Thursday, June 25, 2020

E furono 4...

Il 25 giugno di 4 anni fa era un sabato. Il venerdì era stato il mio ultimo giorno in ufficio, e avevo pianificato il mio ultimo weekend prima del tuo arrivo il lunedì. E invece, dopo essere stata sveglia tutta la notte a contare le contrazioni cercando di capire se fossero vere, dopo una doccia veloce alle 6 siamo partiti per l’ospedale, dove mi hanno detto che saresti nato in giornata. Alle 9.27 hai fatto il tuo ingresso trionfale nel nostro mondo, bello come il sole, sano come un pesce. Meravigliosa visione dei miei occhi increduli. Lacrime e un cuore che scoppia. Un amore puro, immenso, incomparabile. Infinito e insaziabile. Un amore che non è che aumentato 4 anni dopo, nonostante le notti insonni, i capricci, i pianti, le urla e gli occhi arrabbiati. Tu, il cui sorriso mi riempie di gioia e il cui broncio mi fa stare male. Tu, per cui combatterei mostri e vampiri molto più forti di me. Tu, che difenderei come una tigre contro tutti, senza paura. Tu, che a guardarti mi si scalda l’anima. Amore Mio, come vorrei che tu ti vedessi attraverso i miei occhi, allora forse capiresti quanto sei GRANDE per me. 
Buon compleanno Angelo biondo, amore di mamma.




Thursday, June 11, 2020

Lui e Lei

Lui è biondo, biondissimo, con gli occhi grandi e luminosi. Un bel bambino. Snello, ma non magro, con il musetto ancora bello dei bimbi. Le orecchie un po' a sventola, una carnagione bellissima, che non si scotta al sole ma si abbronza. Un bambino facile, che ha tolto il pannolino di giorno a 2 anni, e il ciuccio a 2 anni e mezzo, senza storie. Un bambino sano, bello e bravo. Intelligente, curioso, indagatore. Vuole sapere come funzionano le cose, le vuole aggiustare. Un bambino che non piange se cade e si fa male, perché piangere "is for babies". Un bambino tosto. Cammina sempre sulla punte. Non sa andare in bicicletta, e ha problemi persino sul triciclo, a detta di una nonna perché ha il busto lungo ma le gambe corte. A detta nostra perché è un po' pigro. Spinge ma poi chiede "Sa, adesso possiamo andare a casa, o devo continuare a faticare cosi?". La cosa ci stupisce, cerchiamo di spronarlo, erroneamente confrontandolo con gli altri bambini della sua età. Guarda quel bambino sulla balance bike come va veloce! Tu anche ce l'hai, perche non ci vai mai? Andiamo a farci una passeggiata col triciclo? Forza, spingi! Prova ancora!
Ma niente funziona, lui non è interessato. Mi dico che è perché non vede altri bambini e non desidera quello che hanno gli altri. Non vede pubblicità di giochi che potrebbe desiderare, li riceve senza volerli, senza sapere come si usano. Forse è solo quello, forse ci va tempo. 
Però la cosa ci disturba un po'.
Per mesi non ha voluto andare in spiaggia, e neanche piu in piscina, forse perché era scontata, forse per via di un piccolo incidente col nonno e le onde che l'ha traumatizzato un po'. 
E poi, da un giorno all'altro, ci dice "Guarda cosa so fare!" e si fa una nuotata con la testa sott'acqua, e gli occhi aperti. E adesso sguazza come un pesciolino, avanti e indietro, in tondo e al centro della piscinetta che abbiamo fuori. Va sotto e trattiene il respiro, va a prendere sott'acqua le cose che gli lanciamo. Ha superato il suo trauma, ha sconfitto le sue paure e si è insegnato da solo a fare qualcosa di nuovo. Da come nuota nella piscinetta sono sicura che sarebbe capace a nuotare in una piscina grande, non vedo l'ora di provarci. 
Un bambino che mi assomiglia nella sua pignoleria, che riprende suo padre se fa qualcosa che io gli ho insegnato a non fare, o viceversa. "Mommy, look! Daddy left the door open, again!! Now all the mosche will get in! Daddy, how many times do I have to tell you?? You have to close the door!!!". Oppure, "No daddy, you forgot to clean the toothbrush. You have to brush it off like this, with your fingers, otherwise all the sticky barts stay on it". Il che mi fa morir dal ridere, ma non ha lo stesso effetto su suo padre, che dice che in famiglia basto io come bacchettona.
Un bambino che inizia a capire. Che chiede se, appena lui chiude gli occhi e si addormenta, io torno nel mio letto. Gli dico di sí, e lui risponde che, allora, gli occhi non li chiuderà mai più.
Un bambino che ha capito che nascondo il telecomando ogni mattina, e lo faccio riapparire solo dopo che si è lavato e vestito. E che, ogni volta che non lo trova durante il giorno, mi dice "Mommy, I have already brushed my teeth".
Un bambino che capisce inglese e italiano, ma che l'italiano non lo parla e risponde sempre in inglese. Quando prova a ripetere, ha un accento americano fortissimo.
Un bambino che ride, e quando ride gli viene il singhiozzo, sempre sempre. Un bambino che ride in un modo che ti si apre il cuore, e lo vuole inghiottire, perché è semplicemente troppo bello.

Lei è un castano chiaro, che diventa un biondo caldo se la metti sotto la luce. Ha gli occhi blu, un blu intenso e profondo. Sono più piccoli e vicini, ma quando ride si allargano tantissimo. Ha una voglia di fragola sul fondo schiena che assomiglia a un piccolo elefantino, e una piccola voglia di caffe sul lato destro del collo. Nata con tanti capelli scuri, che le stavano dritti sulla testa, e che poi sono caduti. Una bimba che osserva tutto, e capisce tutto, e impara in fretta. Una bimba buona, gentile, facile, che pero comincia a mostrare una personalità determinata. Una bimba che non piange praticamente mai. Una bimba che si addormenta da sola, e che è sempre di buon umore. Che sorride sempre, e che ha un sorriso buffissimo dove arriccia il naso e mostra le gengive sdentate di sopra e un dentino e mezzo di sotto. Una bimba che si tira su in continuazione, che gattona (quasi sempre striscia), che vuole camminare. Una bimba che guarda in adorazione il fratello, che la affascina anche se la spaventa sempre.
Una bimba che sta imparando a fare tante cose con le manine, e si confonde. Una bimba che riconosce il leone, e le parti del viso. Una bimba che è difficile non strapazzare di baci, perche ha un profumo buonissimo e una pelle morbida, e che bacia alla francese, con la bocca aperta e la lingua fuori. Una bimba che, in effetti, usa la lingua per conoscere, e che favorisce superfici lisce e fredde (freezer e lavastoviglie sono le numero 1). Una bimba che ama l'acqua, ama mangiare, ama le passeggiate. Una bimba che mi sono goduta al 100% quando è nata, e che poi ho dovuto mandare a scuola presto, ma lei è stata bravissima e non ha patito. Una bimba che capisco con facilità, d'istinto. Sarà perché è femmina, sarà perché è la numero due, sarà perché tra noi sento un legame speciale. Una bimba che fra poco avrà un anno di vita, e io non me ne capacito. Una bimba che io non voglio che cresca, che voglio resti così, perché è cosi perfetta, e mi riempie di amore e dolcezza, e non posso farne a meno. Una bimba desiderata con tutto il cuore. Una bimba amata incondizionatamente da subito, ma che è riuscita a farsi amare ancora di più, perche è Lei, e Lei è meravigliosa.

Thursday, June 4, 2020

Coccole

Non c'è nulla di meglio delle coccole del mio bambino quando ho mal di testa. Vedere quanto è gentile e accorto nei miei confronti mi fa stare bene. Un giorno gli ho chiesto di non giocare con una cosa rumorosissima, che spara palline, perché avevo mal di testa, e da allora prima di usarla mi chiede sempre se ho mal di testa. Oggi mi son svegliata con la testa che scoppia e lui ogni tanto viene e mi abbraccia perche gli ho detto che le coccole mi fanno stare meglio. La dolcezza di questo bambino è disarmante. Il suo potere di guarigione magico. Sta crescendo a vista d'occhio ed è una persona vera, adesso. Lo vedi proprio, ha il suo carattere, la sua distinta personalità. È l'impronta di ciò che abbiamo creato, ma pian piano si sta facendo una persona a se stante, e finora questa persona mi piace tantissimo e ne vado orgogliosa. È sensibile ma forte, coraggioso ma umile. Sa cos'è giusto e cosa è sbagliato, è orgoglioso ma cede se lo sai prendere. È il mio bambino, la mia luce, il mio orgoglio. Ha ancora bisogno di attenzioni, ma sta crescendo e diventa sempre più indipendente. Lo sproniamo a fare da solo, a essere autonomo, ma inatnto mi godo i momenti in cui ha ancora bisogno di me, perche stanno diventando sempre piu rari. 

Thursday, May 28, 2020

Nascondino

"Mommy, do you want to play the game where I hide behind there, and you take Matilde and are the witch and need to find me?"
"Ok, ma non mi dire dove ti nascondi, se no ti trovo subito!"
"Ok"
Mi alzo, prendo Matilde in braccio, vado a contare contro il muro.
"Unooo! Dueee! Tree!"
"No mommy, don't count yet!!"
"Ok... dimmi quando sei pronto" e mi risiedo sul tappeto tra i giochi, perché Matilde contro il muro non ci vuole stare.
"I'm ready!"
Mi rialzo, Matilde strilla, la riprendo, riguardo il muro.
"Unoooo! Dueee! Tr...."
"No don't count! I'm not readyyyy"
"..."
Tappeto. Giochini.
"I'm readyyyy!"

"Un....", mentre faccio per rialzarmi.
"No I'm not readyyyyy mommy don't count!!!!"


Alla fine riesco a contare fino a 10, ma urla che non è pronto, conto fino a venti, e quando arrivo a 15 urla a squarciagola che è pronto.
Faccio finta di guardare in un paio di posti prima di andare dove l'avevo lasciato quando ha proposto il gioco.

"Let's play again, but mommy you be the witch!" (in cui io devo fare una risata da strega e poi trovarlo a naso e fingere di mangiarmelo per cena).

Tutto si ripete come sopra, forse con un paio di false partenze in più. Alla fine, arriva la proposta allettante:
"Mommy, let's play a different game! Let's play hide and seek!"
"Ma è quello a cui abbiamo appena giocato!"

"Oh ok, then let's play hide and seek, but you don't do the witch"
"Ma è sempre la stessa cosa! Ok.. però mi nascondo io... E Matilde la lascio a papà".

"Ok"
"Conta!"
"Unoooo!! Duiiii! Treee!..."

Corro e silenziosissimamente apro la porta che dà in garage. Zitta zitta la richiudo e me ne sto lí, al buio. Mi godo la quiete fino al 20. Poi sento urlare "Mommyyyy where are youuuu" ma è una vocina lontana, attutita, non mi disturba. Guardo il telefono, guardo le notifche Facebook, guardo le foto dei bimbi dei miei amici, vedo quale workout fare stasera, guardo le foto che ho fatto oggi e le seleziono.

So che non durerà molto, che non mi troverà mai, e che dovrò uscire prima che chieda aiuto a suo padre e che io venga scoperta. Non voglio che conosca il mio posto segreto. Quindi quatta quatta rientro, e cerco di infilarmi da qualche parte senza farmi beccare.

"Mommy, I found youuu!!!" mi dice quando mi trova dietro la porta. Guardo sognante l'accesso al garage e mi prometto che la prossima volta lo faccio davvero, non mi limito a pensarci. Per 1 minuto di pace vale la pena sentirsi un po' in colpa e una madre scadente.

Update: Ho appena riletto questo post, e no, non rende giustizia. Non rende giustizia perche non sono menzionati i precedenti 352 "Mommy" seguiti da "can I have a snack?" o "Can I have some water?" o "I need to go pee pee" o "Can you helpt me put my clothes on?" o "Can you help me pick my toys?" "Can you play with me?" "Can you watch TV with me?" durante le mie ore di lavoro da casa con bambini.

Wednesday, May 6, 2020

Dichiarazione d'amore

Ora della nanna, in camera di Tristan.
"Mommy, every time we are in my bed and I go to sleep, and when I close my eyes, you go away from my bed. Why?"
"Perché resto con te finché ti addormenti, poi vado a dormire nel mio letto"
"So you wait to go until I close my eyes?"
"Yes"
"Then I'll never close my eyes again".

Amore di mamma.
(li ha chiusi dopo 7 minuti)

Tuesday, May 5, 2020

Torta mandorle e limone (senza farina - gluten free)

Avevo della farina di mandorle e la mente urlava "caprese al limone!!!" ma visto che volevo qualcosa di semplice e più leggero ho optato per questa che ho trovato su sugarsaltmagic.com.

È semplicissima e veloce e ha accontentato persino Tristan (che ha visto la glassa ed è impazzito).



Per la torta:

140g zucchero
113g burro morbido
4 uova grandi
1 tsp estratto vaniglia
2 Tbsp buccia di limone grattugiata
1 Tbsp succo di limone
250g farina di mandorle
1 tsp lievito
¼ tsp sale

Per la glassa:

160g zucchero a velo
6-8 tsp succo di limone

Scaldate il forno a 180 gradi e preparate una teglia da 20cm (io ungo fondo e bordi e metto carta forno solo sul fondo).

Mischiate farina di mandorle, sale e lievito in una ciotola, mettete da parte.

Montate gli albumi a neve, e mettete da parte.

Lavorate a crema burro e zucchero fino ad avere un composto bello morbido senza cristalli di zucchero, poi aggiungete i tuorli, la vaniglia, il succo e la buccia di limone, e sbattete bene. 

Aggiungete la farina in due riprese, mescolando delicatamente.

Infine, aggiungete un terzo degli albumi montati, amalgamate piano senza smontarli, poi aggiungetene un altro terzo e infine il restante, mescolando con una spatola solo quanto basta per avere un composto omogeneo. Non mescolate troppo.

Cuocete per circa 40-45 minuti - vale prova stuzzicadenti, un paio di briciole vanno bene.
Lasciate raffreddare mezz'ora prima di sformare, poi lasciate raffreddare completamente. Occhio che i bordi si sgretolano se è tiepida.


Al momento di servirla, mescolate con una frusta lo zucchero a velo con metà del succo di limone, poi aggiungetene un cucchiaino alla volta fino ad ottenere la consistenza desiderata. La volete bella spessa, perché coli quanto basta e non si accumuli al fondo (a me è successo ma ero pigra e la glassa l'ho messa quando la torta era gia sul piatto, anziché usare una grata e poi spostare la torta).

Decorate con altra scorza grattugiata se volete.

Si mantiene morbida per qualche giorno. È deliziosa. Se volete potete usare dello yogurt per la glassa, ma io non ho provato.


Friday, May 1, 2020

Monologo in Quarantena

Dicevano che c'è l'età dei perché. "Perché il cielo è azzurro? Perché devo lavarmi le mani?" Perché non posso fare pipì nel lavandino? Perché non posso dire a quella signora che è grassa? Perché se faccio cosi fa rumore? Perché io ho il pirillo? Perché non bisogna mettersi le mani nel sedere? Perché...? perché...? perché...?".

Nell nostra famiglia, questa fase non c'è stata. Forse dovrei aggiungere un 'ancora', perché non si sa mai. Noi abbiamo, al posto dei perché, un flusso di coscienza, di affermazioni e di domande da undicimila parole al minuto, e nessuna delle domande ottiene mai risposta perché l'affermazione o domanda successiva arriva subito dopo, senza lasciare il tempo sufficiente per una risposta.
Questa è una trascrizione parziale da una registrazione di oggi, fatta mentre lui camminava per la casa parlando senza sosta, sempre sulle punte dei piedi e guardando in basso. Io sono menzionata spesso, ma l'impressione è che fossi assolutamente non necessaria a questa convers... voglio dire, monologo.

"Mommy! for the next happy halloween, I want to be Dark Vader"
"Va be.." 
"But I can't be Dark Vader, because I don't have Dark Vader sword"
"C'è ancora tanto tempo prima di Halloween, magari allora avrai la sp.."
"I want a Dark Vader mask.... Mommy, no I mean I don't want a Dark Vader mask, mommy"
"Perché no? Sarebbe fighissimo! Così nessuno ti riconosce e puoi andare e parlare come Darth Vad..."
"No! Dark Vader doesn't speak like that! He speaks like 'hhhccggsgss....scchhhhhh....' mommy, he speak like that, yeah. But I can't be Dark Vader because I don't have his sword, I need to have the sword"
"Ti stavo dicendo, che magari per Halloween la spada ce l'avrai. Pima di Halloween c'è il tuo comp..."
"Mommy, for next happy halloween I want to be a skeleton!"
"Ma come, eri uno scheletro l'anno scorso, è bello cambiare!"
"No mommy, I want to be Superman!
"Di nuovo?!?? Ma..."
"Mommy! I want Sammy to be a superhero, and I'm the bad guy, yeah. Mommy, I'm going to ask Sammy to be the superhero and I'm the bad guy. But Mommy Sammy doesn't want to be the superhero"
"Ognuno..."
"Mommy! I want to be a skeleton!"
"No, basta scheletri! Darth Vader è perfetto!"
"No, I want to be a skeleton with my skeleton mask, look at my mask mommy!"
"Quella è una maschera da mucca"
"Ah... "
"Dai, guarda cha Darth Vader è bellissimo, ti metti la maschera, il mantello nero, ti prendiamo la spada....! Non ti riconosce nessuno!"
"Yeah... that would be cool. Mommy, but I want to fight for real"
"Ma chi vuoi combattere?"
"Mommy, I want to fight for real. I'm super strong! And you know what Dark Vader do? He takes people on the neck and lift them up and then he throws them! Yeah... I have to do that"
"Non devi..."
"Mommy, I don't want to fight for real"
"Meglio..."
"Mommy, I have to go poo poo"
"Devi... Ok vai"
"No, I don't need to go poo poo".

Nel frattempo la piccola di nove mesi sta facendo merenda con un banana bread e ha fatto sua la missione di spargere briciole di banana bread in qualsiasi pertugio della sua tutina e della cucina, non lo mangia, lo scompone con le ditina, poi s'incazza perché da sbriciolato non riesce a prenderlo.

"Mommy I do need to go poo poo"
"E vai"

...

"Mommy, I'm doooooone!"
"Ok arriv..."
"Mommyyyyy I'm doooone!"
"Arrivo, un attimo! Eccomi"
"I'm not done"
"..." (tutte.le.volte.)
"Ok chiamami quando hai finito davvero"
"Ok I'm done I mean I'm not done"
"Grrrr.."
"Mommy close the door all the way and put the air on"
"Ok, chiama solo quando hai finito"
"Ok"

3, 2, 1...

"Mommyyyy I'm doooone!! Come clean my butt!!!!"

And that is THE LIFE!