Big day tomorrow.
Un giorno in cui in qualche modo mi gioco il mio futuro. Al mattino viene il fotografo per il servizio alla casa, poi vado in ufficio e dovrò parlare con Wen, la mia capa. Pensavo di dirglielo lunedì, durante il nostro meeting mensile. Le avrei dato un preavviso di oltre due mesi, che negli USA non si è mai sentito (qui puoi licenziarti da un giorno all'altro, cosí come loro possono licenziare te), avrei potuto giustificare il non averglielo detto prima, e non avrei causato grandi problemi. Anzi, avrei offerto la soluzione all'unico inconveniente del mio ritorno in Italia: avrei potuto continuare a lavorare da lí, sfruttando le mattinate per i contatti con la Cina, e i pomeriggi per quelli con l'America. In più, avrei potuto recarmi nell'ufficio in Belgio su richiesta, e se mai fosse capitato un altro viaggio con la Cina, avrei forse potuto parteciparvi, avendo vicine mia mamma e mia sorella.
Sí, abbiamo deciso di fare quella che per tanti è una pazzia, e di tornare in Italia. Questo è il decimo anno che siamo qui, abbiamo tutto quello che ci serve per essere felici, eppure... manca qualcosa. Io non mi sento me stessa, mi sembra di andare avanti come un'automa, senza davvero vivere a pieno. Passiamo la giornata a lavorare, e pochissime ore coi bambini, e anche quando lo facciamo siamo sempre stanchi, stressati, pieni di cose da fare, senza tregua. Non è questo che vogliamo offrire ai nostri figli, vorremmo potergli donare dei genitori migliori, poi felici e spensierati. Qui siamo ancora soli. Abbiamo un paio di amici conosciuti recentemente, ma nessuno che ci conosca davvero, come individui prima che genitori. Patiamo la lontananza dalle nostre famiglie e ci siamo stancati di rimanere nella terra di nessuno, lontani da entrambe. La vita è breve e può finire prematuramente, ed è ora di muoversi. Visto che sono 10 anni che siamo qui, a 12 ore dai miei, adesso tocca a me, e cosí, Italia torniamo!!!
Sempre se Adam non si tira indietro, visto che ha ancora delle riserve (e con ragione). Se mi metto a pensare a tutto, le riserve vengono anche a me. Però sento che è la cosa giusta da fare, anche se magari all'inizio sarà dura, sento che se non ci proviamo me ne pentirò, e chi mi conosce sa che ho paura dei rimpianti più che dei rimorsi, quindi... non avevo altra scelta.
E cosí, adesso dovremo parlare alle nostre aziende a vedere se almeno uno di noi potrà tenersi il lavoro anche vivendo in Italia.
Entrambi abbiamo obiettivamente buone probabilità, nel senso che abbiamo il rispetto e la fiducia dei nostri capi, e potremmo fare il nostro lavoro completamente in remoto, però le nostre aziende non lo vedono di buon occhio, quindi può andare in entrambi i modi.
La mia capa nell ultime conversazioni mi aveva fatto capire che non era molto contenta dell'attuale Procurement Manager, che non sta facendo quello che lei si aspetta da lui. Al contrario, è sempre contenta del mio lavoro. Mi chiede spesso cosa voglio fare da grande, se vorrei diventare una Manager o dedicarmi a singoli progetti individuali. Parla sempre di molto opportunità future, e che mi vuole aiutare perché sono in gamba. Io le avevo detto che se la posizione di Purchasing Manager si fosse liberata, mi sarei subito candidata perché penso che ne sarei capace. Però sapevo che il Manager non aveva nessuna intenzione di andarsene, e non volevo che creassero una "new position" per me, perché mi sarebbe sembrato una forzatura. Lei mi aveva detto che capiva, ed era finita lí.
Sono 6 settimane che sospetto che sia incinta. La cosa potrebbe giocare a mio favore, ho pensato. Sapendo che lei dovrà assentarsi almeno per qualche settimana, che il lavoro del Procurement Manager non la soddisfa, che ultimamente è difficilissimo trovare persone serie che rimangano più di 2 settimane, magari sarebbe stata lei stessa a chiedermi se avrei potuto continuare a lavorare per lei, dall'Italia.
E invece lunedì chiama un meeting improvviso, e comunica a tutti che l'attuale Manager è stato 'promosso' a Manager del Parts department e di un progetto speciale per la conversione a e-commerce. E cosí, come per magia si è liberata la posizione di Procurement Manager! Io mi sono sentita morire. In quel momento ho visto il suo piano d'azione e l'ho ammirata moltissimo. È riuscita a "liberarsi" di un Manager che è capace ma con cui non va d'accordo, senza licenziarlo ma anzi facendola passare come una promozione anche se in realtà (e questo me l'ha detto anche lui), è quasi un passo indietro. Ma alla fine lui ha accettato (money talks).
Nel giro di poche ore 3 persone (tra cui HR manager) mi hanno chiesto se pensavo di candidarmi. Io ero molto agitata e volevo parlarle subito, perché nella mia testa lei aveva fatto tutto per me, offrendomi sul un piatto d'argento quello che avevo detto di volere, e persino alle mia condizioni. E io devo dirle che invece me ne vado?!
Ho deciso di aspettare, perché quando sono agitata non prendo mai decisioni giuste, e qualche giorni in più non avrebbe fatto alcuna differenza. In più, lei non mi ha detto nulla e non mi ha proposto la carica, ha soltanto detto che l'avrebbero postata e sicuramente in 2 mesi (questa cosa succederà a giugno) avrebbero trovato qualcuno.
Stasera lei mi chiama e mi chiede che intenzioni ho, perché hanno già ricevuto delle domande e vogliono sapere se io penso di candidarmi. Io al telefono non volevo parlarle, cosi le ho detto che ne avremmo parlato lunedì, a meno che non volesse farlo prima. E lei mi ha detto che avrebbe trovato il tempo domani.
E non sembrava contenta... Sarà il mio cervello bacato che mi fa gli scherzi, ma lei sembrava scazzata. Io spero capisca e non la prenda male. So di non aver fatto nulla di sbagliato, l'unica cosa che un po' mi pesa è che un mese fa ho chiesto qualche ora di permesso per accompagnare Adam al giuramento per la cittadinanza italiana, e lei mi ha chiesto esplicitamente se ci stavamo per spostare. Al che io sono stata evasiva e le ho detto che non era per quello, lui la domanda l'aveva fatta anni fa, ma era stata approvata solo adesso. Non le ho mentito, ma non le ho neanche detto tutta la verità. Il motivo era che ancora non era sicuro al 100%, sempre per via dei momenti di panico di Adam in cui io penso si tirerà indietro, e poi perché non volevo certo metterla in guardia su una cosa che magari non sarebbe successa, cosí che lei non avrebbe più investito su di me! E se glielo avessi detto e poi per qualche motivo i piani cambiassero? Mica posso dire "eccomiiiii resto quaaaaa!", aspettandomi baci e abbracci. Però non posso fare a meno di sentirmi in colpa pensando che, se lei lo avesse saputo, avrebbe preso decisioni diverse. E magari mi sono anche giocata la possibilità di potermi tenere il lavoro, perché di sicuro non mi promuoverebbero mai a Manager lasciandomi lavorare con 6 ore di fuso; se lei assume un Manager di suo gradimento lo addestrerà a dovere e plasmerà come le piace, e io non sarò più indispensabile, e poi se lei è delusa di me col cavolo mi vorrà tenere.
Insomma... tanto stress!!! Ho il terrore di essermela giocata poveramente, avendo aspettato a parlarle. Ma i come potevo prevedere questo suo piano? So che si muove in fretta quando vuole, ma mi ha promossa ad agosto, mai più mi aspettavo che mi avrebbe dato un'altra opportunità cosí presto.
So che è più importante che Adam si tenga il lavoro, perché io qualcosa lo trovo, anche se a salario più basso. Lui invece, che cosa farebbe tutto il giorno senza lavorare? A casa di mia mamma? Quello non resiste mica tanto. E io sono brava nel mio lavoro, so che potrei farlo bene. È un grande cambiamento, sarebbe molto più semplice se avvenisse senza lo stress di trovarsi un nuovo lavoro, guadagnarsi la fiducia di tutti, dover fare straordinari per fare vedere che ci tieni, etc...
Penso che me ne vado a letto e cerco di farmi una dormita decente. Sono notti che non dormo tra l'ansia per questo colloquio e i bambini che tossiscono.
Se qualcuno legge, mi pensi e faccio il tifo per me! Ne ho davvero bisogno.