Friday, September 6, 2019

Grande

Matilde ed io abbiamo finalmente ingranato una routine, o quasi. Va a dormire in genere tra le 22-22.30, si sveglia intorno alle 2, poi di nuovo tra le 5 e le 6, poi fa un pisolino mattutino lungo dalle 10 fino all'una, e poi un altro verso il tardo pomeriggio, e si sveglia verso le 18. Rifo. Mentre lei dorme io disobbedisco alla regola "sleep when baby sleeps" e faccio lavatrici, metto a posto la spesa, piego la roba asciutta, rifaccio i letti, lavo i piatti e il fornello, e preparo da mangiare. Mi doccio, mi vesto, pulisco (leggasi: attacco il mio amico Roomba), metto a posto i giochi. Ogni tanto me la porto a fare la spesa, o qualche commissione, o a qualche appuntamento medico.
Insomma, chi dice "sleep when baby sleeps" o non è una madre o ha un enorme aiuto esterno, perché se io facessi così nessuna di queste cose sarebbe fatta e i miei uomini morirebbero di fame e andrebbero in giro vestiti di roba sporca.
L'altra notte ha dormito 6 ore di fila, dalle 22 alle 4, il che per me è fantastico!
Tristan è sempre bravo con lei, fin troppo affettuoso perché è sempre li a baciarla e a farle le fusa (letteralmente: le struscia la testa contro la sua) e non si rende conto di quanto lei sia delicata. Se gli diciamo di fare attenzione, si offende.

Quand'è successo che è diventato così grande? Fino a luglio era il mio cucciolo, con ancora la faccia da bimbo piccolo, lo prendevo in braccio nonostante il pancione e pensavo che sarebbe rimasto così per sempre. Nel giro di un mese, è un ometto. Parla e ragiona in maniera logica, le sue argomentazioni a volte mi lasciano senza parole, è responsabile, si ricorda i sogni che fa ed è... enorme! Se di notte provo a spostarlo, neanche riesco a spostargli le gambe, tanto sono pesanti. vuol dire che non riuscirò mai più a prenderlo in braccio?? Non so se è perché sono abituata al peso di una neonata che lui sembra così pesante, o se è perché sono settimane che non lo sollevo, o se perché è davvero cresciuto in un batter d'occhio. Adesso che sono "guarita" potei provare a sollevarlo ma non lo faccio perché ho paura di non riuscirci. Ho proprio paura di rendermi conto che quel tempo è passato.

Ho deciso di prendermi un altro mese di FMLA (non pagato) per stare di più con la piccola. Rimpiango di non averlo fatto anche con lui.




Tuesday, August 27, 2019

Long time gone

Sono passati anni da quando questo blog veniva aggiornato ogni giorno. Anni da quando scriverci era eccitante, perché non solo conteneva ricette che mi entusiasmavano e che volevo condividere perché cucinare e sfornare cose buone era la mia passione, ma anche perché conteneva i momenti più importanti e significativi della mia vita. Ancora oggi ogni tanto vado a rileggermi vecchi post, alcuni sono confusi, alcuni sono volutamente criptici perché allora mi vergognavo di scrivere certi dettagli, e ora quasi me ne pento perché vorrei poterli leggere e rivivere certi momenti. 
Adesso questo blog per me è una delle cose più preziose che possiedo. Un diario e un ricettario. Penso ai miei figli e se avranno mai la voglia di leggerlo, per scoprire cose inedite sulla loro mamma e rendersi conto che, wow, mamma ne ha vissute ai suoi tempi!! Insomma, so che nelle vesti di mamma i miei figli mi vedranno sempre come la maggior parte dei figli vede i loro genitori: vecchi, all'antica, tristi. È impossibile immaginarli a fare le cose che facevamo noi, divertirsi, fare cazzate, essere stupidi, ubriacarsi, farsi una canna, fare sesso. Eppure, ci siam passati tutti. Voglio che questo blog sia per loro una scoperta e una cosa da leggere sorridendo, con piacere. 
Chissà se mai succederà. Ho tenuto vivo questo blog per questi ultimi anni, seppur in stato dormiente. Adesso che sono una moglie e una mamma e ho "messo la testa a posto", quando sono riuscita a scrivere l'ho fatto da un'altra parte, in inglese, come a separare la vita di allora e la vita di adesso. In realtà perché pensavo che il blog di famiglia avrebbe potuto essere condiviso con le famiglie, visto che tutto ciò di cui parlo è il mio Tristan, però poi non è successo e il blog è rimasto solo mio. Finisco sempre per andare sul personale e non voglio che i miei sentimenti più intimi siano condivisi con chi mi conosce. Ho anche cominciato un diario scritto a mano, questo recentemente. Mi piace l'idea ma, diciamoci la verità, chi ha tempo di scriverci? L'ho fatto e non riesco a stare dietro ai miei pensieri, che vanno troppo veloci rispetto alla mia mano, cosi finisco per saltarne qualcuno, e non sono soddisfatta. E cos, rieccoci qui... ho deciso che, alla fine, questo è il mio posto. Lo capisco dalle mani che battono veloci, che riescono a fare dietro al mio flusso di coscienza e che mettono per iscritto tutto ciò che intendo dire. Non volevo che questo blog diventasse un blog che parlasse solo di bambini, e maternità, per questo quando ho pensato di postare qualche ricetta di pappe per bambini, sullo svezzamento, alla fine ho lasciato perdere, pensando fosse 'fuori tema'. Che scema... il tema di questo blog è la mia vita. Se adesso la mia vita è moglie mamma pappe e cacche, e voglio parlarne, che diavolo, allora lo farò! (tempo permettendo...). Nessuno è obbligato a leggere, no? E dirò di più, se mi viene da scrivere in italiano scriverò in italiano, se in inglese scriverò in inglese! Non avrò regole, questo è il mio mondo.

E cosi il mio nuovo proposito (chi ha detto che i buoni propositi si debbano fare solo per l'anno nuovo?) è quello di ricominciare a postare, proprio qui, dove è cominciato tutto. Tempo permettendo, ovviamente... Quindi buna fortuna a me!



Friday, August 23, 2019

# 2

Ed è arrivata, tanto attesa, in un'afosa giornata di luglio. Un'altra cancerina, ma per ora completamente diversa dal fratello.
Piccolina, una passerotto, con una testa di capelli castani che stanno ritti come un porcospino. Che non assomigliava né a me né al padre, tanto da lasciarci perplessi. Tanto da farmi pensare di cambiarle il nome, visto che io mi aspettavo una bambina bionda.
Ed ora, a un mese da quel giorno, si è riempita, si è schiarita, si è imbellita, ed è entrata a far parte delle nostre vite come se ci fosse sempre stata.
Tanto brava da farsi amare persino dal fratello, che la tratta coi guanti e sembra non nutrire alcun rancore nei suoi confronti (solo nei miei... :( ).
Una bimba affettuosa, coccolona, che però non esita a farsi sentire quando qualcosa non le va. Sveglia, all'erta e curiosa, ci aspettiamo grandi cose da lei. Sarà una sorpresa vedere come cambierà e come diventerà. Entrambi siamo curiosi e abbiamo la sensazione che sarà molto diversa da Tristan.
Siore e siori, vi presento Matilde.




Saturday, February 2, 2019

Essere mamma è...

Essere mamma è sentire il proprio cuore crescere, un pochino ogni giorno, quando noi si pensava che la cosa non fosse possibile.
Essere mamma è la felicità nelle piccole cose, e il loro potere di far dimenticare la stanchezza in un nano secondo.
Essere mamma è cullare, allattare, cambiare, lavare. Repeat.
Essere mamma è dolore. Prima, durante, e dopo. Sopra, sotto, in mezzo.
Essere mamma è la caduta forzata di molte inibizioni.
Essere mamma è dimenticarsi di tutto, soprattutto di sé.
Essere mamma è infinita pazienza. Infinito amore. Infinita meraviglia nei confronti della vita, e della nostra capacità di darla.
Essere mamma è odi et amo per il proprio corpo. È arrivare a odiarlo perché non vuole tornare com'era prima, e cominciare ad amarlo tantissimo, per cosa è riuscito a sopportare.
Essere mamma è capire, per la prima volta, quando i nostri genitori ci amino, e quanto li abbiamo fatti soffrire, pentirsene, e continuare lo stesso.
Essere mamma è sorridere, ridere, giocare. Che si abbia sonno, mal di testa, poco tempo, mille altre cose da fare.
Essere mamma è affrontare le proprio fobie, per non trasmetterle al proprio cucciolo.
Essere mamma è frustrazione, perché nessuno ce lo ha insegnato. Perché, anche facendo del proprio meglio, a volte semplicemente non è facile.
Essere mamma è dura.
Essere mamma è assenza completa di egoismo. È togliersi tutto, per amore.
Essere mamma è ritrovare le amicizie vere, ed eliminare quelle superficiali.
Essere mamma è mancanza di tempo. Per scrivere, sistemarsi, cerettarsi, farsi belle.
Essere mamma è fare la doccia a tempo record. A volte, anche la cacca.
Essere mamma è odore di latte, di rigurgito, di cacca, sempre a portata di naso.
Essere mamma è cercare di catturare ogni piccolo momento, perché ognuno sembra troppo importante per rischiare di dimenticarselo.
Essere mamma è meraviglioso. È il volerlo essere sempre e comunque.
Essere mamma è decidere, nonostante sia dura, di rifare tutto daccapo....