Wednesday, April 30, 2014

Pesce alla salsa di cocco

Questa è una ricetta replicata parecchio in casa nostra, da quando la prima volta l'ho tentata pur mancandomi metà degli ingredienti. L'ho rifatta con tutti gli ingredienti ma di gusto non ci guadagnava poi molto, quindi l'ho mantenuta semplice, così come era uscita la prima volta. 
È piaciuta a tutti: al Mister che ha un palato facile, soprattutto per piatti di pesce, o dal sapore tropicale e un po' piccanti; a mia mamma, che è stata ospite qui e l'ha gradito molto e mi ha persino chiesto la ricetta; a mia sorella, che manco sa fare il caffè, e ha voluto vedere che lo preparavo appostandosi come un avvoltoio in cucina, osservando ogni passo -facendomi innervosire non poco. Non so voi, ma io non riesco a essere osservata mentre cucino o decoro le torte. Mi manda proprio in tilt.

Il pesce più indicato è il red snapper, che credo sia una specie di dentice, ma noi usiamo sempre lo Swaii, che dovrebbe corrispondere al pangasio. 

Potete aggiungere un gambo di sedano al soffritto iniziare, ma in quel caso consiglierei di passare la salsa così che diventi liscia e densa.



Ingredienti (per 2-4 persone):

4 filetti di pesce bianco (swai (=pangasio) o red snapper)
2 cucchiai olio evo
1 lime
1-3 spicchi d'aglio
¼ cipolla
2-3 cucchiai concentrato di pomodoro
2 lattine di latte di cocco (800ml totali) (una marca che sia abbastanza cremoso, non troppo liquido)
1 pezzetto di dado di pollo
qualche pomodorino
peperoncino

riso jasmine
coriandolo

sale e pepe

Spruzzate i filetti col succo di lime e mettete da parte.
Scaldate l'olio in una padella grande abbastanza da contenere i filetti, aggiungete aglio e cipolla tritata e cuocete 10 minuti. Aggiungete il concentrato di pomodoro e cuocete altri 2 minuti. Aggiungete il latte di cocco, il dado sbriciolato, portate a bollore e fate sobbollire per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Se appare troppo chiaro e volete un colore più acceso, aggiungete 1 o 2 cucchiai di concentrato di pomodoro. Aggiungete la punta di un peperoncino fresco. Aggiungete i pomodorini tagliati a rondelle e i filetti di pesce, spingendoli sotto la salsa con delicatezza. Cuocete a fuoco lento per 5 minuti o finché il pesce è cotto.
Trasferite i filetti su un vassoio e tenete al caldo. Assaggiate la salsa e regolate di sale e pepe, poi addensatela sciogliendo 1 cucchiaino di amido di mais in un pochino di acqua fredda, e aggiungetela alla salsa. Mescolate fino a ottenere la densità desiderata.
Servite il pesce con del riso jasmine e aggiungete una bella cucchiaiata di salsa. Decorate con coriandolo fresco e se volete un'altra spruzzata di lime.

Con queste quantità avrete salsa sufficiente per il giorno dopo, e potete usarla per altro pesce, pollo, riso o quel che più vi va. È ottima!



FISH IN COCONUT SAUCE

This recipe is one of the most popular and served at our house. It's easy and fast to prepare, it turns out tasty with very few ingredients that are always in our cupboard, and everybody loved it so far. The Mister, who is quite easy to please, my mother, who has never any occasion to eat something different from italian food, and even my sister, who is so difficult to please, specially with fish and spiciness.


Notes:

- Try to find a brand of coconut milk which is quite thick, otherwise you'll have to thicken it later
- You can add a celery stack to your onion and garlic. But in this case I like to blend the sauce before serving so it comes out nice, thick and smooth.


Ingredients (for 2-4 people):

4 fillets red snapper or Swai (we always have Swai at home so we've used this so far)
2 Tbsp olive oil
1 lime
1-3 garlic cloves
¼ onion
2-3 Tbsp tomato paste
2 cans (800 ml totally) Goya coconut milk (that's where I got this recipe and adapted it).
¼ chicken bouillon cube
a few grape tomatoes
chili peppers
salt
black pepper

jasmine rice
fresh cilantro


Grate the zest of the lime and put aside. Sprinkle the fish fillet with the lime juice and set aside.
Heat the oil in a pan big enough for the fillets, add the smashed garlic and the finely chopped onion and let cook for 10 minutes. Add the tomato paste and cook for 2 minutes, stirring.
Add the coconut milk, the chicken cube, bring to a boil and let simmers for 10 minutes. You can add some tomato paste if you want a brighter color. Add some chili pepper as you please, and the tomatoes, sliced.
At this point, if the sauce is very liquid, you might wanna thicken it a bit. Mix 1 Tbsp cornstarch with a little cold water, then pour it int the boiling sauce and stir, cooking for 1 minute.

Place gently the fillets, skin side down, so that they are completely covered by the sauce. Cook for about 5 minutes or until the fish is flaky and cooked throughly.


When the fish is cooked, move the fillets on a serving tray and keep warm. Season the sauce and add the lime zest. If the sauce is still too running, repeat the thicken action as described above. When it's as thick as you like, serve on top of the fillets and the jasmine rice. Garnish with fresh cilantro.



Sunday, April 27, 2014

Tropical Carrot Cake

Il mio compleanno quest'anno è capitato a Pasqua, quindi di domenica. Sperando per una volta di poter avere il weekend off, sono stata subito messa a cuccia dovendo lavorare. Non solo, di solito la domenica faccio il turno dalle 3 a chiusura, ma come regalo di compleanno il mio caro capo ha deciso di chiudere alle 4 di pomeriggio anziché alle 23.30, e di cambiarmi di turno mettendomi al mattino, per farmi lavorare. Con la scusa che sono 'una brava', e a Pasqua, Natale e Capodanno servono quelle brave. Peccato che di pagarmi più delle altre, neanche a parlarne.
Insomma, non si stava rivelando un compleanno molto piacevole. Per renderlo ancora più merdoso, il fatto che il Mister avesse deciso di raggiungere dei cugini a Tampa, sulla costa occidentale, visto che tanto io dovevo lavorare; il fatto che una mia collega molto egoista avesse manipolato la scheda dei turni andando a piangere dal capo per scegliersi i giorni off che voleva lei, cambiando totalmente i miei turni senza manco chiedere se la cosa mi andasse bene; e il fatto che il pasticcere matto fosse in uno dei suoi momenti di crisi in cui sceglie una ragazza e la insulta in continuazione facendole gestacci di nascosto, e il capo che ti chiede di far finta di niente perché se si arrabbia e se ne va come facciamo che è Pasqua ed è busy??? E io, che sono buona, penso sempre a far contenti anche quelli che non sello meritano, e in cambio non ricevo proprio niente.

Domenica è stata una di quelle giornate da buttare nel dimenticatoio e lasciarle per sempre li. Alla fine il Mister non è partito, ma io mi son portata tutto lo stress a casa e ho passato un weekend proprio brutto brutto. 
Basta, non ne voglio più parlare. Volevo che fosse un compleanno splendido, visto che pensavo sarebbe stato l'ultimo che avrei festeggiato, e invece è stato il peggiore di tutti. Mi toccherà festeggiare quello prossimo, che proprio non voglio che arrivi.

Unica consolazione di questo 29esimo da dimenticare, la torta che ho preparato sabato e che ci siamo sbafati domenica sera prima di piombare addormentati alle 9 di sera dopo la mia giornata estenuante.


Ho scelto una carrot cake perché è una delle mie torte americane preferite, soprattutto in versione cheesecake, e poi perché era Pasqua, io collego pasqua ai conigli, e i conigli alle carote... no?

Unica pecca è stato il frosting che non era abbastanza 'duro' per una decorazione più compatta, e la giornata era calda e umida quindi non c'era nulla da fare. La carotine decorative stanno in piedi per miracolo e le decorazioni sono più pasticci che decori veri, ma la torta era alta, buona e con un potere altamente confortante. Il Professore ha detto che forse è la migliore che ho fatto che lui abbia assaggiato, io non saprei dire se sia stata la migliore ma era decisamente ottima e ha fatto si che la mia giornataccia terminasse molto meglio di quanto fosse cominciata. 

La ricetta viene da un libro fighissimo comprato al Mango Festival di Miami l'estate scorsa.

Note:

- le quantità sono strambe perché ho pesato le cups e i Tablespoons (misure americane)

Ingredienti (torta da 23cm):

per la torta:

337 g farina
8 g lievito
8 g bicarbonato di sodio
6 g sale
5 g cannella
4 uova
400-430 g zucchero (dovevano essere 430 ma mi sembrava tantissimo così io ho ridotto)
326 g olio vegetale
225 g carote grattugiate
200 g ananas tritato, ben scolato

per il frosting*:

340 g formaggio cremoso tipo philadelphia 
74 g burro (la ricetta ne prevedeva 170g)
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
450-680 g zucchero a velo
43 g farina di cocco
115 g noci (io ci avrei visto meglio le noci pecan, essendo una carrot cake tropicale, ma ha vinto il prezzo più basso di quelle classiche, oltre al fatto che ho deciso di seguire la ricetta come sul libro)

*a me il frosting sembrava troppo poco per la torta cosi ne ho preparato dell'altro con queste dosi e l'ho aggiunto al primo:

57 g burro
227 g formaggio cremoso tipo Philadelphia
230 g zucchero a velo
4 g estratto di vaniglia
buccia d'arancia grattugiata

Per prima cosa, imburrate 3 tortiere da 23 cm e ponete un cerchio di carta forno sul fondo, e imburrate e infarinate pure quello. Scaldate il forno a 162°C. 
Mischiate farina, sale, lievito, bicarbonato e cannella in una ciotola. Sbattete leggermente le uova in un'altra ciotola, aggiungeteci l'olio e lo zucchero. Aggiungete gli ingredienti secchi e sbattete per un paio di minuti. Aggiungete le carote e l'ananas, mischiate bene e dividete il composto equamente tra le tre teglie (a me son venuti circa 563 grammi di composto per teglia). Cuocete per circa 50 minuti o fino a prova stecchino (a me ne son bastati 35 e poi le ho lasciate in forno spento per altri 5). Lasciate intiepidire 15 minuti poi capovolgete le torte su una griglia, pelate la carta forno dal forno e lasciatele raffreddare completamente. 


Preparate il frosting sbattendo il formaggio col burro e la vaniglia fino a ottenre una crema. Aggiungeteci lo zucchero SETACCIATO (!!!) a poco a poco fino a ottenere una consistenza tale da poterlo spalmare ma anche farci dei decori con la tasca da pasticceria. 
A questo punto ho diviso il composto: ne ho tenuto da parte un pochino per i decori, e al restante ho aggiunto la farina di cocco e le noci tritate grossolanamente. 


Assemblate la torta sistemando il primo strato, copritelo con frosting alle noci abbondante, posizionate la seconda torta, altro strato di frosting. Posizionate l'ultima torta, e ultimo strato di frosting. Io ho lasciato i lati scoperti perché mi piaceva vedere tutti gli strati. Ho colorato 2 cucchiai del frosting senza noci di arancione per la carote, e un altro cucchiaio di verde per i gambi. Col restante frosting ho fatto dei cumuli con la punta a stella (cumuli cadenti per via del frosting troppo morbido, anche dopo averlo lasciato in frigo tutta la notte).

Ho fatto infine delle carotine per ogni cumulo e, siccome il centro mi sembrava un po' vuoto e avevo cocco e noci avanzate, ho tirato il tutto e riempito il centro, terminando con qualche ricciolino di scorza d'arancia.





TROPICAL CARROT CAKE

American style carrot cake is probably my favourite. Specially in the cheesecake version that you can find at the Cheesecake Factory which is just mouth-watering.

I chose to make it for my birthday, to cheer me up after the worst birthday ever. The story is too long to tell, specially without explaining too many things so I'll just skip it and jump right to this wonderful cake. I was very happy with the result expect for the frosting which wasn't thick enough to pipe it with the piping bag and it looks a little runny but it was just for us and i was tired that day. The cake was awesome and that's all it mattered. We really loved it and it helped making my day a little less shitty.



Ingredients (for a 9" cake):

2 cups AP flour
2 tsp baking powder
1 ½ tsp baking soda
1 tsp salt
2 tsp cinnamon
4 eggs
2 cups sugar
1 ½ cups vegetable oil
2 cups carrots, grated
1 (6 or 7 ounces) can crushed pineapple, well drained

for the frosting:*

12 ounces cream cheese
¾ cup (1 1 /2 sticks) butter, softened (I used only 74 grams=0,163 lb)
2 tsp vanilla extract
1 to 1 ½  lb powdered sugar, SIFTED!
½ cup shredded coconut (grind this otherwise you'll feel it in your mouth like some peel and it's not nice)
1 cup walnuts, chopped (you can also used pecans, like I wanted to do being a tropical carrot cake, but hey - walnuts are cheaper)

*I made more frosting because this seemed not to be enough for my cake and I used these quantities:

¼ cup unsalted butter
8 ounces cream cheese
2 cups powdered sugar
1 tsp vanilla extract
some orange zest, grated


First of all, prepares 3 9"pan by buttering bottoms and sides and then placing a round of parchment paper on the bottom. Grease that too.
Pre-heat the oven to 325°F.
In a bowl, mix flour, salt, baking powder, baking soda and cinnamon.
In another bowl (I used the Kitchen Aid) beat the eggs, ass the sugar and the oil and mix it all up. Add the dry ingredients mixture and beat for 2 minutes. Add the carrots and the pineapple, mix.
Divide the batter among the three pans (for me it was about 1,24 pounds per pan), and bake for 50 minutes or until a toothpick inserted in the center of the cakes comes out clean. Mine took less, 35 minutes plus 5 in the oven, turned off.
Let them cool 15 minutes on a wire rack, then flip them and lift the pans. Pell gently the parchment paper from the bottoms and let them cool completely.

Prepare the frosting beating the cream cheese with the butter and vanilla. Add the powdered sugar until you get a spreading consistency. It must be quite thick so you'll be able to realise some nice decorations with the piping bag (mine was too running).
At this point, put aside some frosting as it is: color 1 Tbsp green for the leaves and 2 Tbsp orange for the carrots, and leave some white for the decorations. Add the coconut and the walnuts to the rest.

Place 1 cake on a plate, add some frosting and place the second cake on top. Add the frosting and finish with the third cake. Cover that with some frosting too. You can choose how to decorate your cake: I decided to leave the sides open because I liked to see all those layers but it's up to you.

With the smooth frosting and the star tip, pipe some decoration all around the top. Then use the orange and the green to pipe some little carrots on top of them. At this point, I had some leftovers of coconut flakes and walnuts so I just mix them all and fill the hole in the center. I finished it up with some orange peel on top.

Store in the fridge and enjoy!!!


Monday, March 24, 2014

Caprese Tart

Ho un nuovo giocattolo in cucina: il Food Processor 14 cups della Cuisinart. Non mi era indispensabile, ma lo volevo ed ero sicura che, una volta nella mia cucina, l'avrei utilizzato a dovere. E così, dopo varie ricerche su quale modello fosse il migliore, mi sono decisa. E da quando è arrivato l'ho già utilizzato per hummus, guacamole, una lemon tart e questa quiche. E ieri sera anche il Prof. Bear si è fatto conquistare dopo averlo visto all'opera a grattugiare le sue sweet potatoes in 2 secondi netti per i suoi hashbrown, dopo averci impiegato oltre mezz'ora a grattugiarle a mano.

Ricetta vista qui, dopo averla assaggiata al Paris In Town Cafe in West Palm Beach.

Saturday, March 22, 2014

Capesante gratinate

Se c'è una cosa che mi manca della Cina, è il cibo. Non quello che servono ai ristoranti cinesi in Italia, né tantomeno in America (che è ancor peggio), ma quello autentico, semplice, home-style che si trovava nella mia cara Qingdao. Qingdao, essendo sul mare, è famosa per le sue 'ga la', che in dialetto qingdaiese indica le vongole, enormi e ciccione servite in piatti enormi, semplicemente saltate con olio, peperoncino, zenzero, salsa di soia e erba cipollina. Le care '辣炒蛤蜊la chao ga la', quanto mi mancano!! Se copiate la scritta in cinese su google le potete vedere in foto, non vi fanno gola???? Quelle, le 土豆丝 (tu duo si), il 宫保鸡丁(gongbaojiding), il 糖醋里脊(tangculiji), 饺子(jiaozi) e tanto altro!
Ma sto divagando, se mi metto a diventare nostalgica non finisco più.
Il motivo di questo post è un'altra ricetta, e il collegamento con la Cina è il fatto che la prima volta che l'ho assaggiata mi trovavo proprio là, in un ristorante italiano. Si tratta delle capesante. Mai in Italia le ho viste, e ricordo che quando mi si è parato davanti il vassoio con set cose enormi ho pensato che sarebbe stata la morte felice di mio papà, che ai frutti di mare non resiste.
Ed erano di un buono che non si può descrivere. 

La ricetta per le capesante gratinate la potete trovare qua, ed è veramente semplice.  Ovviamente, vi auguro di trovare delle capesante belle ciccione e gustose come la prima volta che le ho mangiate io, e mangerete solo quelle, dimenticandovi dei primi e secondi!)

Ingredienti:

8 capesante
1 spicchio d'aglio
80 g di pangrattato
sale
brodo di pesce q.b.
125 ml olio evo
60 g parmigiano
prezzemolo fresco q.b.
pepe

 In una ciotola unite pangrattato, 2 manciate di prezzemolo tritato, l'aglio tritato, sale e pepe e 2 cucchiai di olio. Aggiungete quanto brodo serve per ottenere un composto omogeneo dalla consistenza cremosa.
Pulite le capesante dentro e fuori, asciugatele bene e disponetele su una teglia. Farcitele col ripieno preparato e terminate con un filo d'olio.
Cuocete in forno caldo 200°C per circa 15 minuti (dovranno risultare belle gratinate in superficie). Servitele calde ma occhio a non bruciarvi come fa sempre la sottoscritta (golosa....).

Note: 

-Volendo, potete aggiungere qualche goccia di cognac alla farcia, per un sapore leggermente diverso e un po' più ricercato.

Thursday, March 20, 2014

Short Stack Cookies

Ho preso questa ricetta da un libro della serie 'Hannah Swensen Mystery', perché ci sono tante ricette interessanti ed ero curiosa di provarne una e vedere se era effettivamente valida.
La quantità di burro è astronomica anche riducendo la ricetta a metà, ma questa mi aveva particolarmente catturata perché la descrizione dice che "hanno lo stesso sapore dei pancakes imburrati e ricoperti con sciroppo d'acero", e io lo sciroppo d'acero lo berrei dalla bottiglia perciò... difficile resistere. Io mi sono dimenticata di fare la cosa più importante, ovvero impilarli uno sull'altro  proprio come coi pancakes... Me li sono magnati così, uno dopo l'altro.
I biscotti sono effettivamente buonissimi, a me piacerebbero un po' più panciuti, e la prossima volta proverò a usare il burro morbido anziché fuso. Ma se fossero panciuti bisognerebbe cambiarne il nome...
Restano morbidissimi per i 2 giorni seguenti, anche se molto sottili, e se annusate il contenitore dove li avete conservati il profumo è... inebriante!!


Note: 

-Mea culpa, non ho pesato gli ingredienti man mano che li inserivo per dare gli ingredienti in grammi. Stavolta me ne son proprio dimenticata.


Ingredienti per 30 cookies:


168 g burro
1 cup di zucchero
1 uovo grande, sbattuto con una forchetta
¼ sciroppo d'acero
2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
½ cucchiaino di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cups di farina

zucchero per rotolarci i cookies

Sciogliete il burro e aggiungeteci lo zucchero. Lasciate raffreddare e poi unite l'uovo leggermente sbattuto. Aggiungete lo sciroppo d'acero, il bicarbonato, il sale e la vaniglia. Mischiate tutto e per ultima aggiungete la farina. Mischiate bene e mettete in frigo per almeno 1 ora.
Scaldate il forno a 180°C e preparatevi le teglie foderandole di carta forno (i biscotti si allargano quindi dovete metterne massimo 12 per una teglia di dimensioni standard).


Prendete l'impasto, fate delle palline grosse come un gheriglio di noce, rotolatele nello zucchero e sistematele sulla teglia. Schiacciatele leggermente con una spatola (che le schiacciate o no, non cambia il risultato finale: diventano belle gonfie e larghe in forno, ma appena le tirate fuori si appiattiscono come dischi volanti. Quindi l'unica differenza è che se le schiacciate non rotolano da tutte le parti mentre mettete la teglia in forno).


Cuocete al centro del forno per 10-12 minuti o fino a doratura. Fate raffreddare spostando i cookies dalla teglia e una griglia dopo 1 minuto.




SHORT STACK COOKIES

I got this recipe from one book of the series "Hannah Swensen Mystery" by Joanne Fluke. The books are nothing special, but they are easy for me to read on the beach when I just need to relax. And they have tons of recipes, for cookies and other stuff, which is the main reason I keep borrowing them from the library.
I've been wanting to test one of the recipes and when I read this one I was sold. Here's what they write about these cookies: " .... says these taste exactly like pancakes that are slathered with maple syrup and butter". How could I resist to such a description???

The cookies are actually really good, very buttery. They are crunchy on the edges but are very soft in the middle, even after 2 days, and even if they are so thin. I like cookies a little 'fatter', so next time i'll try not to melt the butter and see what happens. In that case, though, I'll have to find a new name for them. And, by the way... I totally forgot to stack the cookies for a nice shot! Too bad. Gotta make them again! ;)


Ingredients: (for 30 pieces - I cut the recipe in half)

1,5 stick butter
1 cup of sugar
1 large egg, beaten with a fork
¼ cup maple syrup*
2 tsp baking soda
½ tsp salt
½ tsp vanilla
2 cups flour
¼ cup white sugar for coating

* to measure maple syrup, first spray the inside of the cup with Pam so that the syrup won't stick to the sides of the cup.

Melt the butter and mix in the sugar. Let it cool and add the beaten egg. Add maple syrup, soda, salt and vanilla. Mix it all up. Then add the flour and mix throughly. Chill for at least 1 hour (overnight is fine too).
Roll the dough into walnut-sized balls and roll the balls in white sugar, then place them on greased baking sheets (12 to a standard size sheet - they spread a lot while baking).
Put oven rack in the middle position. Bake at 350°F for 10 to 12 minutes or until nicely browned. Cool on the cooking sheet for no more than 1 minute, then move them to a rack to finish cooling.



Tuesday, March 18, 2014

Pan Focaccia ripieno

Non sono moltissime le ricette che trovo online e faccio più volte, perché mi piace provare sempre qualcosa di nuovo. Ma, ovviamente, capitano le eccezioni. È il caso di questo panfocaccia, visto qui e già fatto due volte, entrambe con enorme successo.


È perfetto per un picnic o un buffet, per il baracchino da portarsi al lavoro, per pranzo e, se cotto in una teglia rettangolare e tagliato a quadratini, anche per un aperitivo.

Thursday, February 20, 2014

Ti Sposo

Siamo accampati in soggiorno perché sua mamma è ospite da noi questa settimana, e ieri sera mi ha chiesto se volevo andare a correre stamattina alle 7. Non ero molto convinta perché ci aspettava una lunga giornata, tra Everglades e Miami Beach, ma mi sono preparata la roba just in case.

Stamattina alle 7 ci siamo svegliati e, armata di buona volontà, mi sono infilata pantaloncini e maglietta, e siamo usciti. Era un'altra bellissima giornata di sole, qualche nuvoletta qua e là. Abbiamo iniziato a correre nel nostro neighbourhood preferito, dove ci piace guardare le case e scegliere i particolari che ci piacciono di ognuna. Sulla via del ritorno lui ha lamentato dolore alle ginocchia e ha deciso che ci dovevamo fermare, e così ci siamo fermati su una panchina all'inizio della spiaggia. Lui ha sbucciato un'arancia e ce la siamo divisa. Finito il mio pezzo, me ne ha offerto un altro.

-"Would you like another piece of orange?"

-"No, thank you"

-"Would you like to marry me?"

...

Ci siamo incamminati sulla spiaggia e un gruppo di gabbiani si è fermato su di noi, c'era vento e loro se ne stavano semplicemente lí, a mezz'aria, senza muoversi. Eravamo circondati da loro che planavano sopra di noi e facevano il loro verso e ci è sembrata come una benedizione. Alle nostre orecchie è suonato come un "Hurrà!!!" e abbiamo avuto la certezza che fosse un buon segno.

***

A te, che mi hai incantata prima a parole, e poi coi tuoi occhi color topazio e il tuo sorriso accattivante,

A te, che sai suonare il sassofono, 

A te, che sai ascoltare le cose importanti,

A te, che sai sorprendermi anche quando sembra impossibile,

A te, che ami viaggiare e sei stato dappertutto,

A te, che dimostri coi fatti quello che a parole dici raramente,

A te, che sarai un ottimo padre anche se hai perso il tuo così presto,

A te, che adori le tue nipotine,

A te, che sei creativo, originale, propositivo,

A te, che mi insegni ogni giorno qualcosa di nuovo,

A te, che parli tante lingue e ancora vuoi imparare l'italiano per parlare con i miei,

A te, che mi dici che sono molto più intelligente e più bella di quanto io pensi,

A te, che mi accetti per quella che sono, ma mi rendi ogni giorno una persona migliore, 

A te, che tanti scambiano per mio fratello perché abbiamo gli stessi colori e stiamo bene insieme, 

A te, che ci metti tempo a realizzare le cose, ma quando lo fai vai fino in fondo,

A te, che mi fai tanta compagnia, in palestra, in spiaggia, e ogni volta che siamo insieme,

A te, che stacchi tutte le etichette dei detersivi, creme corpo, protezione solare, e io non so più che cosa sto usando,

A te, che sei alto 1.92 e pesi 88 Kg, e quando saliamo su un aereo mi prendi la mano e hai paura,

A te, che hai le mani da pianista,

A te, che mi ringrazi a ogni pasto che cucino,

A te, che sei buono, onesto, sincero, e sai ammettere quando sbagli,

A te, che ascolti tutta la musica e collezioni i film,

A te, che hai tante storie sulla tua infanzia e mi fanno pensare a una famiglia felice,

A te, il cui elenco di qualità potrebbe andare avanti all'infinito,

A te, che mi hai dato due anelli, perché sapevi che mi piacevano entrambi, e mi hai sorpresa due volte.

A te, che oggi mi hai chiesto di sposarti.




Sí, ti sposo. :)