata per la prima volta con una tosse bruttissima che non la lasciava dormire, anche se di giorno stata abbastanza bene, poi non appena guarita una sera ha vomitato prima di andare a dormire e ha continuato per due notti intere. Sono stata praticamente con lei tutto il tempo perché, non appena la mettevo giù, whoooop! Vomito. Ho perso il conto delle lavatrici che ho fatto in quei giorni. Adam si è dimostrato un grande compagno perché abbiamo fatto lavoro di squadra, io pulivo lei e lui puliva pavimento e tappeto. Martedì torno a casa da lavoro, già un po' depressa perché il mio compleanno non era stato nulla di speciale, e subito prima di andare a dormire Whoop! Tocca a Tristan che vomita su tutto il pavimento del soggiorno. Ho passato la sera del mio compleanno a pulire per terra in apnea. Per fortuna lui il letto non l'ha battezzato, ma i giorni seguenti ci siamo dovuti alternare a stare a casa con lui, perché ha avuto altri episodi vomitosi. Quando poi è tornato a scuola, mi ha fatta chiamare perché non stava bene, cosí lo sono andata a prendere per ritrovarmi con un bambino sorridente non appena è entrato in macchina... -.-' Cominciamo bene.

Ieri sera ha avuto il suo primo incubo, frutto dei giochi inappropriati che fa con suo padre sull'iPad... Ha sognato che dal ventilatore sul soffitto scendeva un braccio insanguinato e dal soffitto si apriva un buco e usciva una faccia seria. È venuto nel nostro letto, cosa che non succedeva da mesi, e il giorno dopo aveva paura persino ad andare in bagno da solo, e chiedeva a Matilde di accompagnarlo (facepalm). Adesso per un po' ce lo ritroveremo in mezzo. Ma siamo talmente stanchi che la prima volta non me ne sono neanche accorta. Non ho mai lavorato cosí tanto come in questo periodo, dai tempi della pasticceria. Solo che allora almeno era lavoro fisico, adesso lavoro al computer quindi sono esausta senza aver neanche mosso il culo. Ho cominciato ad allenarmi un po' seriamente oltre un anno fa, e dopo aver fatto Heather Robertson per mesi, ho cominciato il programma EPIC di Caroline Girvan. È tosto, ma la cosa che mi pesa di più è farlo di notte. Devo aspettare che i bambini siano a letto per avere del tempo per me, e questo va a discapito di altre cose che potrei fare come cucinare qualcosa per i giorni seguenti. Tuttavia, approfitto del fatto che Adam ha la cultura della donna che fa tutto in casa, e che lui torna prima da lavoro e quindi o prepare qualcosa lui, o ci arrangiamo, o prende qualcosa da Publix.

La settimana scorsa i bambini erano ancora un po' strani e non mangiavano niente, hanno ricominciato a mangiare con gusto ieri, e per fortuna perché Matilde è proprio minuta. Non sono preoccupata finché vedo che mangia, ma se siete allora mi chiedo quanto ci metterà a scomparire. Tristan a un anno pesava più di lei a 21 mesi.

Lei sa contare fino a 12 in italiano e inglese, anche se salta sempre il 7, riconosce i numeri civici (meglio di Tristan, si può dire?), sa tutta la canzone A, B, C, e fa frasi compiute in entrambe le lingue. In italiano mi dice cose come "mamma, non esce", "Tristan, apri la porta" e più complicate come "Bambina si è fatta male e piange", "bambina canta ballo qua qua", e cose cosí. Ovviamente a modo suo, ma capisco benissimo. Sono orgogliosa come un pavone e vorrei poter tornare indietro e rifare tutto con Tristan, evitando gli errori che ho commesso.

Adesso è periodo che lei fa un balletto tutto particolare, cammina piegando le ginocchia mentre con la mani unite le muove a destra e sinistra a ritmo. Mi ricorda uno di Zelig di anni fa, che camminava cosí ma tenendo una mano a palmo in su sopra la spalla. Insomma è buffa. È anche brava e molto intelligente. Anche se stasera ha avuto una specie di meltdown perché forse era troppo stanca e non voleva prepararsi per dormire, e qualsiasi cosa non andava bene e la faceva arrabbiare di più. Gli unici momenti in cui proprio non la capisco sono quando vado a prenderli a scuola: Tristan è sempre stato il cocco di papà, eppure non voleva mai che lo lasciassi a scuola, ed era ben contento quando lo andavo a prendere. Lei va a scuola felice, il che è un vero sollievo, ma quando la vado a prendere non vuole venire. Lei, che è mammona, che se mamma è nei paraggi non vuole sentir parlare di suo padre o nessun altro, quando la vado a prendere mi spinge via e inizia a urlare mentre io imbarazzatissima la devo prendere di peso per lasciar passare gli altri genitori. Chissà cosa pensano... Scene veramente brutte, io guardo da fuori e penso che questa bambina a casa sua deve stare proprio male, o deve odiare la sua mamma. Boh! Chi la capisce è bravo.

Da quando è stata male - settimane fa- ha ricominciato a chiamarmi di notte e a piangere e urlare, quindi adesso mi tocca rifare lo sleep training e lasciarla piangere, solo che per stanchezza continuo a cedere perché se vado ci metto 5 minuti e poi posso tornarmene a letto, invece se la lascio piangere vuol dire che poi sono sveglia. Cavoli sono le 10 e mezza e io devo ancora farmi la doccia. Chissà quando riuscirò a postare qualche ricetta? Ho foto di cose stato vecchie che non ho la più pallida idea di dove vengano e di come le abbia fatte.

Considerando che non abbiamo nessun tipo di aiuto, mai una pausa, e siamo ancora tutti vivi e la maggior parte delle volte contenti, direi che ce la stiamo cavando ancora bene dai. Fatto primo vaccino, speriamo che presto il mondo riapra e possiamo prenderci una vacanza!


Monday, January 4, 2021

Buon Anno!

Stanno cominciando i terribili 2...? La mia bambina dolcissima si sta trasformando con una velocità sorprendente, sta diventando una piccola donnina indipendente e con la testa di coccio. Inizia a parlare... parlare davvero, e con mia grand soddisfazione per ora credo che prediliga l'italiano. So che non durerà, ma è incoraggiante vedere il risultato dei miei sforzi.

È abitudinaria da far paura... Con sto COVID non abbiamo potuto fare molto negli ultimi mesi, e lei, che prima era più flessibile di quanto non fosse Tristan da piccolo (o forse siamo noi che abbiamo dato di più con lei), si è attaccata alla sua routine e qualsiasi cambiamento ha conseguenze disastrose. A Capodanno siamo andati dai vicini, e la serata già era iniziata male perché lei ultimamente non ne vuole sapere di dormire, e appena la metto giù strilla da tirare giù i muri, poi Adam, che non ha fatto neanche una notte in 17 mesi, quella decide che deve intervenire e nel giro di 30 secondi fa 4 errori madornali che distruggono il mio duro lavoro di sleep training dei mesi passati: entra in camera, la prende in braccio, la fa ridere, la porta fuori dalla stanza. Avrei voluto ammazzarlo. Chi mi conosce penserà che sono la solita nazista e control freak, ma per chi ha fatto sleep training, capirà che non sto esagerando. E la sera successiva ne è la prova.

Alla fine sono intervenuta e sono riuscita a farla dormire, cosi noi tre ce ne siamo andati dai nuovi vicini, Geoff e Cindy, che hanno appena creato un pub nella veranda, e ci avevano invitati. Andiamo pensando di berci una cosa e poi venire via non appena Tristan avesse mostrato segni di stanchezza. E invece qualcosa è andato storto (o dritto, a seconda dei punti di vista), e indovinate chi si è sbronzata, alla faccia dei vecchi tempo che furono? Sí, questa mamma di due, in presenza dei quattrenne che ha anche imparato a prepararle i drink (grazie Cindy!), di fronte a tutti i vicini di casa. Avevo mangiato poco ed ero stanca, ero contenta di avere 3 giorni di ferie davanti e volevo solo non dovermi preoccupare per una sera. Al primo drink già sentivo l'effetto rilassante, ma quando hanno tirato fuori il limoncello non potevo tirarmi indietro, e quando hanno parlato di uno shot chiamato come il loro cane a base di Tequila l'ho dovuto provare, ed era talmente buono che quando Adam l'ha rifiutato mica potevo lasciarlo lí, e quando hanno visto che mi piaceva la tequila e me ne hanno offerta una speciale da 300$, nonostante io dicessi che non avrei neanche sentito la differenza, mica potevo buttarla via! E quando mi arriva un Margarita bellissimo e buonissimo cosa facevo, lo lasciavo lí? Poi stavo bene, mi stavo divertendo ed ero cosciente. Tristan è stato bravissimo e senza accorgercene siamo arrivati a mezzanotte. Poi... la nebbia. Io mi ricordo che poco dopo abbiamo salutato per venircene via, e poi ho un vuoto fino a quando mi sono trovata alle 4 del mattino sul divano, con una fila di cuscini per terra, e mi sono dovuta alzare di corsa per correre a vomitare. Da allora è stato un inferno per le successive 24 ore. Mi sono svegliata che stavo di merda. Oltre al mal di testa martellante, una nausea pazzesca, cosí questa furba mammina si è passata il primo dell'anno a letto o con la testa nel cesso. HaPPy nEW yEAr!!

Il mio bambino intelligente mi ha anche chiesto come mai avessi dormito tutta la mattina e non avessi neanche fatto colazione. Cosí, nel caso io pensassi di passare inosservata... non sia mai! O non mi caga, o non gli sfugge niente.

Il 2 al mattino stavo bene e siamo andati a Key largo a incontrare Matt e Eleven, nostri amici della Cina, che erano in vacanza da New York. Abbiamo passato la giornata al loro hotel e i bambini sono stati bravissimi in macchina. Per la prima volta, Tristan ha giocato con altri bambini, più grandi, senza bisogno di uno di noi come chaperon che lo presentasse agli altri o lo accompagnasse. Si è intrufolato in un gruppo di bambini più grandi e li ha costretti a farlo partecipare senza che loro se ne rendessero neanche conto. Per fortuna i maschi sono facili in queste cose, e loro non si sono fatti problemi, anche se lui era più piccolo e falliva a ogni tentativo di fare quello che facevano loro (acchiappare una palla al volo mentre si tuffavano). Dopo un po' ci siamo accorti che Tristan stava letteralmente assalendo un papà sconosciuto, facendolo affogare. Adam è entrato in acqua, forse sentendosi colpevole che suo figlio cercasse la compagnia di altri papà perché il suo non era presente. E invece no, anche dopo, mentre io ero con lui e cercavo di giocare seguendo le sue regole insensate, all'improvviso lo vedo agguantare da dietro un tizio, e spingerlo giù. Ho chiesto al tipo se si conoscevano e lui ha detto di no... Imbarazzo totale. Non sapevo se intervenire e non volevo creare una scena. Adam mi ha poi sostituita ma è successo pure a lui. Quanto tempo abbiamo voluto che lui imparasse a giocare per conto suo, senza aver bisogno di noi ogni istante, eppure mi ha lasciato l'amaro in bocca. Solo per sta cosa che cercava la compagnia di altri papà.

Al ritorno abbiamo fucked up. Siam partiti troppo tardi e i bambini erano distrutti quindi si sono addormentati in macchina, e siamo arrivati alle 20.30. Tristan è andato a letto facilmente, l'altra era una bestia. Dopo aver letto mille libri e cantato mille canzoni, non ne voleva sapere. Si è messa in testa che doveva uscire dalla camera e ha iniziato a fare una scena assurda. L'avevo detto io che bastava una volta per rovinare tutto!!! C'era un video tempo fa di un papà alla prese con i capricci di sua figlia, e di come lui lo abbia gestito non facendo assolutamente niente. Lei urlava piangendo, lo spingeva e scalciava, poi lo abbracciava e poi lo spingeva via, e lui li, a terra, rassegnato, ad aspettare che passasse. Ricordo che avevo pensato che era strano che una bambina cosi piccola facesse quelle scene, e che era poi difficile non fare niente quando i capricci arrivano da un bambino poi grande che saprebbe spiegare cosa non va. Oh, Matilde sembrava quella bambina. Mi si sedeva addosso e poi si alzava e mi spingeva via, si rotolava a terra scalciando, poi mi veniva addosso e mi si sedeva in grembo, continuando a ripetere "that wayyyy that waaayyyy gooooo".

Adam è entrato una prima volta chiedendo cosa diavolo stesse succedendo. Gli spiego che lei vuole uscire ma assolutamente non possiamo cedere, lui dice va bene. Col un tempismo da campione, appena lei mi mette la testa in grembo, forse rassegnata, lui scegli quel momento per alzarsi e uscire. Cosi lei vede la porta aprirsi e ricomincia da capo. Dopo un'altra mezz'ora (non so come abbia fatto Tristan a non svegliarsi - questo a dimostrare quanto era stanco) lei si è messa a pancia in giù su di me, mugugnando ma senza urlare. E il nostro campione entra di nuovo proprio in quel momento! Lei si alza e va per la porta, mentre io lo maledico in 4 lingue, cosi che lui dice che non è d'accordo con questo sistema, e quando tempo penso di andare avanti cosi, e promette che non entrerà più. Io per la terza volte calmo la demonietta, che alla fine si addormenta mezza di di me e mezza sul tappeto. È stata una delle cose più difficili che ho dovuto fare. Non cedere, intendo. La tentazione è stata forte, soprattutto sapendo che lui non era d'accordo. Però abbiamo fatto tanti errori con Tristan, e uno era che lo portavamo in giro per casa in braccio fino a non farcela più, e io sono piccolina, non un gigante come Adam! A lei questa abitudine non l'ho mai data, ma basta farlo una volta che lei se lo aspetta. Non aveva motivo per uscire: aveva acqua, letto, libri e mamma in camera. Io suo era un capriccio esacerbato dalla stanchezza e dal cambio di routine ma volevo che fosse un episodio isolato e non l'inizio di un vizio. Alla fine ce l'ho fatta. Sono io quella più forte in casa, per queste cose. Se mi metto in testa qualcosa la porto a termine anche se mi costa sonno e fatica, invece Adam finisce sempre per cedere e scegliere la via più semplice. 

Alla fine, mi sono occupata io di lei di notte esclusivamente per 17 mesi, lui non può intervenire coi per divertimento e cambiarmi tutto, e poi mollarmi a sistemare il disastro. Cosi l'ho bandito dicendogli che ci sono tante cose che lui fa con Tristan e su cui io non mi trovo d'accordo, ma visto che lui lo mette a letto la maggior parte delle volte, la maggior parte delle volte mando giù e non gli dico niente.

Ieri notte, dopo un buon riposo al pomeriggio, lei ha dormito tuta la notte senza che io sia dovuta intervenire. Né per acqua né per nulla. Secondo me aveva accumulato stanchezza e aveva bisogno di recuperare. Oggi, che ha ripreso l'asilo e non ha dormito altrettanto, vedremo come andrà.

Lei sta crescendo in fretta e ho paura di non godermela più come prima. Credo che siamo alla fine dell'allattamento e ho sempre il timore che sarà l'ultima volta. Non voglio certo che continui troppo a lungo, ma era un tale momento di intimità tra di noi, so che mi mancherà tantissimo, come se il legame speciale che ci ha unite dalla nascita si debba spezzare. Non sono pronta. Non sono pronta proprio per niente. E poi stasera invece me la sono presa in braccio, mentre lei teneva la sua bambola, e leggeva oun libro alla bambola. Lei faceva alla bambola tutto ciò che io facevo a lei: la accarezzava, le posava la manina sulle stelline, le faceva vedere le figure. Era cosi piccola, tra le mie braccia, e al tempo stesso una persona vera, grande, che capisce tutto. Sono cosí orgogliosa di lei, spero che trovi un buon equilibrio tra la sua dolcezza e la sua cocciutaggine. La lovvo!!!

Buon anno a tutti!

Monday, December 28, 2020

The End of 2020

Natale è andato bene, anzi è stato il migliore degli ultimi anni. Finora l'abbiamo sempre passato da soli quindi il Covid non ha fatto molta differenza. Per la prima volta Tristan era grande abbastanza da capire ed era contento dei regali, che ha usato tutto il giorno. Mati era più partecipe di lui alla sua età, e siamo stati bene. Faceva freddo - freddissimo, per la Florida-, ma ha reso tutto migliore. Abbiamo mangiato lasagne e poi al pomeriggio siamo stati fuori, tutti imbacuccati, poi la sera siamo andati dai vicini a fare un bonfire e abbiamo portato la cioccolata calda coi marshmallows. Alla fine abbiamo anche grigliata qualche hot dog e i bambini erano felicissimi. Si sono messi a cercare "tesori" nel prato con una pila, Tristan che guidava la spedizione e Mati che lo seguiva tutta interessata. È stato anche bello starsene a casa un giorno in più. Matilde ha persino dormito meglio, dopo un paio di settimane che si sveglia in continuazione e non ne vuole sapere di riaddormentarsi. La casa è un macello ma sento di aver passato un Natale in famiglia, e ne avevo bisogno. 

Tristan è bravo ultimamente, stiamo cercando (ancora) di farlo addormentare da solo, Matilde comincia a fare mini conversazioni...

"I want I want!"

"Cosa vuoi, Mati?"

"Vuoi"

"vuoi acqua?

"atta"

"ecco, tieni. Come si dice?"

"Grazi"

"Prego. Ancora?"

"Antola"

Ha anche cominciato a mettere insieme frasi brevi di 2 o 3 parole, tipo "Tristan nanna", "Papa om (papa è a casa)", "My baby? (dov'e la mia bambola?", "ciao luna bella", "Mamma is here" e cosí via. Parla anche in una lingua molto gutturale e si fa mille chiacchiere e fa domande e ti guarda aspettando una risposta e io mi piglio male perché non ho idea di cosa abbia detto ma so che ha detto qualcosa di sensato... Mi sento come davanti a qualcuno che parla una lingua straniera e va troppo veloce e non riesco a capirla, per negligenza mia.

Entrambi camminano sulle punte. Lei per imitazione, credo, lui non ha mai perso l'abitudine. Adesso devo prenotare l'operazione al frenulo e al labbro e o il terrore di ricominciare con gli stretches, dopo aver fatto lei, ma è importante farlo prima che comincia la scuola vera a settembre.

Mi manca casa, mi mancano i miei, mi manca sapere che possiamo andare quando vogliamo. Non sopporto che si stiano perdendo questo periodo di Mati che è meraviglioso, non sopporto che lei si stia perdendo i nonni.

Finora sono cosi diversi, lui cosi maschio, fisico, turbolento, lei tranquilla, si intrattiene con libri e puzzle, e impara un sacco per osservazione. Tristan ha ricevuto un gioco di razzi che vengono sparati in aria saltando sopra un coso, e giocava. Non appena si è allontanato lei si è alzata, ha preso un razzo, l'ha infilato nel tubo e poi è saltata sull'altro capo. Ovviamente non ce l'ha fatta perché è troppo leggera, ma aveva osservato come facevamo noi e sapeva esattamente come funzionava. Mi meraviglia ogni volta. Nonostante potrei passare ore a scrivere, sento che questa sarà un'altra nottata, quindi mi ritiro. Sento e spero che il 2021 sarà un anno importante. Non so che novità potrebbe portare per noi, ma spero che ne porti di belle per tutti gli altri!

Sunday, December 6, 2020

Quasi 18 mesi

 Mati ha cominciato a mettere insieme 2 parole di senso compiuto. Dice "latte mamma" e "Tristan nanna". Mancano solo verdi e preposizioni!! Ogni giorno diventa padrona di almeno una parola nuova. Oggi è "andiamo", e ha detto pure "scendere". Ormai ho perso il conto di quante ne sa dire, sia in italiano che in inglese. In inglese sono più facili da pronunciare, però io le parlo moltissimo e secondo me le sta immagazzinando tutte. È fissata con dei sandaletti bianchi che si rifiuta di buttare e che sono tutti rotti, e rifiuta quelli nuovi. Adora uscire e quando sente la parola "spasso" o "walk" dice "etti" e va subito a prenderli, poi si siede per farseli mettere. L'altra sera all'ora di cena è venuta da me, dicendo "kiss hug" e mi ha abbracciata, poi ha fatto il giro andando ad abbracciare Adam e Tristan. È una dolcezza di bambina.

Wednesday, December 2, 2020

9 kg di Perfezione

Sono innamorata persa di mia figlia. Non sopporto che stia crescendo cosí in fretta, ogni giorno impara una parola nuova, non faccio in tempo a registrare le cose nuove che è già passata a un'altra fase. Sto facendo del mio meglio per insegnarle più italiano che posso, e noto che nei giorni passati a casa c'è un netto miglioramento, perché io son quella che le parla di più, fuori dalla scuola. Ha dei boccoli morbidissimi di un colore meraviglioso, un biondo tiepido ma brillante, un po' rosato. La radice invece è liscia. Ha ancora 7 denti, e credo che le stia per spuntare i canini di sopra (e il quarto incisivo laterale di sotto?!?? Dove sarà?).

È la dolcezza fatta bambina, riesce a farmi sciogliere il cuore ogni giorno, e allo stesso tempo è forte e determinata. Lei ascolta. Ascolta quello che le dico, e capisce. Sento che saremo amiche. E questa è un'enorme sorpresa per me, che avevo paura che con una figlia mi sarei scontrata. Invece, ho problemi col maschietto, che tutti dicevano sarebbe stato un "mama's boy". Per ora sta andando tutto al contrario, lei è mammona e lui è tutto per papà. La vado a prendere e lei mi si butta addosso, poi prima che la metta in macchina mi appoggia la testa alla spalla per una coccola, e trovo difficilissimo interrompere questo momento per andare a casa. A casa, vuole il latte, mi siedo sul divano e lei si mette a cavalcioni sopra di me, e mi rilasso. È uno dei miei momenti preferiti, mi sento mamma, mi sento utile, voluta, felice. Mi annuso la mia bambina, le accarezzo i capelli, i piedini, la schiena, vedo quanto è perfetta. È cosí femmina! Ha un grande amore per i sandali, per i vestiti, e adesso anche per le cose per capelli. La sera ho preso a farle i massaggi e lei se li gode con un mezzo sorriso e la bocca un po' aperta. Quando le dico di dare la buonanotte a Tristan e papà, lei parte nel suo pigiamino e va a offrire il palmo della mano a entrambi, perché lo bacino (mi fa scassare!), poi dice "bye byeee", mi prende per mano e andiamo in cameretta  a scegliere un libro. Mi siedo sulla poltrona, lei accoccolata a me, e leggiamo. Quando cerca la copertina capisco che è pronta, lei si gira e mi si accoccola giusto il tempo per stringermela un pochino, poi indica il lettino, cosí la metto giù. Le do i suoi pupazzi, le ripeto quanto la adoro, e le do la buonanotte. 

Questo periodo è meraviglioso, so che non dura per sempre, ma prego che rallenti, perché non ho nessuna fretta di vederla crescere. È cosí speciale, spero che non cambi mai, è perfetta. La mia Tillina.

Adesso dice perfettamente "Tristan" e anche "Matilde(a)". 

Thursday, October 22, 2020

15 mesi

Oggi, a quindici mesi, ti sei addormentata in braccio a me. Era da tantissimo che non succedeva. So che dovrei metterti giù, perché è l'unico momento in cui potrei fare qualcosa, ma non lo faccio. Mi piace stare qui, guardarti, contare le tue ciglia, osservare ogni piccolo dettaglio del tuo viso, notare una palpebra un po' rossa, il taglio sul nasino, la guancia appoggiata a me, e vederti serena. Mi piace l'idea che su di me ti senti al sicuro. Tutti incoraggiano all'indipendenza, al dormire da soli, ma ogni tanto è anche bello dimenticarsene e godersi questi piccoli momenti, finché esistono. Sei bellissima, sei perfetta, sei mia. Ci intendiamo alla perfezione io e te. Non c'è bisogno di parole, so sempre cosa vuoi, cosa pensi, perché piangi. C'è una connessione tutta speciale. Anche se stai iniziando davvero a farti capire, conosci un sacco di parole oltre a ripetere tutto ciò che senti. Mela, pappa, tato e tata (è cosí che ti riferisci a te stessa e a Tristan, perché senti me chiamarvi cosí), pasta, all done, amo, ciao, hello, bye bye, dirt, mamma, papà, Tristan, mine, mia, I love you, nanna, no, sí, bird, acqua, milk, latte, duck, dog, gatto, e probabilmente altre che non mi vengono in mente.

Oggi sei a casa perché sembra tu abbia una forma leggera di hand foot mouth disease, e sei bravissima. Tutti in Italia dicono che sei uguale a me da piccola, e io sono tutta contenta. Ho sempre voluto un maschietto che fosse la copia del papà e una femmina che assomigliasse a me, e sembra che sia andata proprio cosí. Ti piacciono i libri e sei molto osservatrice, impari dopo una sola dimostrazione, credo che sarai una persona brillante.

Insomma non potresti rendermi più felice di quanto fai. Il tredicesimo mese è stato meraviglioso, eri la bambina più facile del mondo, mangiavi, dormivi, eri sempre sana come un pesce, la mattina ti sedevi da sola nel seggiolino. Adesso cominci a rifiutarti e ad essere più difficile nel mangiare, e ti stai svegliando parecchio la notte, però stai anche sviluppando una bella personalità. Peccato che tu abbia il pessimo esempio di un quattrenne nella fase più capricciosa fin adesso... E inizi a copiare pure lui. I no, i rutti finti, il buttare le cose. Ti basta guardarlo una volta per ripetere. E lui ovviamente lo trova divertente e non si fa scrupoli a istigarti ancora di più. Ti fa sempre arrabbiare e tu fai arrabbiare lui, se però non lo vedi per qualche tempo poi sei contenta e lo vai ad abbracciare.

Sono una mamma fortunata.

Saturday, August 29, 2020

Primi passi e grandi passi

 Il 19 agosto Matings ha camminato per la prima volta e io, piccola Cenerentola sempre in cucina, me la sono persa -.-'.

Per fortuna che il giorno dopo l'ha fatto di nuovo, cosí senza pensarci, si è staccata dal divano e ha fatto un paio di passettini per prendere un gioco. Io ho strillato eccitata e lei ha capito e ha preso a tornare al divano e a fare qualche passettino. Dopo un po' mi sono allontanata e le ho teso le mani e lei ha camminato fino a raggiungermi a braccia aperte ed entrambe ridacchiavamo come due scolarette! È stato bellissimo. Adesso ogni volta che si mette in piedi da sola o cammina ci guarda piena di aspettativa perché vuole una reazione. Tristan ha camminato dopo un po' che si tirava su da solo e stava in piedi in equilibrio, lei invece ha fatto il contrario: solo dopo i primi passi ha iniziato a tirarsi su da sola. Alla fine hanno camminato entrambi passati i 12 mesi, lei quasi 13.

Mati è una bambina molto intelligente. Lo capisco perché quando le leggo Cappuccetto Rosso lei bussa quando giro la pagina, prima ancora che io legga la frase "Bussò alla porta". È sveglia perché cerca di mettersi la calze e la scarpe da sola, e sa dove si mette la mia pinza per capelli. Ieri le stavo leggendo un libro in cui c'era uno starnuto e lei è scesa ed è andata dal suo 'walker' a forma di leone che se gli schiacci il naso starnutisce. Ci intendiamo benissimo, la capisco cosí, senza sforzo. Quasi sempre so cosa vuole o cosa vuole dire. Adesso ha capito come funziona il sapone e mette una mano sotto mentre con l'altra cerca di schiacciare il dispenser. 

La mia piccina è coraggiosa, è una tosta. Giovedì l'abbiamo portata a fare una frenectomy sotto la lingua e al labbro superiore. È stata dura per me. Non la parte dell'operazione, che si fa dal dentista quindi se ti fidi del chirurgo sei a posto, la parte difficile è stata dopo, quando lei ha due ferite aperte e lui ti fa vedere come fare gli stretches, che vanno fatti ogni 6 ore per 4 settimane, poi meno sovente per un totale di 8 settimane. Gli stretches servono a impedire che la ferita si richiuda troppo velocemente, quindi in pratica la mantengono aperta e la devo ingrandire, per dare tempo a cellula nuove di formarsi nello spazio aperto. Se non si fanno si rischia che si richiuda esattamente com'era prima, e si sia fatta l'operazione per niente. E stiamo parlando di $1,280 di operazione, mica $50. Lo metto lí perché sarà interessante fra qualche decennio vedere quanto costavano queste cose. Insomma il dottore mi ha insegnato ma ovviamente lei urlava disperata e io sono crollata perché mi sembrava di causarle dolore stirando sta ferita. Per fortuna Adam cede meno all'emozione cosí i prima 3 li ha fatti lui, mentre io la tenevo ferma. Da allora in poi sono riuscita e adesso li faccio bene e lei mi perdona subito, dopo. È un amore. Quando su un libro c'è il disegno di qualcosa che le piace, e di morbido, lei si abbassa per metterci la guancia sopra. Adorabile!

Mi aspettavo che mi odiasse perché ultimamente fa l'offesa quando le pulisco il naso a forza, e invece mi ha sorpresa... Strilla durante gli stretches ma smette non appena la tiriamo su, e poi vuole venire in braccio a me. La cosa mi riempie di gioia perché l'amore che provo per questa bambina è davvero smisurato e non sopporto che qualcosa possa scalfire il nostro rapporto speciale.

Tristan ha cominciato il VPK che qua è l'ultimo anno prima della scuola dell'obbligo ovvero il Kindergarten che corrisponde all'ultimo anno della scuola materna. Ha passato un periodo un po' pesante in cui faceva capricci a si lagnava in continuazione ed è stato proprio difficile, poi finalmente suo padre che lo vizia in maniera imbarazzante, a volte, mi ha finalmente ascoltato e gli ha tirato giù due urli cosí abbiamo resecato la situazione. Ogni tanto ha bisogno di capire chi comanda, perché tende a dimenticarselo.

L'altro giorno era in bagno e l'ho sentito che contava in inglese fino a 30 senza errori, poi passava allo spagnolo dall'uno al dieci, e poi ha continuato in italiano dall'undici al venti. Poi si è messo a cantare la sigla dei PJ Masks che è il suo cartone del momento, poi ha urlato a squarciagola "I'm DOOOOONEEEEE"  e io, che lo stavo registrando fuori dalla porta, mi son presa un accidente.


Wednesday, July 22, 2020

22 luglio

Cara Matilde,

A quest’ora un anno fa ti stavo guardando con meraviglia, chiedendomi se tu fossi davvero mia. Annusavo il tuo odore di neonata come se fosse una droga a cui non potevo resistere. Ti tenevo stretta e ti facevo foto a palla.
È un anno che ti coccolo, ti allatto, ti fotografo, ti vesto, ti nutro, ti insegno, ti difendo e ti proteggo. È un anno che mi godo la tua compagnia e mi beo di te. Mi godo i tuoi sguardi innamorati, i tuoi baci bagnati, i tuoi sorrisi sgangherati. E ti sento sempre più mia. Grazie per essere nata. Grazie per essere diventata realtà. Grazie per aver completato la nostra famiglia. Grazie per avermi dato una seconda possibilità di essere mamma, la possibilità di non ripetere gli stessi errori fatti la prima volta. Mi hai resa una mamma migliore, più capace, più sicura. Mi hai fatto capire che ce la posso fare. Mi hai reso le cose più facili, chissà come hai fatto. Mi hai regalato un anno fantastico, che ripeterei all’infinito, se solo potessi, perché vederti crescere è bellissimo ma mi da’ anche tanta, tanta, tanta nostalgia. Non ricordo bene le notti lunghe, il dolore, i problemi. So che ci sono stati, semplicemente le cose belle superano di molto tutte le difficoltà. Rifarei tutto daccapo. Vorrei vederti nascere, e crescere, e addormentarti su di me, ancora e ancora e ancora.

Il tuo primo compleanno sarà low-key, per via di sto virus che non se ne vuole andare. Ma ti farò una torta, tutta per te, e comprerò palloncini e ho impacchettato i tuoi regali perché sarà il tuo giorno. E voglio che, per una volta, tu possa sentirti speciale. Perché tu sei nata per seconda, e raramente hai del tempo da sola con noi, la nostra attenzione ininterrotta. E non sembra che a te importi, e probabilmente è solo nella mia testa, ma voglio che tu possa sentire la differenza, e che possa capire che è una giornata tutta dedicata a te. 

Sento tanta nostalgia. Stai per camminare e in quest'ultima settimana hai fatto enormi progressi, e io mi impanico a vedere quanto cresci in fretta e ho paura che avrei sempre meno bisogno di me, e non sono pronta.

Tanti auguri piccola mia. Non hai idea di quanto tu sia stata voluta, desiderata e la gioia provata quando abbiamo saputo che saresti arrivata.

La tua Mamma

Saturday, July 18, 2020

Tortine Kinder Paradiso

Ci siamo quasi!! Matilde sta per camminare, mi chiedo se ci riuscirà prima del suo compleanno, mercoledì. È stata una settimana di progressi! Da quando ha nove mesi capisce e imita il linguaggio dei segni, ma non riusciva ancora a usarlo per comunicare. Da un paio di giorni invece mi segna "latte" guardandomi negli occhi, è chiarissimo che ha capito! Oggi pomeriggio ha anche finalmente imitato il segno per "more, ancora", che Tristan aveva personalizzato facendo toccare i due indici, e lei ha personalizzato ancor di più puntando con un indice al palmo dell'altra mano. Ci prova a farlo giusto, ma poi finisce che lo fa a modo suo, ma di nuovo è chiaro che ha capito. E oggi mi ha anche fatto il segno di "acqua", che continuo a ripetere e che lei ha semplificato ma si fa capire, ed è una soddisfazione enorme! 
Ieri ha anche camminato per la prima volta tenendomi solo per una mano, anzi un dito, e andava benissimo, si vede che ci è vicino. Sta anche in piedi in equilibrio per secondi (quando se ne accorge, si innervosisce e si lascia andar giù), e poi lentamente piega la ginocchia e si siede, con un enorme controllo. Tristan alla sua età mi pare dicesse già qualche parola, come "up", "mo'(re)", "mamma", "dada", "the'(re)". Lei blatera ma non parla. Sa dire mamma e dada ma non ci chiama mai (se nn pochissime volte), si sveglia al mattino e se ne sta lí tranquilla, si accende la musica e aspetta, finché non si rompe si aspettare e inizia a frignare. 
Le leggo Cappuccetto Rosso la sera, e se le chiedo dov'è il lupo lei punta al lupo. Sta tranquilla ad ascoltare la storia e gira le pagine. Continua ad addormentarsi da sola la sera e al pomeriggio. Mangia bene anche se inizia ad essere più selettiva. Adora l'avocado e i mirtilli. Il pesce e il pollo, che prima mangiava come se non ci fosse un domani, adesso li snobba.
Non riesco a credere che abbia un anno, è passato velocissimo ed è stato meraviglioso.

Passando alla ricetta di oggi, volevo fare qualcosa di salutare per merenda, e mi sono venute in mente le kinder paradiso, di cui io non sono mai stata una particolare fan (io ero per il Kinder Pinguí, o il Maxi King, o la Fetta al latte se proprio vogliamo. Le tortine paradiso erano troppo 'lattose' per i miei gusti.
E invece adesso, saranno gli anni che passano, mi sembravano una tale prelibatezza, cosí ho deciso di provarle!
Il risultato è stato soddisfacente, ero preoccupata che la torta sarebbe stata secca e invece la torta era la parte più buona, una morbidezza incredibile! Avrei voluto solo più sapore. La crema, invece, l'ho presa da una delle tante ricette online, che usano il latte condensato, e per me era troppo lattosa, anche se devo dire che la consistenza era perfetta. Non le 'abbiamo neanche messe in frigo prima di mangiarle, perché erano pronte all'ora di merenda e mica si può rimandare!

Le ho fatte assaggiare anche a Matilde (so che il miele non lo dovrebbe mangiare fino a un anno, ma mancano 3 giorni!) e lei ha segnato "ancora" proprio per richiedere il bis di queste tortine... E si leccava pure le dita!
Un enorme successo per i miei bimbi, a me son piaciute ma le voglio riassaggiare domani da fredde, e io ci aggiungerei della fragole o qualcosa per staccare dalla eccessiva 'lattosità' (si capisce che non sono mai stata una da latte, vero? A me il latte da solo non piace, devo per forza aggiungerci il caffé), ma appunto io sono un po' particolare quindi consiglierei di provarle e di farvi una vostra opinione, soprattutto se vi piacevano le Paradiso della Kinder.


Per la base:
4 albumi
2 tuorli
120g zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzico di sale
110g latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)
45g burro fuso e raffreddato
100g farina
2 cucchiai di fecole di patate o amido di mais
1 cucchiaino di lievito

Per la crema al latte:
200ml panna da montare fredda
50ml latte condensato freddo
un po' di miele
estratto di vaniglia


Pre-riscaldate il forno a 160gradi Celsius (320 F). Imburrate e infarinate due teglie quadrate da 22cm, e coprite il fondo con carta forno.

Montate gli albumi con un cucchiaio di succo di limone, quando iniziano a diventare spumosi aggiungeteci lo zucchero, poco alla volta, montando fino ad avere una bella meringa densa. Mettete da parte.


Setacciate la farina, la fecola e il lievito in una ciotola.
Unite il latte, la vaniglia e il burro fuso e freddo ai tuorli, sbattete con le fruste poi aggiungeteci il composto di farina e sbattete giusto quanto basta per mischiare il tutto. Unite una cucchiaiata o due di meringa a questo composto per alleggerirlo un po', amalgamando con una spatola. 


Poi unite il tutto alla restante meringa, e amalgamate con delicatezza. Sarà una bel composto leggero, spumoso e chiarissimo. 


Dividete il composto tra le teglie e cuocete per circa 20 minuti (vale prova stecchino)*.
Le torte saranno pronte quando lo stecchino al centro uscirà asciutto e i bordi avranno iniziato a staccarsi dalla teglia. Lasciate raffreddare per 5 minuti in teglia su una griglia e poi sformare e lasciate raffreddare completamente.


*se avete solo una teglia quadrata come me potete cuocere una torta alla volta, dividendo il composto a metà e tenero il resto in frigo, tirandolo fuori un po' prima di informarlo.

Mentre si raffreddano, montare la panna con il latte condensato, una spruzzata di vaniglia e un pochino di miele (andate ad assaggio), fino ad averla bella densa. Spalmatela sulla base e coprite con l'altra torta, schiacciando gentilmente. Ricoprite di zucchero a velo e mettete in frigo.




Tagliate a quadrati o a rettangoli (se volete potete tagliare i bordi per farli più definiti, io non l'ho fatto perché la torta era morbida pure ai bordi, ed era per consumo famigliare) e servite con fragole.




Ps. Ma io son proprio rincoglionita! Mi sono accorta adesso che le avevo già fatte (con una ricetta diversa), e mi erano piaciute (perché la crema era una crema meno lattosa)! Avrei potuto copiare quella ricetta anziché sperimentare! La crema però non avrei potuto farla perché qui la gelatine si trova in polvere quindi non sapevo quanta metterne e non volevo rischiare. La prossima volta provo con questa ricetta per la torta, con la crema dell'altra.



Thursday, June 11, 2020

Lui e Lei

Lui è biondo, biondissimo, con gli occhi grandi e luminosi. Un bel bambino. Snello, ma non magro, con il musetto ancora bello dei bimbi. Le orecchie un po' a sventola, una carnagione bellissima, che non si scotta al sole ma si abbronza. Un bambino facile, che ha tolto il pannolino di giorno a 2 anni, e il ciuccio a 2 anni e mezzo, senza storie. Un bambino sano, bello e bravo. Intelligente, curioso, indagatore. Vuole sapere come funzionano le cose, le vuole aggiustare. Un bambino che non piange se cade e si fa male, perché piangere "is for babies". Un bambino tosto. Cammina sempre sulla punte. Non sa andare in bicicletta, e ha problemi persino sul triciclo, a detta di una nonna perché ha il busto lungo ma le gambe corte. A detta nostra perché è un po' pigro. Spinge ma poi chiede "Sa, adesso possiamo andare a casa, o devo continuare a faticare cosi?". La cosa ci stupisce, cerchiamo di spronarlo, erroneamente confrontandolo con gli altri bambini della sua età. Guarda quel bambino sulla balance bike come va veloce! Tu anche ce l'hai, perche non ci vai mai? Andiamo a farci una passeggiata col triciclo? Forza, spingi! Prova ancora!
Ma niente funziona, lui non è interessato. Mi dico che è perché non vede altri bambini e non desidera quello che hanno gli altri. Non vede pubblicità di giochi che potrebbe desiderare, li riceve senza volerli, senza sapere come si usano. Forse è solo quello, forse ci va tempo. 
Però la cosa ci disturba un po'.
Per mesi non ha voluto andare in spiaggia, e neanche piu in piscina, forse perché era scontata, forse per via di un piccolo incidente col nonno e le onde che l'ha traumatizzato un po'. 
E poi, da un giorno all'altro, ci dice "Guarda cosa so fare!" e si fa una nuotata con la testa sott'acqua, e gli occhi aperti. E adesso sguazza come un pesciolino, avanti e indietro, in tondo e al centro della piscinetta che abbiamo fuori. Va sotto e trattiene il respiro, va a prendere sott'acqua le cose che gli lanciamo. Ha superato il suo trauma, ha sconfitto le sue paure e si è insegnato da solo a fare qualcosa di nuovo. Da come nuota nella piscinetta sono sicura che sarebbe capace a nuotare in una piscina grande, non vedo l'ora di provarci. 
Un bambino che mi assomiglia nella sua pignoleria, che riprende suo padre se fa qualcosa che io gli ho insegnato a non fare, o viceversa. "Mommy, look! Daddy left the door open, again!! Now all the mosche will get in! Daddy, how many times do I have to tell you?? You have to close the door!!!". Oppure, "No daddy, you forgot to clean the toothbrush. You have to brush it off like this, with your fingers, otherwise all the sticky barts stay on it". Il che mi fa morir dal ridere, ma non ha lo stesso effetto su suo padre, che dice che in famiglia basto io come bacchettona.
Un bambino che inizia a capire. Che chiede se, appena lui chiude gli occhi e si addormenta, io torno nel mio letto. Gli dico di sí, e lui risponde che, allora, gli occhi non li chiuderà mai più.
Un bambino che ha capito che nascondo il telecomando ogni mattina, e lo faccio riapparire solo dopo che si è lavato e vestito. E che, ogni volta che non lo trova durante il giorno, mi dice "Mommy, I have already brushed my teeth".
Un bambino che capisce inglese e italiano, ma che l'italiano non lo parla e risponde sempre in inglese. Quando prova a ripetere, ha un accento americano fortissimo.
Un bambino che ride, e quando ride gli viene il singhiozzo, sempre sempre. Un bambino che ride in un modo che ti si apre il cuore, e lo vuole inghiottire, perché è semplicemente troppo bello.

Lei è un castano chiaro, che diventa un biondo caldo se la metti sotto la luce. Ha gli occhi blu, un blu intenso e profondo. Sono più piccoli e vicini, ma quando ride si allargano tantissimo. Ha una voglia di fragola sul fondo schiena che assomiglia a un piccolo elefantino, e una piccola voglia di caffe sul lato destro del collo. Nata con tanti capelli scuri, che le stavano dritti sulla testa, e che poi sono caduti. Una bimba che osserva tutto, e capisce tutto, e impara in fretta. Una bimba buona, gentile, facile, che pero comincia a mostrare una personalità determinata. Una bimba che non piange praticamente mai. Una bimba che si addormenta da sola, e che è sempre di buon umore. Che sorride sempre, e che ha un sorriso buffissimo dove arriccia il naso e mostra le gengive sdentate di sopra e un dentino e mezzo di sotto. Una bimba che si tira su in continuazione, che gattona (quasi sempre striscia), che vuole camminare. Una bimba che guarda in adorazione il fratello, che la affascina anche se la spaventa sempre.
Una bimba che sta imparando a fare tante cose con le manine, e si confonde. Una bimba che riconosce il leone, e le parti del viso. Una bimba che è difficile non strapazzare di baci, perche ha un profumo buonissimo e una pelle morbida, e che bacia alla francese, con la bocca aperta e la lingua fuori. Una bimba che, in effetti, usa la lingua per conoscere, e che favorisce superfici lisce e fredde (freezer e lavastoviglie sono le numero 1). Una bimba che ama l'acqua, ama mangiare, ama le passeggiate. Una bimba che mi sono goduta al 100% quando è nata, e che poi ho dovuto mandare a scuola presto, ma lei è stata bravissima e non ha patito. Una bimba che capisco con facilità, d'istinto. Sarà perché è femmina, sarà perché è la numero due, sarà perché tra noi sento un legame speciale. Una bimba che fra poco avrà un anno di vita, e io non me ne capacito. Una bimba che io non voglio che cresca, che voglio resti così, perché è cosi perfetta, e mi riempie di amore e dolcezza, e non posso farne a meno. Una bimba desiderata con tutto il cuore. Una bimba amata incondizionatamente da subito, ma che è riuscita a farsi amare ancora di più, perche è Lei, e Lei è meravigliosa.

Friday, May 1, 2020

Monologo in Quarantena

Dicevano che c'è l'età dei perché. "Perché il cielo è azzurro? Perché devo lavarmi le mani?" Perché non posso fare pipì nel lavandino? Perché non posso dire a quella signora che è grassa? Perché se faccio cosi fa rumore? Perché io ho il pirillo? Perché non bisogna mettersi le mani nel sedere? Perché...? perché...? perché...?".

Nell nostra famiglia, questa fase non c'è stata. Forse dovrei aggiungere un 'ancora', perché non si sa mai. Noi abbiamo, al posto dei perché, un flusso di coscienza, di affermazioni e di domande da undicimila parole al minuto, e nessuna delle domande ottiene mai risposta perché l'affermazione o domanda successiva arriva subito dopo, senza lasciare il tempo sufficiente per una risposta.
Questa è una trascrizione parziale da una registrazione di oggi, fatta mentre lui camminava per la casa parlando senza sosta, sempre sulle punte dei piedi e guardando in basso. Io sono menzionata spesso, ma l'impressione è che fossi assolutamente non necessaria a questa convers... voglio dire, monologo.

"Mommy! for the next happy halloween, I want to be Dark Vader"
"Va be.." 
"But I can't be Dark Vader, because I don't have Dark Vader sword"
"C'è ancora tanto tempo prima di Halloween, magari allora avrai la sp.."
"I want a Dark Vader mask.... Mommy, no I mean I don't want a Dark Vader mask, mommy"
"Perché no? Sarebbe fighissimo! Così nessuno ti riconosce e puoi andare e parlare come Darth Vad..."
"No! Dark Vader doesn't speak like that! He speaks like 'hhhccggsgss....scchhhhhh....' mommy, he speak like that, yeah. But I can't be Dark Vader because I don't have his sword, I need to have the sword"
"Ti stavo dicendo, che magari per Halloween la spada ce l'avrai. Pima di Halloween c'è il tuo comp..."
"Mommy, for next happy halloween I want to be a skeleton!"
"Ma come, eri uno scheletro l'anno scorso, è bello cambiare!"
"No mommy, I want to be Superman!
"Di nuovo?!?? Ma..."
"Mommy! I want Sammy to be a superhero, and I'm the bad guy, yeah. Mommy, I'm going to ask Sammy to be the superhero and I'm the bad guy. But Mommy Sammy doesn't want to be the superhero"
"Ognuno..."
"Mommy! I want to be a skeleton!"
"No, basta scheletri! Darth Vader è perfetto!"
"No, I want to be a skeleton with my skeleton mask, look at my mask mommy!"
"Quella è una maschera da mucca"
"Ah... "
"Dai, guarda cha Darth Vader è bellissimo, ti metti la maschera, il mantello nero, ti prendiamo la spada....! Non ti riconosce nessuno!"
"Yeah... that would be cool. Mommy, but I want to fight for real"
"Ma chi vuoi combattere?"
"Mommy, I want to fight for real. I'm super strong! And you know what Dark Vader do? He takes people on the neck and lift them up and then he throws them! Yeah... I have to do that"
"Non devi..."
"Mommy, I don't want to fight for real"
"Meglio..."
"Mommy, I have to go poo poo"
"Devi... Ok vai"
"No, I don't need to go poo poo".

Nel frattempo la piccola di nove mesi sta facendo merenda con un banana bread e ha fatto sua la missione di spargere briciole di banana bread in qualsiasi pertugio della sua tutina e della cucina, non lo mangia, lo scompone con le ditina, poi s'incazza perché da sbriciolato non riesce a prenderlo.

"Mommy I do need to go poo poo"
"E vai"

...

"Mommy, I'm doooooone!"
"Ok arriv..."
"Mommyyyyy I'm doooone!"
"Arrivo, un attimo! Eccomi"
"I'm not done"
"..." (tutte.le.volte.)
"Ok chiamami quando hai finito davvero"
"Ok I'm done I mean I'm not done"
"Grrrr.."
"Mommy close the door all the way and put the air on"
"Ok, chiama solo quando hai finito"
"Ok"

3, 2, 1...

"Mommyyyy I'm doooone!! Come clean my butt!!!!"

And that is THE LIFE!



Wednesday, April 22, 2020

Mia Figlia

E questo mese, durante la nostra quarantena per il COVID19, ho compiuto gli anni (di nuovo!!) e Lei oggi ha fatto 9 mesi. Mia Figlia è su questo mondo tanto tempo quanto è stata dentro di me. È come se fosse diventata maggiorenne, nel mondo dei piccoli. 
Con ancora zero denti (sí, zero), riesce comunque a mangiare praticamente tutto, tritato, passato o smusciato o basta che sia morbido, con una tenacia e un gusto non indifferenti. Adora il pesce (Tilapia). Il 20, giorno del mio compleanno, ha cominciato a fare ciao con la manina (sinistra), a comando. Saluta come la regina (LOL), sventolando la manina. Oggi invece quando saluta fa prima lo sventolamento con la sinistra, poi apre e chiude la destra. Poi continua ad alternare la due parti.
È da domenica che striscia dappertutto. Prova a sollevare il sedere ma ancora non riesce a coordinare il movimento a quattro zampe, cosi preferisce strisciare come un soldato. Arriva OVUNQUE. È più facile lavorare da casa perché lei si sta ovviamente godendo la nuova conquistata libertà e trova sempre un oggetto a cui arrivare (in genere le mie ciabatte), a cui punta come un felino e verso cui dirige il su strisciare.
Fa ancora due pisoli, uno al mattino (9.30-10.30), e poi al pomeriggio, verso l'1 e mezza, fino alle 3. Funziona benone. Mangia pranzo e cena con noi più frutta come snack, e poi prende ancora la tetta mattino, sera e a richiesta durante il giorno. Ora è in quella fase curiosa dove se qualcosa attira la sua attenzione mentre mangia si distrae e non mangia più. Per questo i miei momenti preferiti della giornata sono al mattino quando la vado a prendere alle 7 mentre gli uomini dormono, e me la tengo con me mentre lei si prende il suo latte, e ce ne stiamo tranquille; e poi la sera quando me la porto nel lettone dopo il bagno e me la coccolo, la incremo bene bene, la pettino, le spernacchio la pancia, le faccio il solletico, la faccio arrampicare su di me, finché poi trova la tetta e si rilassa. Adesso inizia a farsi audace e mangia nelle posizioni più strane, a testa in giù, a pancia in giù, sottosopra, tutta girata, ma ha sempre una manina che intanto mi esplora, e io vorrei conservare questo ricordo sempre con me. Questo allattamento facile e naturale è nuovo per me, con Tristan era stato problematico e a nove mesi lui ha smesso, volevo cibo vero e biberon. Quindi me la sto godendo tantissimo. ADORO questa bambina. Adoro i suoi urlati contagiosi, adoro i suoi baci bagnati a bocca spalancata, adoro le sue manine che mi esplorano, adoro le sue gengive sdentate che sorridono sempre, ADORO il suo profumo, ADORO che sia mia, e ADORO che mi abbiano iniziato a dire che mi assomiglia. Ho sempre desiderato un figlio primogenito che assomigliasse al padre e una bimba che assomigliasse a me. Sono stata molto fortunata e ne sono consapevole. Ho due bambini sani e meravigliosi e un marito che se li gode insieme a me.

Mia Figlia dorme in genere dalle 8 di sera alle 7 di mattina. 11 ore siore e siori. Altra cosa che, in questa famiglia, sembra uno dei desideri da chiedere al genio. E invece, grazie al mio sleep training (che ho dovuto rifare una notte recente), la maggior parte delle notti va così.

Mi è dispiaciuto togliere i bambini da scuola, perché Matilde stava andando benissimo ed era sempre felice, e Tristan ore, bene o male. Ho appena riletto un posto su Tristan a questa età (quando aveva cominciato l'asilo) ed è orribile. Un altro mondo... quindi ora temo un po' quando dovremo riprendere la scuola, e sera che vada tutto bene. 
Allo stesso tempo, però, sono 'grata' al Coronavirus per avermi dato l'occasione di esserci. Non posso dire di far passando coi miei figli un tempo di qualità, perché purtroppo (voglio dire, per fortuna) devo ancora lavorare, però sono qui. Mi piace esserci per loro. Ho assistito a delle tappe importanti di Mati, e riesco ogni tanto a starmene un po' con Tristan, anche se non quanto vorrei. Lui sta attraversando un periodo difficile, forse un po' di gelosia che maschera bene, e ha una rabbia dentro ogni tanto, che mi fa paura, perché a neanche 4 anni non si dovrebbe conoscere una rabbia così. É capriccioso e testardo e si annoia da morire. Non capisce che Matilde riceve più attenzioni perché non si può fare altrimenti, mentre da lui ci si aspetta che giochi da solo, visto che può. Povera stella, ha solo tre anni, come fa a capire una cosa del genere? 
Adesso va un po' meglio, anche perché il lavoro è un po' più lento quindi riusciamo a fare delle pause e a usarle per stare coi bambini. Adam soprattutto spende tanto tempo con Tristan, io mi occupo della piccolina. Però per andare a letto vuole me ultimamente. oH! L'ho abbiamo anche spostato nella camera degli ospiti, che lui ha riempito di disegni colorati, e dove ha trascinato tutti i suoi giochi, e dove ha un letto grandissimo, e, pensate un po'... ci sta! Dobbiamo (devo) rimanere finché non si addormenta, ma sono ormai un sacco di notti che dorme li tutta la notte, senza venire nel lettone. Per noi è grandissimo traguardo (biggest mistake we've ever made).

Oggi sono 35 giorni che mi alleno giornalmente, almeno 15 minuti al giorno. Sto mangiando meglio e mi sento benissimo, non sto cosi bene da un secolo! Ho ricominciato ad andare in palestra il 15 febbraio ma l'hanno chiusa un mese dopo cosi adesso mi alleno a casa, e devo dire che funziona. Sarà psicologico ma mi sento e mi vedo meglio di prima. Ogni tanto Tristan si allena con me, perché vuole i muscoli come Flash(man).

Però ho fatto un'eccezione lo scorso weekend, e mi sono preparata un buon dessert! Una montagna di bignè farciti con crema pasticcera e coperti di caramello e ganache al cioccolato. Non proprio bella da vedere 9sembrano grossi struffoli), ma delizioso! Se riesco, posterò la ricetta. Anche perché devo iniziare a studiarmi la torta#4 per Tristan e vorrei postare le prima tre prima che arrivi Giugno. 

Wednesday, February 19, 2020

Giornate azzurre

Mattinata impegnativa.
Dopo aver convinto Tristan a fare colazione (non voleva farla per “non sporcarsi i denti”) e averne buttata più della metà perche l’ho perso d’occhio un attimo e ha messo 13 biscotti nel latte e poi ovviamente non ne voleva più, in qualche modo sono riuscita ad averli entrambi pronti a uscire alle 8.16. Siamo già in garage, macchina aperta, borse dentro e stavamo per andare a prendere i fiori (sí perche il mio bambino tutti I giorni deve portare i fiori alle sue ammiratrici e alla maestra), quando la temutissima frase mi giunge alle orecchie:
“Mommy, I have to go poo poo and pee pee”
E cosa gli dici? No, tienitela? Sono sicura che pagherei caro per una scelta del genere. E cosi ho richiuso la porta del garage, e sono tornata dentro ad aspettarlo mentre lui faceva quello che doveva fare. Io mi son messa sul divano a pacioccarmi la mia bambina. 
“Mooommy, I’m dooone!”
Metto giù la pupa e vado in bagno per aiutarlo a pulirsi il deretano.
“I’m not done yet! I still got some”
“E allora cosa mi chiami?!?”
E torno in soggiorno dove lei intanto sta piangendo come se l’avesse mollata in una pozza gelata, anziché nel suo box.
Allora la riprendo e ne approfitto per andare a prendere i fiori cosi da poterlo ficcare in macchina nel momento stesso in cui ha finito. Ne prendo tre, accontentando le sue richieste, e li sistemo davanti, in macchina.
Mentre scrivo un messaggio al mio capo per dirgli che arrivero in ritardo (sono le 8.30), sento una boccata calda scivolarmi sul braccio. Vomito. Bianco, colloso e abbondante. Dico una parolaccia. Poi dico qualcosa di carino alla mia bimba, per compensare. Torno dentro per cambiarla mentre chiedo all’altro se ha finito, e di fare tranquillo che tanto devo cambiare Matilde perche ha vomitato.
“I NEED to see the vomit!!!” si mette a urlare, pronto ad abbandonare il gabinetto.
“You don’t need to see anything!!! Resta lí e finisci la cacca! (o sai dove te lo metto, il vomito!!” gli urlo di rimando, già temendo di vedermelo arrivare col culo al vento per ‘vedere il vomito’, manco fosse neve in Florida. Andiamo avanti a dibattere da una stanza all’altra sul bisogno o meno di vedere il vomito per tutto il tempo che impiego a cambiare Matilde.
Alla fine finisce, lo lavo, torniamo in garage e si stava giusto per sedere quando si ricorda dei fiori e fa per uscire. 
“Ho già preso i fiori, siediti, veloce”. 
“I want to see them!” risponde, cercando di uscire. Lo metto giù di forza e gli dico che li ho già presi e che se si siede glieli faccio vedere. “I want to see them now!”. Gli faccio gli occhiacci e gli dico che se non si siede immediatamente lo metto in punizione. Risponde con occhiacci ancora più minacciosi (che lo rendono ancora piu adorabile), e gli metto la cintura a forza. Accidenti sto bambino, se è forte. Sono tutta sudata dopo questa lotta. Torno a prendere Matilde, pregandola di saltare i tre anni a pie’ pari.
La metto in macchina, c’è silenzio totale. Faccio un respiro profondo e guardo l’ora. Poi, per scena, faccio finta di chiamare il mio capo per informarlo del ritardo, e faccio anche la voce mogia, come se mi avesse sgridato.
Partiamo nel silenzio completo e dopo un po’ Tristan mi fa qualche domanda. Tutto è normale, e sono sollevata che non sia arrabbiato. Nonostante me le facia girare a trottola ogni tanto, poi sto sempre male se sento che le ‘cose non sono a posto’.
Arriviamo a scuola e c’è la cerimonia dei fiori, dove lui distribuisce. Le bambine sono più di tre, quindi ovviamente si mettono a litigare e a strapparsi i fiori di mano a vicenda. Io cerco di andarmene alla chetichella sentendo gli sguardi di fuoco della maestra che adesso deve calmare gli animi, ma no, Tristan mi si attacca alle gambe stando proprio sulla porta e non si sposta, madonna com’è pesante sto bambino, sembra fatto di cemento! Alla fine lo spingo dentro con una gamba e cerco di intrufolarmi nella porta cercando di non far male alla bambina che ho in braccio, a non perdere la borsa che ho a tracolla, e a non far cadere il barachino che ho nell’altra mano. Sono libera!! Proprio in quel momento un papà arriva col figlio e apre la porta, così Tristan si intrufola ed esce di nuovo. Come ogni mattina mi arriccia le labbra per darmi un altro bacio (questo rito avviene in tutto almeno 3 volte), e io ai suoi baci non riesco a resistere, così mi chino mentre la borsa mi scivola dalla spalla e Matilde fa un altro vomitino perché per chinarmi le ho schiacciato la pancia.


Alla fine ci separiamo e porto lei, che piange non appena capisce che me ne sto andando via. Stavolta ero davvero di corsa così non sono entrata, anche perché postpone solo l’inevitabile, e quando sono uscita lei non piangeva più. Mentre uscivo Tristan mi ha vista dalla sua classe così gli ho fatto “I love you” nel linguaggio dei segni, per fargli capire che era tutto a posto. Lui mi ha risposto nello stesso modo, mi ha mandato un bacio, e la mia giornata è tornata azzurra.

Friday, September 6, 2019

Grande

Matilde ed io abbiamo finalmente ingranato una routine, o quasi. Va a dormire in genere tra le 22-22.30, si sveglia intorno alle 2, poi di nuovo tra le 5 e le 6, poi fa un pisolino mattutino lungo dalle 10 fino all'una, e poi un altro verso il tardo pomeriggio, e si sveglia verso le 18. Rifo. Mentre lei dorme io disobbedisco alla regola "sleep when baby sleeps" e faccio lavatrici, metto a posto la spesa, piego la roba asciutta, rifaccio i letti, lavo i piatti e il fornello, e preparo da mangiare. Mi doccio, mi vesto, pulisco (leggasi: attacco il mio amico Roomba), metto a posto i giochi. Ogni tanto me la porto a fare la spesa, o qualche commissione, o a qualche appuntamento medico.
Insomma, chi dice "sleep when baby sleeps" o non è una madre o ha un enorme aiuto esterno, perché se io facessi così nessuna di queste cose sarebbe fatta e i miei uomini morirebbero di fame e andrebbero in giro vestiti di roba sporca.
L'altra notte ha dormito 6 ore di fila, dalle 22 alle 4, il che per me è fantastico!
Tristan è sempre bravo con lei, fin troppo affettuoso perché è sempre li a baciarla e a farle le fusa (letteralmente: le struscia la testa contro la sua) e non si rende conto di quanto lei sia delicata. Se gli diciamo di fare attenzione, si offende.

Quand'è successo che è diventato così grande? Fino a luglio era il mio cucciolo, con ancora la faccia da bimbo piccolo, lo prendevo in braccio nonostante il pancione e pensavo che sarebbe rimasto così per sempre. Nel giro di un mese, è un ometto. Parla e ragiona in maniera logica, le sue argomentazioni a volte mi lasciano senza parole, è responsabile, si ricorda i sogni che fa ed è... enorme! Se di notte provo a spostarlo, neanche riesco a spostargli le gambe, tanto sono pesanti. vuol dire che non riuscirò mai più a prenderlo in braccio?? Non so se è perché sono abituata al peso di una neonata che lui sembra così pesante, o se è perché sono settimane che non lo sollevo, o se perché è davvero cresciuto in un batter d'occhio. Adesso che sono "guarita" potei provare a sollevarlo ma non lo faccio perché ho paura di non riuscirci. Ho proprio paura di rendermi conto che quel tempo è passato.

Ho deciso di prendermi un altro mese di FMLA (non pagato) per stare di più con la piccola. Rimpiango di non averlo fatto anche con lui.




Friday, August 23, 2019

# 2

Ed è arrivata, tanto attesa, in un'afosa giornata di luglio. Un'altra cancerina, ma per ora completamente diversa dal fratello.
Piccolina, una passerotto, con una testa di capelli castani che stanno ritti come un porcospino. Che non assomigliava né a me né al padre, tanto da lasciarci perplessi. Tanto da farmi pensare di cambiarle il nome, visto che io mi aspettavo una bambina bionda.
Ed ora, a un mese da quel giorno, si è riempita, si è schiarita, si è imbellita, ed è entrata a far parte delle nostre vite come se ci fosse sempre stata.
Tanto brava da farsi amare persino dal fratello, che la tratta coi guanti e sembra non nutrire alcun rancore nei suoi confronti (solo nei miei... :( ).
Una bimba affettuosa, coccolona, che però non esita a farsi sentire quando qualcosa non le va. Sveglia, all'erta e curiosa, ci aspettiamo grandi cose da lei. Sarà una sorpresa vedere come cambierà e come diventerà. Entrambi siamo curiosi e abbiamo la sensazione che sarà molto diversa da Tristan.
Siore e siori, vi presento Matilde.