La Bagna Caöda è un piatto tradizionale piemontese. È uno di quei piatti che hanno una reazione forte sulle persone, che non possono restare indifferenti: o è odio o è amore. In Piemonte la mangiamo come piatto unico, perché si accompagna a molta verdura e molto pane, e se si riesce si fa il bis. A volte nei ristoranti è invece servita come antipasto, magari su dei peperoni arrostiti al forno.
Mentre ero in Cina una volta abbiamo portato alcuni amici americani e di altre nazionalità ad assaggiare la bagna caöda in un ristorante italiano gestito da un giapponese (è bravissimo). La bagna caöda era buona, ma tutto il resto era sbagliato. L'avevano servita con la verdura sbagliata, e scarsa, e in ciotoline mignon, 1 a tavolo. Avevamo talmente fame che, nonostante ci fossimo fatti fare un vassoio di spaghetti (sempre conditi con bagna caöda), eravamo usciti di li ancora affamati come lupi.
Il Prof. Bear mi aveva presa in giro per mesi, a pensare a quanto noi italiani andassimo matti per un miscuglio di aglio, olio e acciughe, che non sazia nemmeno. È stata dura cercare di spiegargli che era stato un fallimento per il modo in cui ce l'avevano proposta, e che c'è tutto un contorno, nella serata bagna caöda, che non può mancare se si vuole godere appieno di questo piatto. Ognuno deve avere il proprio fujòt o tüpín (il contenitore di terracotta con la candelina sotto), le verdure devono essere quelle giuste e devono essere servite in GRANDI quantità.
A me piace da matti, e quella di mia mamma è per me da sballo. Non perché sia di mia mamma, ma perché è l'unica che non lascia l'alitazzo il giorno dopo, è buona, e non ha lische dentro. Una volta l'ho mangiata da mia zia, che è di campagna e la fa come si faceva una volta, senza accorgimenti particolari, e una lisca d'acciuga mi si è ficcata in gola e ci è rimasta per 15 giorni. Vi assicuro che, per quanto possa piacermi, da mia zia non la mangio più.
Fare la bagna caöda non è difficile, ma non è piacevole per via dell'aglio da sbucciare e l'odore che riempie la casa quando bolle nel latte, quindi a casa mia non si fa molto spesso. Se va bene, una volta all'anno, ed è una gran festa perché tra gli amici di famiglia mia mamma è l'unica che la sa fare, e quindi quando capita con un giro di telefonate ci ritroviamo con una decina di persone in casa ed è un grande evento.
È anche difficile scegliere un giorno perché si teme che il gusto d'aglio ci accompagni anche il giorno successivo e si cerca di evitare se si hanno impegni mondani. Ma vi dirò, prima della mia partenza per la Cina l'avevamo fatta per gli stessi amici, alcuni dei quali erano preoccupati perché il giorno dopo avrebbero dovuto aprire il negozio e temevano di mandar via i clienti, ma ci avevano telefonato per dirci che non avevano avuto alcun problema. E quest'anno, che di nuovo erano preoccupati, alla fine l'han mangiata lo stesso, e di nuovo nessuno se n'è accorto.
Qui sotto vi scrivo la ricetta di casa mia, come la fa mia mamma. Non sarà la vera bagna caöda che si faceva una volta (quando si metteva aglio con anima, acciughe e olio a bollire e basta, era fatta), c'è la bollitura nel latte, l'aggiunta di panna e la 'frullatura', però è davvero buona, gustosa, digeribile, e non lascerà tracce.
Ingredienti per 8-10 persone:
½ Kg di acciughe sotto sale
qualche filetto di acciuga sott'olio
5-6 teste d'aglio medie (a seconda della testa d'aglio) *
olio evo
200 ml panna
latte q.b.
*La ricetta originale prevede una testa d'aglio per persona, ma dovete regolarvi in base ai vostri gusti. Noi eravamo in 10 ma due persone non l'hanno mangiata (il giorno dopo dovevano aprire il negozio), e ne abbiamo usate 6.
Sbucciate tutto l'aglio, tagliate gli spicchi a metà e togliete l'anima interna. Buttate gli spicchi in una pentola piena di latte man mano che li preparate, poi portate il latte con l'aglio a bollore, e fate sobbollire coperto per circa 20 minuti. Questo serve a smorzare un po' il gusto d'aglio.
Scolate l'aglio e buttate via il latte.
Pulite le acciughe sotto l'acqua corrente per far andar via il sale, togliete le code e lasciatele scolare un po' in un colapasta.
Mettete abbondante olio in una pentola grande (diciamo 6-7 cm dal fondo), buttateci le acciughe intere con la lisca e fate bollire. Mio nonno diceva sempre che le lische non vanno tolte perché contribuiscono a dare sapore alla bagna caöda. Quando le acciughe cominciano a sciogliersi, aggiungeteci l'aglio scolato e qualche filetto di acciuga sott'olio. Fate cuocere a fuoco lento fino a che sia acciughe che aglio tendono a spappolarsi.
A questo punto, se è troppo densa aggiungete dell'olio.
Poi prendete il vostro caro passaverdure. Se usate i buchi molto piccoli, dopo che l'avrete passata non dovrete fare altro, ma sarà un lavoro abbastanza noiosetto. Se invece usate i buchi un pochino più grandi sarà più facile, ma dopo dovrete darci una passata col frullatore a immersione. Noi stavolta siamo andate per questa strada.
Quindi mettete il passaverdura sopra un'altro tegame, e piano piano passate 1 mestolo per volta del composto d'acciughe. Alla fine, per far andare giù i rimasugli, potete buttare un po' di latte nel passaverdure per aiutarvi (vedi foto sopra).
Rimettete il tegame sul fuoco 5-10 minuti, aggiungete 200 ml di panna, un po' di latte se è ancora troppo densa.
Io poi ho fatto da cavia, e, trovando qualche pezzettino di lisca, abbiamo dato una passata col frullatore a immersione. Assaggiate e fate le vostre scelte in base a cosa pensate: aggiungete un po' di latte o panna se è troppo densa o forte. Nella foto sotto, prima e dopo l'utilizzo del minipimer. Come vedete l'olio si amalgama col resto e non sta più in superficie. Sappiate anche che il giorno dopo il sapore si attenuerà leggermente. La nostra appena fatta sembrava salatissima, ma abbiamo aspettato ad aggiungere la panna fino al giorno dopo, in cui andava benissimo così com'era e la panna in più non è stata necessaria.
Consiglio: fatela il giorno prima per il giorno dopo. Questo aiuta a renderla più leggera e digeribile, senza contare che avrete tempo di far andar via l'odore da casa prima che arrivino i vostri ospiti...
Al momento di servire, scaldate la bagna caöda (nella foto sopra, prima e dopo averla riscaldata: come vedete, l'olio col calore risale in superficie) e mettetene una mestolata in ogni vasetto di terracotta col lumino sotto per mantenerla calda. Servite con un vasto assortimento di verdure quali cardi, peperoni crudi e arrostiti, patate bollite, topinambur, finocchi, cavolo verza, sedano, cipolle al forno, barbabietole. Le mie preferite sono i peperoni al forno, finocchi, topinambur (questa era la prima volta che li assaggiavo e anche se non sanno di molto con la bagna caöda ci stan che è una meraviglia) e cavolo.
E ricordatevi di portare tanto pane e grissini a tavola che andranno via come niente e vi serviranno a far scarpetta!
Riassumendo, le REGOLE D'ORO per una bagna caöda deliziosa, leggera ma comunque gustosa sono:
1) bollite l'aglio nel latte senza anima (è questa che rende l'aglio non facilmente digeribile)
2) mettete le acciughe intere per un sapore migliore
3) usate un olio di buona qualità
4) fatela il giorno prima di servirla
5) stemperate con latte o panna
6) passatela al passaverdure e col minipimer se serve
Consiglio: la Bagna Caöda non è solo buona, è divertente! Mangiatela in compagnia, come piatto principale, preceduta solo da qualche antipastino come olive, scaglie di parmigiano, salame, e fatela seguire da frutta secca, mandarini, dolce e caffè. Noi abbiamo trascorso una piacevolissima serata e non vediamo l'ora che arrivi il prossimo anno per ripetere!
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