Monday, February 2, 2009

Cena a tre - parte prima: ANTIPASTI - Pizzette e tartine tonno e formaggio

Fra meno di un mese partirò, prenderò un aereo che mi porterà lontano per sei mesi, volerò dodici ore allontanandomi dalle persone più care, verso un nuovo mondo, nuove persone, nuove abitudini ed esperienze che spero mi arricchiranno e mi daranno una marcia in più per affrontare la mia vita futura. E' bello che così tante persone mi chiedano di dedicare loro una serata, desiderino offrirmi una cena, siano dispiaciute per la mia partenza. La mia amica, che verrà con me, ieri mi ha chiesto se ho mai dei dubbi a proposito di questo viaggio, se mi capita di pensare che avrei preferito partire non in questo ma in un altro momento. E' una domanda che in effetti anche io mi sono posta. Se penso al periodo cominciato a settembre 2007, durato mesi e i cui effetti sono stati percepibili ancora fino a fine agosto 2008, in cui avrei solo voluto partire, senza che m'importasse nulla del dove né del quando né per quanto, in cui avrei voluto sparire e andare lontano, per evitare di vedere soffrire per causa mia la persona più importante della mia vita, per assecondare i suoi desideri, per fargli un ultimo favore. Ma ho dovuto restar qui, a scontare la mia punizione fino in fondo. A ottobre, quando ho ripreso in mano la mia vita, e ho deciso di renderla migliore, è finalmente cominciato un periodo splendido, ricco, emozionante, il più intenso fino ad ora, in cui ho riscoperto persone fantastiche, ho riallacciato i rapporti con altri, ho scoperto cosa voglia dire davvero soffrire per amore. Potessi, tornerei indietro per riviverlo altre mille e mille volte ancora. A novembre, mi è capitato di pensare "Ma che sfiga, proprio adesso che va tutto così bene bisogna partire??? Non poteva capitare un anno fa???", senza comunque mai smettere di anelare questo viaggio, a cui ormai mi preparo da anni.
Ma adesso sì, sono impaziente di partire. La discussione della tesi (sarà il 17!!!) per me è quasi solo una formalità, l'unica cosa che si frappone tra me e la partenza. Ho bisogno di andare via per imparare la rassegnazione, per diventare forte davvero, per credere di più in me stessa e per dimostrarmi che ce la posso fare. Ne ho bisogno per capire chi a me ci tiene davvero, e che cosa mi auguro di trovare nella mia vita, e che cosa sono disposta a fare per cercarlo. Non posso sapere come andrà, per esperienza di altri posso dire che i viaggi, anche se iniziano male, alla fine si rivelano sempre come esperienze meravigliose, e al momento di tornare non si ha nessuna voglia di partire. Spero che sarà così anche per me, in ogni caso so che sarà importante, la prima cosa veramente grande che faccio nella mia vita da adulta. Mi auguro un grosso in bocca al lupo, a me e ad Alessia, perché possiamo ricavare il meglio da questa esperienza.

Ho divagato, chiedo scusa. Il motivo per cui ho fatto questa lunga premessa è per raccontare della serata di sabato sera, una delle serate più piacevoli che io abbia mai passato in compagnia. Tra gli impegni di quest'ultimo mese, uno al quale tenevo molto era la cena coi miei due amici, quelli che ho riscoperto da ottobre scorso, e con cui ho condiviso quotidianamente i miei pensieri e le mie emozioni di questo periodo. Loro sono due persone meravigliose, e sabato sera è stata la dimostrazione che esiste l'amicizia tra uomo e donna, e che è bellissima.

Dopo la cena, che adesso illustrerò, abbiamo giocato con la Wii tutti e tre insieme, e posso dire che mi sono fatta onore nel tennis, nel golf, a baseball e a bowiling!!
I miei amici mi hanno trattata come una vera principessa: mi son venuti a prendere con una macchina lucidissima dentro e fuori; poi quando siamo saliti dopo cena mi hanno fatta accomodare sulla poltrona nuova fighissima, quella che basta che spingi un po' la schiena e va giù e si alza il poggiapiedi... avete presente le poltrone di Chandler e Joey di Friends?? Ecco... la versione nuova!!
Poi abbiamo giocato un sacco, loro erano particolarmente allegri perché avevano bevuto un bel po' di vino rosso da soli, perché io prendendo l'antibiotico ho preferito evitare. Insomma.. abbiamo riso tantissimo e ci siamo proprio divertiti! Alla fine sono tornata a casa dopo le 04,30. Felice e soddisfatta!

Il programma era che io avrei cucinato per loro, a casa di uno dei due, visto che i genitori non ci sarebbero stati. Io non stavo benissimo, ho avuto un po' d'influenza, ma mi sono presa molto cura di me per questa cena, in modo da non doverla rimandare. Ho cominciato a cucinare da sabato mattina e ho preparato tutto quanto (avevo 6 borse!!) da portare via, in modo che fosse solo da cuocere nel forno a casa sua. Io ho bisogno delle mie cose per dare il meglio, e poi i suoi se ne sarebbero andati solo dopo le 19. Ho fatto le cose per benino, impegnandomi al massimo, e ho stampato dei piccoli menù, che ho avvolto a pergamena con dei nastrini colorati. Ecco qui il menù della nostra cenetta e la tavola pronta (era una cena informale, eh, e la tavola era già pronta quando sono arrivata, quindi non ci ho messo mano!):

Nel contenitore giallo c'erano delle mozzarelline di bufala che prepara il papà del mio amico... buonissime!





Il coperto...



Ma adesso passiamo finalmente ai piatti. Come aperitivo ho preparato delle semplici pizzette di sfoglia, che piacciono a tutti e sono ottime! Non c'è nessuna ricetta, solo pasta sfoglia pronta, condimenti a piacere, e via in forno! Era la prima volta che le facevo e sono venute buonissime!!!! Con due dischi di sfoglia ne sono uscite 39, e dopo l'aperitivo io personalmente sarei stata già a posto così!



Ho deciso di saltare il primo, perché se avessi fatto le lasagne com'era l'idea iniziale, avremmo mangiato solo quello, invece così abbiamo gustato più cosine.
Il secondo antipasto/aperitivo avrebbero dovuto essere delle tartine con una crema di Philadelphia e tonno emulsionati col minipimer, che avrebbe dovuto portare il mio amico. Lui ha portato tutto l'occorrrente per farle all'ultimo, ma poi eravamo così pieno che alla fine non le abbiamo né preparate né mangiate. Vi ho scritto lo stesso la ricetta perché è davvero buona. Ma non so le dosi, credo si faccia tranquillamente a occhio e ad assaggio, a seconda dei gusti. Ho scoperto da poco una sorta di cracker davvero buoni, leggeri e squisiti, che abbinati a questa salsina stanno benissimo! Li abbiamo sperimentati a capodanno. Hanno un nome buffo, qualcosa come "Finestrotti", e si trovano all'Auchan.









Non posso postare tutta la cena perché il post verrebbe troppo lungo, ma programmo la pubblicazione automatica per i prossimi giorni!! Mancano ancora il secondo e i dolci...! Non perdeteveli perché il dessert era qualcosa di veramente fantastico!!


Friday, January 30, 2009

Crostata ricotta e gianduia





Ho visto questa ricetta, e con una recensione così, come si fa a non provarla??? Soprattutto avendo ancora a casa da Natale una scatola di gianduiotti e un pacchettino di gianduiottini particolari,di Guido Gobino, che non so chi sia ma fa il cioccolato più buono che io conosca...

(tratta da "Dolci" - collana "La Cucina Italiana" - Idea Libri)
Ingredienti per 6-8 persone:
Per la pasta frolla:
300 g di farina
200 g di burro
100 g di zucchero a velo
1 tuorlo
1 limone non trattato (la scorza)
Un pizzico di sale

Per il ripieno:
2 uova intere
30 g di farina 00
70 g di zucchero semolato
400 g di ricotta
1 manciata di uvetta
20 gianduiotti
un pizzico di cannella

Per la frolla: nella ciotola della planetaria lavorate con il gancio a k il burro freddo a pezzetti insieme allo zucchero a velo setacciato. Unite il tuorlo e quando sarà perfettamente amalgamato unite la scorza di limone grattugiata. Incorporate la farina insieme ad un pizzico di sale e continuate a lavorare fino a quando otterrete un impasto lavorabile privo di striature di burro. Prendete la pasta, se necessario impastatela nuovamente a mano, formate la classica palla che avvolgerete nella pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero per 1 ora.

Per il ripieno: in un piccolo contenitore ammollate l’uvetta nell’acqua tiepida per 30 minuti. Nel frattempo, in una ciotola lavorate le uova insieme allo zucchero utilizzando una frusta elettrica fino a farle diventare gonfie e spumose. Incorporate la ricotta ed una punta di cannella e azionate di nuovo lo sbattitore fino a quando otterrete un composto liscio e omogeneo. Sgocciolate l’uvetta, asciugatela e passatela in un piatto infarinato (in questo modo non si depositerà tutta sul fondo della crostata). Aggiungetela al resto del ripieno mescolando con un cucchiaio di legno insieme ai gianduiotti a pezzi piusttosto grossi (io li ho tagliati in 3 parti).



Stendete due terzi della pasta frolla su di una spianatoia, se necessario aiutandovi con poca farina, e disponetela all’interno di una tortiera a cerchio apribile da 24 cm, opportunamente imburrata ed infarinata, creando la base e i bordi. Con i rebbi di una forchetta bucherellate solo la base. Versatevi all’interno il composto con la ricotta e livellatelo bene.



Stendete il terzo di pasta rimasto e tagliatelo a striscioline per comporre la classica decorazione da crostata.



Cuocete nel forno già caldo a 160-170° per circa 35 minuti.



Trascorso questo tempo sfornate il dolce, lasciatelo raffreddare sull’apposita griglia per dolci ed estraetelo delicatamente dalla tortiera. Trasferitelo su di un piatto da portata, spolverizzate con lo zucchero a velo e servite.





Dunque... ho comprato un portatile, regalo di laurea della mia mamma, così ieri è venuto qui un mio amico a installarmi tutti i programmi, e per ringraziarlo gli ho preparato questa crostata.
Come al solito la mia mania e impazienza di assaggiare i dolci ancora caldi mi ha portata a tagliarne due fette appena tiepida... Prima impressione? Sono rimasta un po' delusa... Non mi piaceva molto il limone col resto, e la ricotta era strana, non bella cremosa... Mi sono maledetta per non aver preso la Vallelata che secondo me per i dolci è migliore di quella fresca perché è come yogurt compattato e si amalgama benissimo. La frolla molto buona, molto molto burrosa ma va beh, con tutte le porcate che sto facendo quello è il meno. Poi al centro la frolla non era cotta alla perfezione perché per evitare che il burro coli durante la cottura in teglia a cerniera ho messo sotto un'altra teglia rettangolare, e quello deve aver ostacolato la cottura.. (infatti la mia è stata dentro un'ora buona). Comunque... Sono rimasta un po' così.
Ma... Sono una stupida!!! Avete presente la pastiera? Si dice che va mangiata dopo tre giorni... Io non l'ho mai fatto, perché per me avere una pastiera in casa e aspettare tre giorni è come Winnie the Pooh davanti a un vasetto di miele senza toccarlo... Però so per certo che il giorno dopo diventava divina, ed era molto più buona che appena fatta. Ripensandoci... Tutti i dolci con la ricotta vanno mangiati il giorno dopo! E' la regola!!
Così, stamattina ho fatto il bis... (anzi il tris perché già ieri sera dopo cena ho ripetuto l'assaggio... ho detto che mi aspettavo di più, non che non fosse buona.. ;P!)... Ecco la mia colazione...





Oh... meraviglia della meraviglie!!!! Era fantastica!!!! Meravigliosa, deliziosa, divinamente buona!! La ricotta si era compattata per bene, il limone non si sentiva quasi più, tranne per un livissimo sentore che ci stava da dio, i gianduiotti erano abbondanti, cremosi, meravigliosi... Ne ho presa un'altra fetta.
Adesso sì che capisco la recensione di Camomilla!!! E altroché se sono d'accordo!!! E' assolutamente da rifare!
Mamma mia che bontà!!!! :D:D:D


Wednesday, January 28, 2009

Biscotti morbidi al cocco



Lunedì pomeriggio avevo la bimba da guardare, e, visto che la mattina aveva dormito fino alle 11 (-.-), non ci ho nemmeno provato a farla addormentare il pomeriggio! Piovigginava, l'idea di stare a casa sul tappeto a giocare 4 ore non mi entusiasmava granché, così mi sono illuminata all'idea di... ma facciamo i biscotti!!!! Quando gliel'ho proposto era entusiasta, così ci siamo imbaccuccate per bene e siamo venute a casa mia... Prima abbiamo preso il mio libro d'oro dei biscotti, e abbiamo cercato una ricetta buona per cui avessi tutti gli ingredienti necessari in casa, poi ci siamo legate i capelli, munite di due bei grembiulini, e via!

Pronte a cominciare!



All'opera



BISCOTTI MORBIDI AL COCCO

125 g burro
100 g zucchero
1 uovo
125 g cocco secco
sale
150 g farina
1 cucchiaino lievito in polvere

Lavorate a crema burro e zucchero, unite poi l'uovo senza mescolare troppo. Incorporate anche gli ingredienti secchi (farina, sale e lievito) precedentemente setacciati insieme, e infine il cocco, mescolando bene. Il composto è molto molle e appiccicoso, quindi la ricetta prevedeva delle cucchiaiate di pasta a 5 cm di distanza da mettere sulle teglie imburrate o coperte di carta forno. La bimba però voleva usare le formine, e così ho cosparso un piatto di farina di cocco e le ho steso con le mani un po' di composto... Alla fine le formine sono venute, e pure bene!
In forno già caldo a 200° per 10-15 minuti.

Sentiste che profumino per la casa!!!! Alla fine i biscotti erano davvero ottimi, per chi ama il cocco poi, davvero deliziosi. Abbiamo preparato un sacchettino pieno da portare alla mamma... ovviamente dopo averli assaggiati!

E qui a godersi i frutti del proprio lavoro...!







A casa mia ne sono rimasti solo pochi pochi e io li ho portati la sera stessa ai miei due amiconi, che mi fan sempre da cavie... il responso? "Troppo buoniiiiiiiiiiiiiii!!! Avevo proprio voglia di qualcosa di buono... Che brave siete state, sono delicati, il cocco si sente ma non troppo.... proprio sfiziosi! Quand'è che li rifai?"

La mia bimba, neanche treenne, all'opera... Credo proprio si sia divertita e abbiamo già deciso che mi farà da assistente! Alla fine mi ha detto: "La prossima volta li facciamo con poco poco cioccolato per il papà". "Ma così poi non li puoi assaggiare, che gusto c'è??" "Ma con poco poco cioccolato li posso assaggiare!"
E sia, allora! Le biscottare si metteranno di nuovo all'opera, a quanto pare.


Sunday, January 25, 2009

Torta farcita alle due creme



Sabato sono venuti a cena da noi mia cugina, suo marito e la loro piccolina, una bimbetta di tredici mesi che è veramente una sagoma... ha dato spettacolo per tutta la sera! Comunque, avevo deciso di preparare una bella torta anche per festeggiare (in ritardo) il compleanno di mia sorella. E così ho torteggiato tutto il dì!
Prima di tutto ho preparato un bel pandispagna con:

6 uova (a temperatura ambiente!!!!)
pizzico di sale
180 g zucchero
180 g farina

Ho sbattuto ben bene le uova con sale e zucchero... Accidenti non so come mai, ma stavolta son montate molto più in fretta e molto meglio del solito... Poi ho aggiunto la farina setacciata pian pianino, amalgamandola delicatamente con la spatola. In forno a 180° per 20 minuti, poi altri 5 a 170°, e infine gli ultimi 5 a forno spento. Poi ho lasciato raffreddare sformandolo su una griglia.



Ho fatto due creme senza uova, una al cioccolato bianco e arancia, e l'altra al cioccolato e nutella. Le ricette sono le stesse di qui.
1 l latte
150 g farina
50 g amido di mais
360 g zucchero

Setacciate farina, amido e zucchero, in un tegame, poi fate una fontana, e versate il latte a filo, mescolando e prendendo la farina dai lati... Avete presente la besciamella? Ecco, stessa cosa. Man mano che i solidi assorbono il latte, aggiungetene altro, e solo dopo che è stato completamente assorbito, finite di versarlo. Poi mettete tutto su fuoco bassissimo, e mescolate finché non si addensa. Ci voorà parecchio tempo, siate pazienti. Io ho diviso la crema calda a metà, e in una ho aggiunto 100 g di cioccolato bianco, e un po' di aroma d'arancia... Nell'altra ho aggiunto del cioccolato fondente e un cucchiaio di nutella. Poi vanno fatte raffreddare.
Una volta fredde, ho montato 150 g di panna, e l'ho aggiunta metà di qua, e metà di là... E ho montato tutto con le fruste elettriche. Et voilà!





Ho tagliato il pds in tre dischi e li ho farciti con le due creme, bagnandolo prima con del latte,



Ho ricoperto tutto quanto con panna montata e ho messo in frigo a compattarsi un pochito. Poi ho decorato con ciuffetti delle due creme rimaste!
E qui si vede la mia grande negligenza in matematica e geometria, perché nei miei pensieri avevo un motico geometrico ben preciso ma devo aver sbagliato qualcosa perché quando ho preso in mano la tasca con la crema al cioccolato... beh mi sono accorta che non stava venendo per niente come volevo!!! Accidenti! Mia mamma ha detto che avevo una faccia così affranata che non la finiva più di ridere! -.- alla faccia della solidarietà. Per fortuna la torta era per noi, e non si son fatti molti problemi.
In compenso il pds era il più soffice che io abbia mai assaggiato (ehm... lo so, non mi capita spesso di mangiarne... proprio perché san troppo di uova, secondo me). Rispetto all'altra volta ho montato le uova per meno tempo, le ho tolte dal frigo troppo tardi, eppure è venuto di una leggerezza e sofficità incredibili!! Saran state le uova? Mah! So solo che me lo sarei mangiato anche così.
La bimbetta ha apprezzato moltissimo, l'ho filmata mentre piangeva perché voleva ancora la mia tortaaaaaaaaa!!! Eheheehhe son soddisfazioni:D!





TORTA DI NOCCIOLE

Ieri invece siamo andati tutti quanti dalla nonna, che il 29 compie 87 anni. Le ho preparato una torta di nocciole. La ricetta è questa qui. Anche in questo caso, non so come mai, ma è venuta ancora più buona!! A parte che era bella piatta sopra, non è più scesa, come succede sempre. Poi era... non lo so, veramente speciale!! Han gradito tutti quanti.





Io non ho forse mai parlato di mio padre qui. Mio padre è un genio, e io lo stimo e lo rispetto moltissimo. Però obiettivamente come padre non è il massimo, e lo dico senza cattiveria, ma solo perché è proprio così. Lui non si è mai comportato come i padri dei miei amici, non è mai venuto a scuola, non parla molto con 'le donne di casa', non facciamo mai niente tutti quanti insieme ormai da vent'anni. Lui non apre bocca per fare complimenti, non ha mai detto 'brava' per un bel voto, o per meriti particolari, non veniva alle nostre recite e apparentemente sembra non interessarsi minimamente alle sue figlie. Ciò nonostante, non ci ha mai fatto mancare niente, e so benissimo che lui è perfettamente consapevole delle sue mancanze, e per questo si sente in colpa. Quando apre la bocca lo fa per criticare, sbuffa in continuazione senza motivo, quando arriva qualcuno in casa non si alza dal divano per salutare ma aspetta che sia l'ospite ad andare da lui, e con la sua faccia d'orso mette tutti a disagio. Questo è il mio papà (forse chi ha un genitore sardo può immaginare come sia), che ieri si è lamentato con mio cugino perché non gli avevo portato una fetta della torta alle due creme da assaggiare, che secondo lui "è il dolce più buono che tu abbia mai fatto in casa". Con un commento così... dire che mi si vedevano tutti i denti tanto ho sorriso è un tutto dire!!!!






Thursday, January 22, 2009

Biscotti al caffè e nocciole




Giovedì scorso abbiamo festeggiato il compleanno di un'amica (l'artista... non so se vi ricordate...), e in quell'occasione una mia amica, che ama la cucina ed è un'ottima cuoca, mi ha portato un pensierino che mi aveva preso per Natale... E chiamalo "pensierino", è stato un reaglo splendido!!! Mi ha fatta commuovere... E' niente po' po' di meno che... il libro d'oro dei biscotti!!


Io non sono solita preparare biscotti perché qui sono molto abitudinari e i biscotti che farei io non sno mai quelli che vorrebbe la mia mamma (più secchi sono, più le piacciono... io invece preferisco quelli farciti e comunque friabilissimi), però con questo libro.. come si fa a resistere??? E così ho cominciato subito, inaugurandolo mentre facevo le torte per la fetsa del mio amico (lo so, mi complico la vita... ma sono fatta così!). L'ho inaugurato con un aricetta che mi ispirava e per cui avevo tutti gli ingredienti in casa.

BISCOTTI AL CAFFE' E NOCCIOLE

Ingredienti:

180g farina
1 cucchiaino lievito
125 g burro
140 g zucchero
2 cucchiaini caffè liofilizzato sciolto in 1 cucchiaio d'acqua bollente
1 cucchiaino essenza vaniglia
75 g nocciole tostate
sale

Dosi per circa 30 biscotti
Preparazione: 15 minuti
Cottura: 15-20 minuti
Difficoltà: 1


Scaldate il forno a 170°.
Imburrate due piastre da forno o copritele con carta forno.
Setacciate farina, lievito e un pizzico di sale in una ciotola. Lavorate burro e zucchero fino a ottenere una crema. Unite il caffè e la vaniglia; poi incorporate anche gli altri ingredienti fino a formare una pasta liscia.
Formate delle palline della grandezza di una noce e distribuitele sulle piastre a 4 cm di distanza l'una dall'altra comprimendole leggermente. Guarnite ogni biscotto con tre nocciole.
Fate cuocere per 15-20 minuti, o fino a quando saranno consistenti al tatto (raffreddandosi si induriscono molto! Quindi basta che se li toccate con un dito il biscotto risulti 'schiacciabile' ma non bagnato!).



Fate raffreddare su una griglia.





A me son piaciuti molto!! Perché adoro il caffè e adoro le nocciole!! Io li ho schiacciati troppo, perché pensavo si gonfiassero... Invece non gonfiano affatto, quindi fateli pure più spessi e non sottili come i miei... Non so quale sarà la prossima ricetta, questo libro è meraviglioso!!!


Tuesday, January 20, 2009

La dolcezza vien premiando...

Mi sono arrivati due premi dolcissimi!! Il primo è da parte di Mary, ed è accompagnato da un compitino...
Le regole sono:
1) scrivere o cose che ci prefiggiamo di fare nel 2009
2) nominare 8 blog che dovranno fare altrettanto

I miei propositi sono:
1) smettere di nuovo di mangiucchiarmi le unghie quando sono nervosa
2) imparare a udare la lavatrice
3) imparare come si deve il cinese
4) tornare a 48 chili massimo
5) non pensare più a Clà
6) laurearmi senza starci troppo male quando non avrò il massimo dei voti
7) fare tesoro dell'esperienza in Cina
8) trovare un lavoro

Sono un po' di corsa, quindi invito tutti coloro che passano di qui a scrivere nel loro blog o nei commenti i loro propositi... sarò felicissima di leggerli!!! Non invito personalmente perché probabilmente molti di voi avranno già ricevuto questo premio!!

L'altro premietto, di nuovo dolcissimo, è da parte di Maya... Grazie mille tesora!!
Eccolo qui:


"E’ l’abbraccio una porta invisibile Che appare d’improvviso Quando due anime e due corpi si incontrano La porta attraverso il quale l’uno entra nell’anima dell’altro Ma non c’è bisogno di bussare Né di chiedere il permesso E’ una porta che si apre nel momento stesso In cui si allargano le braccia verso l’altro In segno di amicizia e di amore.E’ apertura Io sono entrato per questa porta Conduceva al tuo cuore, alla tua anima.Anche tu hai fatto altrettanto.Era una porta alta e larga Non era stretta Perché un abbraccio si da con le braccia aperte e non strette.Varcata questa porta si entra in una dimensione di intimità,tale che nessun testo per quanto sia esplicativo può descriverne la sensazione.Un angolo di Cielo"

REGOLAMENTO:
aprire un post nel quale esporre il premio e la poesia (prelevare la figura facendo tasto destro su di essa, Copia indirizzo immagine, e incollarlo nella sezione "Modifica Html");
Linkare coloro che lo hanno donato;
Premiare altri amici bloggers e non, specificando eventualmente le motivazioni.
Ragazze, lo so che sembra che non lo faccio per pigrizia, ma giuro non è così, semmai per mancanza di tempo. In questo caso però, a maggior ragione regalo questo premio a tutte quante, perché quando leggo i commenti mi sembra di avere tante amiche, che chiedono di me, mi sostengono, mi consolano, mi consigliano; insomma, siete splendide!!! Voglio fare un grande abbraccio generale!!!

Monday, January 19, 2009

Doppia torta per la festa!

Sabato sera c'è stata loa festa del mio amico, quello che da ottobre in poi mi ha accompagnata in tutte le mie avventure... Per intenderci, la patella maschio di Halloween. Volevo fargli un reaglo speciale, soltanto mio, per ringraziarlo di tutto. L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata fargli una bella torta (che compleanno è, senza la torta??), così ho pensato a qualcosa di speciale. Alla fine non ho trovato quello che mi serviva, né avrei avuto il tempo necessario per prepararlo, ma ho sostituito con un altro dolce che alla fine è statao apprezzatissimo. Mi ritengo molto soddisfatta del risultato, anche se io non mi ricordo manco che gusto avesse, per vari motivi... Ecco qui il mio operato!

CROSTATA DI FRUTTA



Ingredienti:
per la frolla
120 g burro
150 g zucchero
2 uova
250 g farina
50 g amido di mais
sale
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di lievito


200 g cioccolato fondente
poca panna liquida

per la crema:
2 tuorli
50 g zucchero
40 g farina
250 ml latte
100 g cioccolato bianco
aroma arancia
panna montata

frutta fresca a piacere
gelatina

Ho fatto una frolla impastando gli ingredienti nel dsolito modo, e mettendo la palla in frigo per mezz'oretta. Dopodichè ho steso la pasta in una teglia rettangolare coperta di carta forno, ho bucherellato il fondo, ho ricoperto di altra carta da forno cosparsa di riso, e ho cotto in forno pre-riscaldato a 180° per 20 minuti. Poi ho tolto il riso e ho cotto ancora 5 minuti. Ho fatto raffreddare il guscio di frolla.

Ho sciolto il cioccolato a bagnomaria e ci ho aggiunto uno di quei cosini di panna da caffè... avete presente? Poi l'ho steso ben bene sul fondo di frolla, e ho lasciato raffreddare.

Ho preparato una crema pasticcera all'arancia montando i tuorli con lo zucchero, aggiungendo poi la farina setacciata e il latte a filo. Ho messo tutto sul fuoco basso fino a che si è addensata, e infine ci ho aggiunto il cioccolato bianco a pezzi, l'ho fatto sciogliere, terminando poi con l'aroma all'arancia. E voilà, anche la crema è fatta! Ho fatto raffreddare, e infine ho "alleggerito" con un po' di panna montata.

Ho ricoperto di crema fredda il guscio di frolla, ho livellato bene, poi ci ho sistemato sopra tutta la frutta che avevo comprato. Ho preparto la gelatina secondo le istruzioni sulla confezione, e l'ho versata sulla crostata, che poi ho messo in frigo.



A me è piaciuta molto, ero un po' preoccupata perché la frolla mi è venuta molto molto morbida, e credevo di averla cotta poco, poi la torta è sparita totalmente e quindi credo sia stata apprezzata!! Io l'ho assaggiata ma devo esere sincera, stavo già pensando alla torta dopo che era un'incognita, ed ero troppo presa ad osservare il Vj che stava mangiando la mia torta, per avere uno spirito critico e giudicare il mio operato...



In ogni caso, ho ricevuto molti complimenti, anche da lui, quindi credo proprio che sia stata buona! Mi è stato anche fatto notare che il cioccolato sotto era un'ottimissima idea... una... cos'è che mi hanno detto? La "sottigliezza"? Boh.. non mi ricordo... comunque è stato gradito!

MILLEFOGLIE NUMERATE

L'avevo detto a Zio Da' che la sua torta era fantastica, e quale occasione migliore per provarla?? Ma ovviamente il compleanno del mio amicone!!!

Ingredienti:

6 rotoli di pasta sfoglia pronta

per le creme
6 tuorli
6 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di maizena
1 l latte
vanillina
aroma arancia
100 g cioccolato fondente
100 g cioccolato bianco
panna montata
2 cucchiai di nutella

granella di nocciole e mandorle
gocce di cioccolato
panna montata

Ho ritagliato dalle sfoglia i numeri che mi servivano, ovvero gli anni del festeggiato. La torta doveva essere di tre strati, quindi ho ritagliato tre "2" e tre "3". Ho fatto tre infornate, a 200° per circa un quarto d'ora. Poi ho messo i numeri a raffreddare. Ah! Prima di mettere in forno a cuocere punzecchiate la pasta sfoglia con una forchetta... Altrimenti gonfierà troppo.



Poi ho preparato le creme, montando i tuorli con lo zucchero, aggiungendo la farina setacciata. Aggiungete la vanillina al latte e versatecelo a filo. Cuocete tutto a fiamma bassa mescolando continuamente. Quando la crema si addensa, dividetela a metà: in una aggiungete il cioccolato bianco e l'aroma all'arancia, nell'altra mettete il cioccolato fondente. Mescolate finché si scioglieranno bene bene. Io ho avuto degli intoppi perché la crema aveva un sapore un po' strano, non mi convinceva assolutamente... Ancora adesso non me lo so spiegare, mia mamma dice che dev'essere stato il pentolino. Fatto sta, che sono arrivata in ritardo di due ore alle festa, ed ero così tesa che ho incominciato a rilassarmi solo a serata inoltrata!! L'aroma d'arancia ha sistemato tutto nella crema bianca, che era buonissima, ma troppo liquida (-.-... ma com'è possibile?? era la stessa crema divisa in due!!!), mentre la crema al cioccoalto fondente era della giusta densità, ma dal sapore strano. Oddioooooooooooooo che panico!!!! Ma Gaijina non ha perso la calma... (o quasi...), e ha rimesso la crema bianca sul fuoco, aggiungendo fecola; a quella marrone invece ho aggiunto due cucchiaiate du nutella... Ha sistemato tutto... Grazie Nutella, senza di te davvero che mondo sarebbe??? Poi ho aggiunto panna montata a tutte e due le creme.

Comunque, alla fine ho farcito gli strati di sfoglia con la crema al cioccolato e poi con quella bianca. Ho costruito la torta. Ho ricoperto tutto con panna montata (ne avevo pochina ma mi mancava il tempo per montarne altra... infatti la torta, se confrontata con quella perfetta di Zio Da', fa veramente schifo! Anche perché ero di fretta, completamente nel pallone, scleratissima, con mia mamma e mia sorella che mi guardavano e io non sopporto essere osservata mentre lavoro!! Comunque, dove dovevo portare la torta non avrebbero sicuramente guardato al particolare... Voi sì, per questo avviso che la torta non era affatto perfetta!). Poi con le creme rimaste e qualche fiorellino ho decorato la superficie coprendo più imperfezioni possibili, e ho messo sui bordi un miscuglio di granella di nocciola, granella di mandorle e gocce di cioccolato.

Ho terminato con fiorellini azzurri. Avevo anche il colorante rosso per i ciuffetti di panna colorata ma non avevo più panna quindi ne ho fatto a meno! Comunque alla fine il risultato è stato questo...



Oddio ho appena riguardato la torta di Zio Da' e la mia al confronto fa proprio un ben misera figura... Anche se alla festa faceva effetto! Sembra così... così... poco curata, incompleta e piena di imperfezioni!!! Non lo sto dicendo per falsa modestia, ero davvero soddisfatta quando l'ho portata, solo che non dovevo riguardare l'originale e confrontarla con le mie foto!!!
Va beh, il gusto era buono, ancora adesso il mio amico mi sta ringraziando a facendo i comlimenti, dicendo di non aver mai mangiato una torta più buona! Quindi credo che il mio regalo sia riuscito bene.



Il Vj ha mangiato entrambe le torte, e mi ha fatto i complimenti, dicendomi anche che se mi impegnerò riuscirò sicuramente a realizzare il mio sogno nel cassetto, e che lui sarà felice di aiutarmi visto il lavoro che fa (è architetto).

Con gli avanzi di sfoglia rimasta dai numero ho fatto tantissimi salatini, avvolgendoci dentro pezzettini di wurstel, olive, acciughe o tonno. Nella foto sembrano pochi perché man mano che li sfornavo la gente ne rubava la metà!!! -.- Comunque son stati apprezzati pure quelli.



La festa è riuscitissima, siamo stati tutti contenti!
Anche se ieri mattina la sveglia è suonata alle 05,30... Giornata in montagna col gruppo solito!! Eravamo in 46, è stato divertentissimo!!! Per la prima volta nella vita ho messo i piedi sulla tavola, insieme ad altri che provavano per la prima volta, e mi piace un sacco!!! Anche più degli sci. Sarà la novità, ma sono entusiasta!! Alla fine sono riuscita a farmi una discesa!!! Per essere la prima volta che provavo, direi che me la son cavata bene! Se organizzano di nuovo, voglio partecipare ancora una volta. E' stata una bella giornata, anche se ha nevicato tutto il tempo... E' stato bello perché eravamo in tanti, una compagnia allegra, entravi nel bar e vedevi un tavolo di persone che conoscevi, c'era sempre qualcuno con cui parlare o scherzare... E poi ovviamente c'era lui, il Vj, che non ho visto sulle piste, ma solo da lontano, sul pullman, e al tavolo a mangiare. Ha detto a una sua amica che la sera prima avevo fatto delle torte fantastiche. Io lo trovo sempre bellissimo, anche tutto imbragato con mascherine stile "Hannibal the cannibal" e paraorecchie. Mi piace talmente che ogni volta che lo guardo mi si riempiono gli occhi di lacrime, al pensiero che non sta con me. Se mai dovessi vederlo con un'altra ragazza, credo che potrei impazzire.
La giornata di ieri è stata bella, nonostante tutto, oggi ho male a mezzo corpo dopo tutte le cadute che ci siam fatti. Mi chiedo se la bellezza di questa giornata sia anche dovuta al fatto che lui fosse presente, anche se non ci siamo fatti molta compagnia. Mi chiedo se sarebbe stata ugualmente "speciale" se lui non ci fosse stato. E' meglio che non mi risponda, perché mi faccio paura da sola. Ma quando mi passerà??
Tesi consegnata, ora sono in attesa di sapere la data di discussione... e soprattutto se sarà prima della mia partenza per la Cina... Altrimenti sì, che ci sarà da ridere!! Si fa per dire, è ovvio...