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Thursday, December 5, 2013

Memorie del primo Thanksgiving americano e Biscotti al caffè

Ho tante bozze di post da finire e postare, ho tante cose da raccontare, ho tanti ricordi da scrivere. E poco tempo per fare tutto ciò. Oggi è il mio unico giorno libero della settimana e ho rinunciato a pulire per scrivere un pochino... E sí perché non posso non scrivere neanche una frasetta sul mio viaggio in Minnesota per il Thanksgiving day e l'incontro con la famiglia del Prof. Bear!



Siamo partiti mercoledi sera e all'arrivo, all'una di mattina, sua mamma ci aspettava. È molto diversa dalla donna piccolina che mi immaginavo. È un donnone! Alta, robusta e dalla camminata decisa e un po' mascolina, è la donna più allegra che abbia mai conosciuto. Ride spesso, chiacchiera molto e canta SEMPRE. Conosce tutte le canzoni di Natale e le canticchia senza sosta. Casa sua è accogliente e il basement (il piano di sotto) è un caos. Sembra sulla giusta via per diventare protagonista di 'Sepolti in casa" (lo conoscete quello show angosciante su Cielo?), il che fa ridere visto che il Prof. Bear non sopporta nulla fuori posto e evita di comprare roba come la peste. A detta sua, è proprio per non ridursi così. Insomma, al confronto io e la mia famiglia non siamo poi così 'keepers', anche se tendiamo a tenere tutto e non buttare nulla perché "non si sa mai".



A parte ciò, ha TUTTO in cucina, basta aprire gli armadietti e ne escono fuori tutti gli ingredienti per qualsiasi tipo di cucina, sia essa americana, italiana, messicana o cubana. Ha almeno 40 barattolini di spezie diverse, sciroppo d'agave, di mais, d'acero, glucosio, e il frigo è stracolmi di roba. Tutta roba che io avrei volentieri assaggiato per curiosità e perché è tutta golosa. 
Ha tre gatti di cui uno ogni sera è venuto su a prendersi le coccole da lei e da me mentre giocavamo con l'iPad. È una donna con cui è facile parlare, e che trasmette serenità e fiducia, che non si lamenta mai anche se è forse la persona che più ne avrebbe, di cose di cui lamentarsi. Una donna felice, nonostante tutto quello che abbia passato. 

Poi ho conosciuto la nonna paterna. Una sagoma. Piccola e bianca, sorridente e affettuosa. È riuscita a farmi piangere quando, il giorno dopo la cena del ringraziamento, ha passato ore in cucina in gran segreto per prepararmi qualcosa della terra dei suoi genitori, la Norvegia, di cui il Prof. mi parla da sempre e di cui andava matto quando era un bambino. Qualcosa che ho persino ricercato su internet, ma mi son scoraggiata vedendo che lavoro è e tutta l'attrezzatura che ci vuole. E lei ci ha chiesto di passare, sabato sera, e mi ha fatto la sorpresa, dandomi una borsa piena di lefse, che aveva preparato per me. Persino la mamma era basita dalla sorpresa. La sua casa è fantastica: un mosaico di tappeti, tutti di forme e colori diversi, sistemati anche a strati uno sull'altro, per non sporcare la moquette sotto. Ha due pareti piene di foto di tutti i figli, i nipoti, i pronipoti, etc. Ha un'altra parete piena di piante in formissima. Le voglio già bene anche se l'ho vista solo 2 volte.

La sorella ha 4 mesi più di me, e ha 3 bimbe meravigliose. L'ultima è nata a giugno, lo stesso giorno del Professore, che quando è successo era contento come un bambino. È bellissima e bravissima anche da sola.

La nipote più grande è un piccolo genio, acuta e intelligente non si lascia sfuggire nulla e le piace sapere tutto. È molto sensibile e ci tiene ai sentimenti degli altri. È educatissima ed è riuscita a sorprendermi più di una volta con qualche frase che non mi aspetterei mai da una bambina di 6 anni. Adesso è tutta sdentata e ha un'aria piuttosto buffa, e nonostante sia in quell'età in cui le bambine perdono quel fascino di piccole e pacioccose, lei riesce comunque ad attirare simpatia perché ha una personalità molto interessante. È onestissima e poco femminile, nonostante a volte cerchi di imitare la sorella che tiene banco, con risultati piuttosto comici. Mi rivedo tantissimo in lei, alla sua età, quando a volte soffrivo perché mia sorella più piccola era più accattivante e smaliziata, danzava e cantava davanti a tutti e tutti ridevano e la trovavano simpaticissima. Io ero più grande, meno accattivante e seriosa, una bambina già grande e responsabile, tanto che, nonostante ne patissi, mi vergognavo di provare gelosia nei confronti della mia sorellina perché sapevo che era male.

La sorella di mezzo ha 4 anni, e come ho già anticipato, è una macchietta. Balla in continuazione 'le mosse da adulti', shakerando i fianchi al ritmo di Kate Perry, canta, si mette in posa per le foto, è bella e le piace essere al centro dell'attenzione.
Insomma, sono due caratteri totalmente diversi ma molto spiccati, che però hanno come base un'educazione che è formidabile. Sono gentili ed è facile farle ragionare quando bisogna ricordargli di comportarsi bene.

La sorella e il marito sono giovani, belli e genitori modello. È la classica famiglia 'perfetta', con una bella casa, tutta piena di cosine di natale preparate da loro, tutti insieme, è tutta personalizzata con gusto, tutta decorata con cose carine.

Ho conosciuto anche una coppia di zii, lui simpaticissimo, i nonni materni, che sono più vecchi e non proprio in forma, ma ho ricevuto approvazione anche da loro. Ho conosciuto anche un'altro zio, che ci ha provocati a lungo sull'argomento 'matrimonio', ma a cui ho tenuto testa guadagnandomi stima e simpatia di tutti i presenti (pacca sulla spalla a Gaijina!).

È stata una vacanzina breve ma intensa e ricca di ricordi e emozioni, ho adorato questi giorni dove si sentiva così tanto la vicinanza di una famiglia, e che famiglia! Ho pianto sia dopo che sono partite le bambine, con cui ho legato tantissimo, sia quando la mamma ci ha lasciati all'aeroporto. Ho pianto tanto e non riuscivo a smettere. Mi sentivo in colpa perché non ho mai pianto così tanto quando lasciavo la mia, famiglia. A parte a gennaio, la prima volta che sono venuta qui. Forse in questi mesi stiamo sentendo di più la mancanza di legami, qui. Non conosciamo nessuno e ci pesa stare soli, non poter vedere regolarmente tre nipotine che crescono in fretta, troppo in fretta. Essere disponibili in caso di bisogno, non a 3 ore d'aereo. Insomma, gli stessi discorsi che faccio riguardo ai miei si possono fare anche riguardo a questa famiglia, che anche se negli USA, sempre lontana è.

Ora basta chiacchiere, vi lascio con una ricettiva veloce veloce di questi biscottini che ho portato in dono a tutti, là, e che tutti hanno apprezzato moltissimo, insieme a questi al limone e questi al lime. Natale si avvicina, sono perfetti per i regalini!

BISCOTTI AL CAFFÈ

Già fatti nella versione al lime e al limone, sono ottimi anche in questa al caffè: anzi ho chiesto a tutti quali preferivano e non sono riusciti a rispondere. Prossima versione? Mandarancio!


Ingredienti (per circa 24 biscotti):

100 g burro
120 g zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale
35 ml caffé
1 cucchiaio raso di polvere di caffè istantaneo
1 cucchiaio di zucchero a velo
280 g farina
1 cucchiaino di lievito

zucchero
zucchero a velo

Note:

- Io li ho fatti leggermente più piccini perché temevo non sarebbero stati dolci abbastanza, quindi non li volevo fare troppo grossi visto che lo zucchero esterno aiuta molto la dolcezza di questi biscottini. Di conseguenza li ho cotti solo 12 minuti.

- la quantità di farina può variare: cominciate con quella indicata, e aggiungetene un po' per volta se l'impasto è troppo appiccicoso.

Riducete a crema burro e zucchero, unite l'uovo, il pizzico di sale, mescolate e poi unite il caffè liquido e quello in polvere. Unite infine la farina col lievito e impastate (se necessario, aggiungete un altro po' di farina) formando una palla.  La palla deve essere molto morbida e un po' appiccicosa, ma dovete riuscire a darle una forma e quasi a pulire la ciotola. Se vi si attacca troppo alle dita, dovete aggiungere altra farina, ma poca per volta. Mettete in frigo per un'ora.
Riprendete la palla e accendete il forno a 180°C.



Mettete dello zucchero semolato in un piatto, e in un altro un po' di zucchero a velo. Prendete dei pezzi di pasta, fatene delle palline grandi come noci, e passatele prima nello zucchero semolato e poi in quello a velo. Sistemate su una teglia coperta di carta forno e cuocete per 10-15 minuti.

So conservano benissimo se tenuti in un contenitore ermetico.


Natale si avvicina e questi biscotti capitano a fagiolo, si possono preparare in varie versioni e impacchettare, si conservano bene e saranno apprezzatissimi da grandi e piccini, assicurato! Anzi sarà impossibile decidere quale versione piacerà di più, tutti dichiareranno di preferirne uno, poi assaggeranno un altro tipo e cambieranno idea di nuovo! 

COFFEE COOKIES

I made these already in the lime and lemon version, and there were such a hit I wanted to try them again! And it was a success, again! So next time... it's gonna be clementines!!


They are easy and quick to make and they are perfect for a little Christmas gift.


Ingredients (for 24 cookies):

120 g granulated white sugar
100 g butter, soft
1 egg
1 level Tbsp of instant coffee powder
35 ml espresso coffee
280 g flour*
1 tsp baking powder
a pinch of salt

granulated white sugar
powdered sugar

* You wanna keep the flour handy because you might need more in case the dough is too sticky.

Beat butter and sugar until creamy, add the egg and the pinch of salt, the espresso coffee and the coffee powder. Add the flour and mix everything together with your hands until you can shape the dough into a ball. It will be soft and quite sticky. If it too sticky and you get shape it, add a little bit of flour until you can shape it. Put in the refrigerator for an hour.


Heat the oven to 350°F. Take the dough from the fridge and tear off little amount, the size of a walnut. Shape them into balls and roll them first in the granulated white sugar, and then in the powdered sugar.
Place them on a baking sheet and bake for 10-12 minutes. Don't touch them until they've cooled down (they are still very soft when hot).
Enjoy! They are GREAT for dipping in milk!
And the coffee flavour is really delicate, even people who don't like coffee-flavoured sweets loved them!



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