Tra i ricordi di quand'ero bambina, uno dei più vividi sono sicuramente le domeniche in campagna dai nonni. Abitavano in un paesino di 46 abitanti, quasi tutti over 60, in cui da fare non c'era assolutamente niente. Di solito arrivavamo verso le 11,30, e la nonna era nel bel mezzo delle attività: i due tavoli erano già completamente ricoperti di gnocchi gialli e morbidi, perfettamente fatti con l'aiuto del nonno, e avevamo a malapena il tempo di salutarci che la nonna diceva: "A lavarsi le mani!" e si mangiava. Prima, però, c'era il nostro piccolo rito: la preparazione dei piatti. Io e mia sorella iniziavamo a tagliarci la fontina a pezzetti piccoli piccoli, mettevamo un po' di burro, e tanto parmigiano sul fondo del piatto, in modo che si sciogliesse il tutto mettendoci gli gnocchi sopra… All'ultimo momento, poi, il tocco finale: una cucchiaiata del sugo di nonna, che era speciale…. Giusto un poco, per dare quel sapore in più.
La nonna poi pretendeva sempre che contassimo quanti gnocchi avevamo mangiato, e se erano più della volta precedente era tutta contenta ed era la prima cosa che diceva alle cognate quando le incontrava. Se invece ne mangiavamo di meno, di solito perché avevamo già sbocconcellato un bel po' di fontina mentre preparavamo, diventava mogia mogia e chiedeva se non erano buoni. Al che ci sentivamo quasi obbligate a fare il bis, dopodiché non ci muovevamo più dal divano per tutto il pomeriggio.
La mia nonna era piccola, buffa e rotonda, una delle donne più attive che abbia mai conosciuto. Era un'ottima cuoca e non si fermava mai, ma se cercavi di aiutarla, non facevi mai le cose abbastanza bene, e non si faceva scrupolo a dirtelo. Quando mi ha concesso di aiutarla a fare gli gnocchi per la prima volta, e' stato un evento memorabile! Aveva anche mostrato alla zia Ada gli gnocchi che avevo fatto per farle vedere com'era brava la sua nipotina, e io mi sentivo piena d'orgoglio perché un complimento da mia nonna in campo culinario e' davvero difficile da ottenere.
Gli gnocchi della nonna erano speciali, e mai nella vita ho mangiato gnocchi confezionati… Perché semplicemente erano tutta un'altra storia. Ricordo che quando capitava di andar a mangiare da qualche compagna di classe, la loro mamma aveva preparato gli gnocchi per l'occasione speciale… e la mia compagna sprizzava di gioia, mentre io li assaggiavo e…. non riuscivo proprio a mandarli giù. E mai ci sono riuscita. Quei blocchi gommosi e pesanti non avevano nulla a che vedere con quei fiocchi di patate così ciccioni ma leggeri come nuvole che uscivano dalle mani di mia nonna.
Mia mamma invece non ci e' mai riuscita… Quando ci ha provato le sono venuti fuori dei cosini minuscoli ma duri e pesanti, quindi le abbian solo chiesto di smettila e lasciar perdere…
La zia Paola, invece, ha ereditato il gene gnocchesco, e fa degli gnocchi da favola. E anche lei, come la sua mamma, non si ferma mai e si lamenta che ha troppo da fare ma, se tenti di aiutarla, non fai le cose nella maniera giusta…. ovvero la sua. Ma io mi inchino alla sua abilità e le chiedo aiuto… Voglio assolutamente imparare da lei, sperando di non aver ereditato il gene anti-gnocchi di mia mamma.
E cosi, quando sono stata in Italia la scorsa estate, abbiamo fatto un servizio in diretta, con tanto di video...
Oltre ad essermi servito per riprodurre poi degli gnocchi fantastici che mi hanno tranquillizzata sulla storia del gene negativo, e' anche un meraviglioso ricordo di quei pomeriggi invernali, di tanti anni fa, a casa di nonna. In ricordo suo, ho deciso di condirli alla stessa maniera, fregandomene, per una volta, di calorie e grassi, e ne e' valsa grandemente la pena. Per il resto della famiglia, gnocchi al gorgonzola….
Ma ora passiamo la parola alla zia...
GNOCCHI DI PATATE
Ingredienti:
2 patate medie per persona
1 tuorlo (fino a 4 persone, 2 tuorli se le persone sono 7-8)
farina
olio
sale
Bollite le patate con la buccia, mettetele in acqua fredda e contate mezz'ora da quando l'acqua inizia a bollire.
Sbucciatele facendo attenzione a non bruciarvi, poi con uno schiacciapatate schiacciatele e distribuitele sulla spianatoia, allargandole per farle raffreddare un po'.
Quando e' possibile metterci le mani, spruzzateci un po' di farina, un bel filo d'olio, una bel po' di sale, e i tuorli.
Cominciate ad impastare, sempre aggiungendo farina a pioggia, pian piano. Dovete avere pazienza e continuare a lavorare l'impasto delicatamente, continuando ad aggiungere farina se appiccica. Dovete ottenere un impasto morbido ma consistente e a cui e' possibile dare forma.
Il segreto degli gnocchi non sono quantità precise, è "sentire" le patate, che sono sempre diverse, per cui la farina non si può misurare.
Fate un rotolone, dal quale staccherete dei pezzi da cui otterrete dei rotolini lunghi e sottili. Tagliate gli gnocchi della grandezza che più vi piace (la zia non li fa troppo grossi, la nonna faceva degli gnocconi!), e poi completateli con il piccolo apposito attrezzino oppure, come facevamo con nonna, con una semplice forchetta, usando il pollice per fare il buco senza schiacciare troppo.
Sistemateli su un piano infarinato.
Quando l'acqua bolle, buttatene un poco per volta, e tirateli su non appena risalgono in superficie. Ci mettono pochissimo.
Scolateli e conditeli come più desiderate…
HELP!! Qualcuno di voi sa come caricare un video formato .MOV dal proprio computer? Io ci sto provando ma continua a darmi errore… Uffffffffffaaaaaaa era divertente!!!
Ingredients:
2 medium potatoes per person
1 yolk (up to 4 people, for 7-8 people use 2 yolks)
oil
salt
flour
Put the potatoes in cold water; count about half an hour from when it starts boiling. Peel the potatoes and smash them on a flat surface, spreading them a little so they can cool.
Add some flour, oil and salt, then start working the dough, adding flour from time to time. Keep going until you have a soft but not sticky dough. Make a big roll out of it, cut pieces and roll them in long strips. Cut the little gnocchi, and decorate them with the apposite tool or a fork, being careful not to smash them.
When the water is boiling, boil the gnocchi, few at a time, taking them out as soon as they come to the surface.
Use whatever sauce you like, we usually have them with tomato basil sauce, or a mix of strong flavor cheese… AWESOME!!!!
Che bellissima storia! In famiglia, da parte di mamma, abbiamo tutti il gene degli gnocchi positivo, ma mi fai venire in mente che non li ho mai pubblicati...
ReplyDeleteche fortuna!! ti sei risparmiata anni di paure e pretesti per non provare a farli per timore.... sono curiosissima di vederli pubblicati allora!! a presto!
ReplyDeleteche bello questo post. quanto vorrei riuscire anch'io a riprodurre gli gnocchi di mia nonna!!! lei li faceva senza patate, qui si usano anche cosi. erano molto consistenti...diciamo che un piatto ti bastava per due giorni però a me piacevano da impazzire!! che grande tesoro le nonne! :)
ReplyDeleteEheh a chi non piacerebbe! Io son gia contenta che i miei siano mangiabili, ma quelli della nonna, associati ai ricordi che richiamano, resteranno sempre insuperabili!
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