Dicevano che c'è l'età dei perché. "Perché il cielo è azzurro? Perché devo lavarmi le mani?" Perché non posso fare pipì nel lavandino? Perché non posso dire a quella signora che è grassa? Perché se faccio cosi fa rumore? Perché io ho il pirillo? Perché non bisogna mettersi le mani nel sedere? Perché...? perché...? perché...?".
Nell nostra famiglia, questa fase non c'è stata. Forse dovrei aggiungere un 'ancora', perché non si sa mai. Noi abbiamo, al posto dei perché, un flusso di coscienza, di affermazioni e di domande da undicimila parole al minuto, e nessuna delle domande ottiene mai risposta perché l'affermazione o domanda successiva arriva subito dopo, senza lasciare il tempo sufficiente per una risposta.
Questa è una trascrizione parziale da una registrazione di oggi, fatta mentre lui camminava per la casa parlando senza sosta, sempre sulle punte dei piedi e guardando in basso. Io sono menzionata spesso, ma l'impressione è che fossi assolutamente non necessaria a questa convers... voglio dire, monologo.
"Mommy! for the next happy halloween, I want to be Dark Vader"
"Va be.."
"But I can't be Dark Vader, because I don't have Dark Vader sword"
"C'è ancora tanto tempo prima di Halloween, magari allora avrai la sp.."
"I want a Dark Vader mask.... Mommy, no I mean I don't want a Dark Vader mask, mommy"
"Perché no? Sarebbe fighissimo! Così nessuno ti riconosce e puoi andare e parlare come Darth Vad..."
"No! Dark Vader doesn't speak like that! He speaks like 'hhhccggsgss....scchhhhhh....' mommy, he speak like that, yeah. But I can't be Dark Vader because I don't have his sword, I need to have the sword"
"Ti stavo dicendo, che magari per Halloween la spada ce l'avrai. Pima di Halloween c'è il tuo comp..."
"Mommy, for next happy halloween I want to be a skeleton!"
"Ma come, eri uno scheletro l'anno scorso, è bello cambiare!"
"No mommy, I want to be Superman!
"Di nuovo?!?? Ma..."
"Mommy! I want Sammy to be a superhero, and I'm the bad guy, yeah. Mommy, I'm going to ask Sammy to be the superhero and I'm the bad guy. But Mommy Sammy doesn't want to be the superhero"
"Ognuno..."
"Mommy! I want to be a skeleton!"
"No, basta scheletri! Darth Vader è perfetto!"
"No, I want to be a skeleton with my skeleton mask, look at my mask mommy!"
"Quella è una maschera da mucca"
"Ah... "
"Dai, guarda cha Darth Vader è bellissimo, ti metti la maschera, il mantello nero, ti prendiamo la spada....! Non ti riconosce nessuno!"
"Yeah... that would be cool. Mommy, but I want to fight for real"
"Ma chi vuoi combattere?"
"Mommy, I want to fight for real. I'm super strong! And you know what Dark Vader do? He takes people on the neck and lift them up and then he throws them! Yeah... I have to do that"
"Non devi..."
"Mommy, I don't want to fight for real"
"Meglio..."
"Mommy, I have to go poo poo"
"Devi... Ok vai"
"No, I don't need to go poo poo".
Nel frattempo la piccola di nove mesi sta facendo merenda con un banana bread e ha fatto sua la missione di spargere briciole di banana bread in qualsiasi pertugio della sua tutina e della cucina, non lo mangia, lo scompone con le ditina, poi s'incazza perché da sbriciolato non riesce a prenderlo.
"Mommy I do need to go poo poo"
"E vai"
...
"Mommy, I'm doooooone!"
"Ok arriv..."
"Mommyyyyy I'm doooone!"
"Arrivo, un attimo! Eccomi"
"I'm not done"
"..." (tutte.le.volte.)
"Ok chiamami quando hai finito davvero"
"Ok I'm done I mean I'm not done"
"Grrrr.."
"Mommy close the door all the way and put the air on"
"Ok, chiama solo quando hai finito"
"Ok"
3, 2, 1...
"Mommyyyy I'm doooone!! Come clean my butt!!!!"
And that is THE LIFE!
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